NACCI: “TRANCHIDA SPRECA DENARO”!
ERICE –
Di nuovo ai ferri corti il sindaco di Erice, rag. Tranchida, ed il consigliere comunale dott. Nacci, indiscusso capo dell’opposizione. Con un comunicato stampa l’uno, Nacci, ha aperto un nuovo fronte di denuncia di quella che lui chiama «sperpero dei soldi dei cittadini» attraverso la distribuzione di «incarichi professionali a destra e a manca». L’altro, il sindaco, al solito, risponde in maniera polemica, mancando di dare la propria civile risposta a chi ha dei dubbi sul suo operato. Andiamo ai fatti.
Nacci si riferisce, questa volta, ad otto delibere sindacali, emanate fra il 6 ed il 13 maggio scorso, che impegnano l’Amministrazione per complessivi 106.761 euro. Fra i «baciati dalla fortuna» anche il geom. Gianfranco Sernesi di Trapani (ex assessore giunta Sanges) che riceve un incarico da 12.709 euro.
Il giudizio di Nacci è lapidario: «alla faccia del risparmio!».
Ma Nacci va oltre. E fa un ragionamento: «Se valutiamo che il Sindaco ha “regalato”100mila euro a quattro parrocchie per la sistemazione dei propri impianti sportivi (cosa a cui dovevano provvedere ben altre istituzioni), se valutiamo che il Sindaco ha destinato lo scorso anno 25.000 euro alla Polizia Penitenziaria per l’impianto di videosorveglianza, non avendo in cambio alcun servizio (fondi che dovevano essere erogati dal Ministero di Giustizia), se valutiamo che ha erogato un contributo alla Polizia, sempre lo scorso anno, di circa 15.000 euro, se valutiamo che il Sindaco distribuisce mensilmente contributi ad Associazioni varie del nostro territorio e non ci rendiamo conto che questa Amministrazione sta sperperando denaro pubblico a scapito dei poveri cittadini che si vedono aumentare le tasse».
Tranchida, che non accetta il colpo, anzichè rispondere civilmente ad una democratica contestazione, attacca l’avversario accusandolo di «strumentalizzazione becera».
Ma Tranchida si spinge oltre: riferendosi alla necessità di provvedere all’accatastamento di alcuni beni immobili comunali, il sindaco sostiene che «i tecnici comunali non sono capaci di provvedervi». Non solo, fa capire, per la loro incapacità, ma «anche per l’assenza della necessaria attrezzatura».
Di pensare di acquistare, il Comune, la «necessaria attrezzatura», piuttosto che dare incarichi esterni, neanche a pensarne!
Ma nel comunicato, intitolato in maniera apertamente diffamatoria «Nacci … al peggio non c’è mai fine», il sindaco prima accusa la precedente amministrazione («le Amministrazioni succedutesi non se ne sono preoccupate»), e quindi lo stesso Nacci, già vice sindaco della passata giunta Sanges, salvo poi precisare che l’obbligo di accatastamento nasce dal D.L. 78 del 31 maggio 2010 convertito con legge 122 del 30 luglio 2010.
Da qui nasce una domanda. Ma se l’obbligo di accatastamento – si legge nello stesso comunicato di Tranchida – è del 2010 che colpa va addebitata a Nacci che è stato vice sindaco solo sino al 2007?
E da qui ci porremmo un’altra domanda. Se la legge imponeva «il termine massimo del 31.12.2010, poi prorogato con l’ultimo Decreto “mille proroghe” che ha stabilito al 30/04/2011 la scadenza cui procedere», perchè Tranchida da gli incarichi solo a maggio, ovvero oltre i termini?
Le risposte non saranno fornite di certo dal Tranchida, che si limita a chiudure il suo comunicato solo con un «Nacci predica male e razzola peggio»! Siamo sempre alle offese alla controparte politica.