NASCONDEVANO LE ALGHE
L´alga rossa sta infestando le spiagge della Sicilia, causando già almeno una trentina di intossicati. Un susseguirsi di allarmi a cui però, eccetto il caso di Aspra (PA), non segue quasi mai il divieto di balneazione. «Adesso che anche la provincia di Trapani è interessata dal fenomeno – dice Sergio Marino, direttore generale dell´Arpa Sicilia – mi auguro che la pericolosità dell´alga tossica venga presa sul serio».
Tra gli intossicati anche una famiglia palermitana, assistita all´ospedale Sant´Antonio Abate di Trapani. I bagnanti, allarmati, hanno perfino avvisato la polizia.
In attesa dei nuovi risultati adesso l´attenzione è concentrata su San Giuliano. Qui, nel weekend, una decina di bagnanti hanno accusato i malesseri dovuti all´ostreopsis e uno di questi è stato perfino ricoverato. Tra gli intossicati anche una famiglia palermitana, assistita all´ospedale Sant´Antonio Abate di Trapani. I bagnanti, allarmati, hanno perfino avvisato la polizia. «Se le analisi confermeranno l´ipotesi dell´alga, emetteremo il divieto di balneazione – promette il sindaco di Erice, Ignazio Sanges – I malesseri sono stati avvertiti soprattutto lungo la spiaggia libera dove forse, a causa della corrente, è più probabile un´alta concentrazione di quest´alga». Oggi è previsto un sopralluogo del laboratorio dell´Arpa di Palermo lungo le coste di Erice e verranno effettuati sei prelievi tra San Giuliano e il Lido Rombo.
Insomma, anche qui, le attività commerciali dei Lidi, non si toccano, anche mettendo a rischio la salute dei bagnati. Già sembra vergognoso il silenzio attorno alla vicenda: le prime analisi, e i primi allarmi, risalirebbero al 18 agosto, ma la cittadinanza ne viene a conoscenza solo ora.