ODDO: A TRAPANI STAMPA DI REGIME

Camillo Oddo

Camillo Oddo

TRAPANI – L’on. Camillo Oddo, deputato regionale del Partito Democratico e, soprattutto, vice presidente dell’Assemblea regionale siciliana, improvvisamente, si “sveglia” e scopre che “In una terra di emergenze non poteva non esserci anche una emergenza informazione”. Quella che dovrebbe essere informazione, per il deputato, è diventata esclusivamente “un sistema mediatico-politico che ha una sua centrale ed interlocutori, o meglio, beneficiari ben individuati ed individuabili”. L’on. Oddo ce l’ha col Giornale di Sicilia, ma le sue parole potrebbero avere destinatario qualunque (quasi) giornale (o tv) della nostra provincia!

Ma “Il GDS – precisa Oddo – è la maggiore testata giornalistica siciliana. Se si mette a capo di un sistema che punta alla distorsione sistematica della realtà diventa uno strumento quasi pericoloso”.

L’attacco è frontale e duro, e viene riportato integralmente dal sito Marsala.it. Noi diamo conto, qui, al succo “politico” del messaggio dell’on. Oddo.

Non è più un problema di righe e di spazio, di repliche, d’impostazione di questo o quell’articolo. E’ una questione di democrazia, di libertà d’informazione. Al lettore arrivano notizie “drogate”, oppure “non notizie”, anche “propaganda allo stato puro” che finisce per essere addobbata a notizia. E’ una rappresentazione della realtà che viene volontariamente distorta per lanciare messaggi politico-mediatici che entrano nelle case dei cittadini. E’ un sistema che si fa asfissiante perché non mostra, apparentemente, alcuna prepotenza o protervia, ma si insinua giorno dopo giorno mistificando la realtà ed i fatti concreti. Una parte della politica, è chiaramente inserita e promotrice di questo intervento pervasivo perché ne ottiene tutti i benefici del caso”.

Oddo parla di “fatti edulcorati accuratamente”, di atti “di propaganda quasi da regime dittatoriale con chi “comanda” sorridente” che vengono “spacciati come notizia”.

L’on. Oddo, nella propria nota, cita diversi esempi. Noi ne riportiamo uno.

Antonio D'Alì

Antonio D’Alì

“Porto di Trapani. Il senatore Antonio D’Alì annuncia gaudente che presto si sbloccheranno i lavori del molo ronciglio perché la commissione ministeriale ha definito la valutazione d’impatto ambientale. Il Giornale di Sicilia riprende la nota del parlamentare trapanese e lo segue nella sua propaganda. Il messaggio, non tanto subliminale, che il GDS “asseconda” è chiaro. Ora che c’è il centrodestra al governo nazionale i lavori al porto si sbloccano. Quando c’era il centrosinistra tutto era fermo e non si muoveva foglia a favore della città di Trapani. Ma il ritorno a Roma del senatore ha fatto il “miracolo”. Bravo, bene, bis. Il lettore del GDS è servito. La nebbia mediatica è calata sulla sua mente. Ma i fatti sono altri. Basterebbe documentarsi e non fermarsi alla propaganda di D’Alì. Ma il GDS ha, invece, contribuito a manipolarla con le dichiarazioni fiume del senatore”.

Cosa aggiungere? Che, da anni, la “stampa”, a Trapani almeno, lavora con le “veline”. Si limita a “riportare” i “comunicati stampa” dei vari potenti, piccoli e grandi: consiglieri comunale, sindaci, deputati.

I motivi? Tanti: dalle 5 euro a “pezzo”, troppi pochi per fare un vero “servizio” (che richiede tempo ed uscire dalla redazione); al timore di “querele” non appena si “tocca” l’operato di un politicante; alle “rimostranze” dei politicanti non appena non viene, integralmente, pubblicata una “velina”. Che un “amico” politico serve sempre, magari per ottenere di fare l’ufficio-stampa in un Comune, in una Camera di Commercio ecc.

E per la verità, crediamo che la redazione del Giornale di Sicilia, tanto accusata dall’on. Oddo, sia la più “professionale”, almeno da quando c’è la “mano” di Enzo Russo.

Ed il resto è peggio, dite voi? Si. Nei giornali più piccoli regna la “confusione” tra editore e direttore. Ed è chiaro che gli interessi degli editori sono solo “economici” (giustamente, devono far “sopravvivere” il periodico). Ecco che, quindi, sui periodici (ma anche su qualche TV locale), si vendono “interviste”, si vendono spazi per “dichiarazioni”, si vendono spazi ad “autogestione” dei politicanti, si vendono centinaia di copie del periodico a quei politici che, “casualmente” ovviamente, ottengono “spazio” per le proprie dichiarazioni; si vendono spazi pubblicitari ad industrialotti in difficoltà coi sindacati che, guarda caso, si trovano a fianco ad interviste edulcorate degli stessi dove vengono spacciati per grandi manager dell’economia (loro che vivono di 488!). Ci sono “giornali” che hanno avuto pure la “faccia” di chiedere (ed ottenere) che fosse asfaltata la propria strada.

Dopo tutto questo come domandarsi se la stampa, a Trapani, va tutta (quasi) nella direzione del centro-destra e del senatore D’Alì, e perché no del sindaco Fazio? O, a Valderice, il vento soffia a favore della “sinistra”?

Oddo lo scopre ora? Ed Oddo si domanda come stanno, a “tutela”, le forze politiche e sociali meno “forti” di lui? O queste non hanno diritto di tribuna? Ha rilevato che, ad esempio, i candidati presidente dei due partiti comunisti, Mazzara e Monastero, e gli uomini nelle loro liste, abbiano avuto spazi esigui, sui media, rispetto a lui e Turano?

Andiamo alla soluzione. L’on. Oddo, come gli on. Gucciardi o Papania, i consiglieri provinciali e comunali della “sinistra”, il sindaco Tranchida, anzicché mettersi in “tasca” i propri appannaggi integralmente, realizzino una struttura per un proprio periodico (settimanale?) d’informazione, aprano un giornale “di parte”, assumano dei redattori … magari acquistino una frequenza tv (tv locale): solo così possono sperare in una “par condicio”!

O, forse, vogliono solo che la "stampa" locale pubbliche le proprie "veline" puttosto che quelle della Destra?

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