PALLAVOLO TRAPANI «OCCHI DI TIGRE»: 3-2!
Aiuto: «Eh si! A seguito delle difficoltà economiche con cui purtroppo dobbiamo scontarci, abbiamo attrezzato una squadra sul filo del rasoio. Ai nastri di partenza non avevamo il gruppo ben costituito. Ma grazie alle nostre amicizie, sia pure in estremis, abbiamo fatto una formazione che che s’è mostrata abbastanza compatta. La mia fortuna è stata di assemblare un gruppo che si conosce grazie al Beach Volley, durante la stagione estiva. Conoscevo le loro caratteristiche e l’aspetto caratteriale».
D.: «Aspetto caratteriale», dici. In merito alla gara di domenica, vinta di rimonta, il tecnico del Pizzo, Cesare Pellegrino, ha dichiarato: «sotto 2 a 0, loro non hanno mai mollato, anzi». Quanto incide l’aspetto caratteriale, ed il sostegno del pubblico, in questa squadra.
Aiuto: «Che queste mie parole siano di monito per tutte le altre formazioni: le nostre ambizioni sono di consolidare la categoria, di difendere la promozione ottenuta lo scorso anno, compito tuttora abbastanza arduo. Quello che poteva aiutarci nel raggiungere questi due risultati assolutamente inaspettati, era che il gruppo mostrasse combattività e compattezza. Questa aiuta sia il singolo e la squadra al tempo stesso ad ottenere dei risultati un po’ oltre le proprie potenzialità, soprattutto in una formazione come la nostra che ha iniziato la preparazione tardi e che affronta tante difficoltà per trovare le palestre, che è costretta a cambiare palestra ogni allenamento. Ogni ragazzo qui ha un rimborso spese, ma prima dell’aspetto economico c’è fra i ragazzi una voglia di giocare, di misurarsi, di dimostare di saper giocare a pallavolo. Questa è la nostra marcia in piu’ che ci ha fattro vincere contro due formazioni attrezzate per la vittoria finale del campionato».
D.: Contro i giganti del Pizzo una squadra piccola ma veloce. Per mister Pellegrino questo, assieme alla battuta in salto, è stata la chiave che ha deciso l’incontro.
Aiuto: «Nel secondo set col Pizzo, pur perdendolo, i ragazzi hanno appreso che avrebbero potuto vincerlo se fossero stati piu’ lucidi nei momenti fondamentali. Questa consapevolezza gli ha dato la carica giusta per affrontare il terzo set, che ha dato loro ragione. Alla lunga il risultato è venuto. Nel quarto set abbiamo aumentato il nostro ritmo, aiutati anche dagli errori degli avversari».
«Quando mi trovo davanti un avversario piu’ forte, è naturale che devo sfruttare le mie qualità migliori e non cerchi lo scontro coll’avversario sul suo piano. Aggiro l’ostacolo curando parecchio il fondamentale della battuta, il primo fondamentale d’attacco, che può mettere in seria difficoltà qualsiasi avversario. Mister Pellegrino ha ragione: colla nostra battuta abbiamo messo in difficoltà la loro ricezione, ed abbiamo aggirato il loro muro stratosferico aumentando la velocità del pallone e quindi contando sulla non posizione corretta a muro dei nostri avversari».
D.: La Pubbliemme Pizzo veniva da 51 vittorie consecutive. Ma a Trapani è caduta. Questa vittoria fa credere che …
Aiuto: «… che possiamo raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi, quello di affrontare un campionato il piu’ tranquillo possibile e raggiungere la nostra salvezza il prima possibile. Questa vittoria ci da morale. E serve a dare anche la giusta retribuzione al nostro pubblico, il settimo uomo in campo».
D.: Il PalaCardella, in attesa che la Palestra del Geometra si renda disponibile, ha portato fortuna. Tuttavia la sua pavimentazione è in gomma piuttosto che in parquet. Quanto questo incide su gioco o infortuni?
Aiuto: «Piu’ che nel gioco, soprattutto negli infortuni. Il campionato è molto lungo e la nostra formazione è piuttosto ristretta, sebbene abbiamo un organico di 14-15 atleti. Io difficilmente faccio cambi. Mi ritrovo con sette giocatori costretti a tenere per cinque set. Saltare in una palestra col fondo in gomma, nell’arco di 26 partite, può determinare infortuni a articolazioni, legamenti, che per noi sarebbero deleteri».
D.: La Eklissè Trapani gioca in B/2, rappresenta un capoluogo di Provincia, ha riempito un palazzetto (oltre 500 presenze domenica al PalaCardella), eppure è costretta ad emigrare ad Erice per trovare un campo di gioco, eppure è costretta a quasi elemosinare un campo d’allenamento …
Aiuto: «Sicuramente, lo posso scrivere a carattere cubitali, la Pallavolo, dalle amministrazioni locali, è sempre stata considerata uno sport di seconda fascia, dietro i colossi del calcio e basket. Su questo non ci sono dubbi, nonostante gli amministratori non ammettano questa differenza. Però, da realtà che è nata da pochissimo e che è approdata in un campionato nazionale soltanto quest’anno, noi vogliamo essere fiduciosi e dare tempo alle amministrazioni di considerare anche una realtà sportiva che si sta consolidando coi fatti e non parole, riempiendo un palazzetto con 500 persone e garantendo uno spettacolo pulito e di sano sport».
D.: Ultima domanda, domenica dove si va e con che prospettive?
Aiuto: «La prossima gara è contro il Ge.Ki Paola, altra candidata alla promozione. Io avevo detto ai miei ragazzi che potevamo mettere in conto di fare zero punti, perché incontravamo le quattro squadre piu’ forti, sulla carta, del campionato. Da matricola quale siamo andiamo ad affrontare il match a viso aperto, ma con serenità, ed alla luce dei due risultati da noi conseguiti penso che il Paola sia piu’ sotto pressione rispetto a noi che non abbiamo nulla da perdere».