PARTITO DEMOCRATICO, SBOOM!
E' finalmente, dopo più d'una settimana dal voto, giungono i risultati finali delle elezioni per la nomina del Segretario Nazionale e del Segretario Regionale del “Partito Democratico”. Nel Collegio di Trapani (Erice-Trapani-Favignana-Paceco) avrebbero votato 2.510 cittadini.
In particolare 603 ad Erice (di cui ben 251 solo nella frazione di Napola!), 224 a Favignana, 259 a Paceco, 1.424 a Trapani. I dat completi nella TABELLA in fondo all'articolo.
Andando ai risultati degli scrutini risulta che il nuovo Leader del PD, Walter Veltroni, ha ottenuto il 77,3%. Tuttavia a Favignana ha ottenuto “solo” il 54,8 (37,9 a Letta), a Paceco, invece, “solo” il 65,7 (Bindi il 29,5%).
Se l'afflusso è sintomo di “salute” del “nuovo” Partito, i risultati appaino evidentemente negativi – per quanto riguarda Paceco. Solo 259 ex-Ds o ex-Margherita si sono recati alle urne: un fallimento! L'ex-Presidente del Consiglio, il diessino Totò Pellegrino, poi, è stato sonoramente bocciato se si pensa che il “suo” candidato Bindi ha ottenuto solo 75 voti. Si tratta di un “prologo” assolutamente improbabile per la “nascita” del PD a Paceco, nonché per una “presunta” candidatura dello stesso Pellegrino a sindaco. La “botta” della sfiducia all'ex-sindaco Nino Plaja appare non riassorbibile a meno di sei mesi dalle nuove elezioni amministrative.
Basta ricordare qualche numero: i DS nel 2003 avevano ottenuto 769 voti, la Margherita 672. Insomma solo il 19% ha confermato la propria adesione al nuovo soggetto.
1.143 voti, invece, erano stati ottenuti – a Favignana – dalla lista (ricordiamo che qui si vota col sistema maggioritario) “Il Centro Sinistra Per Il Comune Delle Egadi” sempre nel 2003, mentre solo, anche qui, il 19% è andato a votare per il Partito Democratico.
Ad Erice il diessino Giacomo Tranchida è stato eletto sindaco con 7.752 voti. La sua assessore Silvana Catalano – Lei sola eletta prima consigliere con 283 voti -. Ma a votare vanno a votare solo 603 cittadini o, non calcolando Napola, 352. Insomma un'altra “sconfitta” della “Partecipazione”. Se ci limitiamo ai voti di Margherita (1.444 ) e DS (705) ha votato per il PD il 28% degli elettori. Tuttavia, ripetiamo, che i voti di Erice (escluso Napola) sono di poco inferiori al risultato della sola Catalano, candidata nella Assemblea Regionale del PD.
I motivi? Forse la scarsa pubblicità? La scomodità del voto (numero di seggi insufficiente)? L'inutilità dello stesso – atteso che il risultato Pro-Veltroni fosse già destinato? L'assenza di preferenze (i candidati erano “indicati” dal Partito ed “eletti” secondo l'ordine di inserimento nella Lista)?
Quello che sia, il “nuovo” Partito non solo non ha raggiunto fette di elettorato “esterne” al PD ma ha visto “fuggirne” di vecchie.
Scrive Corriere.it lo scorso 4 aprile «Il computo parte necessariamente dall'ampiezza dell'elettorato attuale delle due principali componenti del Partito democratico: Ds e Margherita. Secondo gran parte delle stime, essi possono contare oggi, nel loro insieme, sul 25-26 per cento dei consensi. Si tratta, come si sa, di una percentuale assai inferiore a quella (31,3 per cento), conseguita in occasione delle elezioni del 2006: è un altro segnale della crescente disaffezione maturata nei confronti del centrosinistra da un anno a questa parte.
Tuttavia, non tutti gli elettori attuali dei due partiti vedono con favore la creazione del Partito democratico. C'è una più o meno esplicita contrarietà sia tra i Ds, sia nella Margherita. Tanto che solo una parte (il 78 per cento circa) dichiara che «prenderebbe in considerazione» il voto per il Partito democratico. Tenendo conto di queste perplessità, si ottiene un segmento di votanti «certi» per il Partito democratico pari al 20-21 per cento dell'elettorato italiano.
Questi ed altri motivi hanno portato ad una sempre minore capacità di attrazione del PD nei confronti degli elettori, tanto che dichiara di prenderlo in considerazione «solo» il 2-3 per cento dei votanti non compresi già in Ds e Margherita.
Nell'insieme, ciò porta ad un 23-24 per cento di consensi oggi definibili come «sicuri» per il Partito democratico».
I risultati delle “Primarie” del PD di domenica 14 fa pensare il futuro, a Trapani, sia ancora peggiore.
LA TABELLA CON I RISULTATI DELLE PRIMARIO DEL P.D. – COLLEGIO 1