Petizioni per interventi a tutela ambiente

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Trapani, 6 giugno 2002 -«Anche se, forse, superfluo, non possiamo che porre l’accento come le petizioni rappresentino un alto momento di democrazia, di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini alla vita ed alla gestione della cosa pubblica».

Con queste parole Natale Salvo, a nome dell’associazione “Una Città per Tutti”, ha accompagnato la consegna al Comune di Trapani, ed in particolare al vice sindaco, di due petizioni. 

L’associazione ha raccolto oltre 600 firme, in soli due giorni, davanti le Scuole Elementari Umberto e il Giardino di Villa Margherita. «Ciò a dimostrare la sensibilità dei cittadini alle tematiche della tutela dell’ambiente», ha sostenuto Salvo.

Si tratta, a veder bene, di attuare quanto «il sindaco, nel proprio programma elettorale, ha presentato ai cittadini» o di quanto con vengono diversi consiglieri se non l’intero Consiglio, ma che ancora non è stato realizzato, al fine di «accorciare il gap della nostra Città rispetto al resto d’Italia. Gap che ha inserito Trapani, lo scorso anno, al 101° posto su 103 città, nella classifica di vivibilità».

COSA CHIEDEVANO LE PETIZIONI

In particolare, fra l’altro, nelle petizioni si chiedeva:

– la «costituzione di uno specifico Ufficio Tecnico del traffico»,
– lo «spostamento fuori dalle strade a maggiore congestione di traffico dei bus extraurbani»,
– la «predisposizione d’un servizio di monitoraggio fisso dell’inquinamento ambientale (atmosferico ed acustico)»,
– delle «agevolazioni ulteriori sulle tariffe» del trasporto collettivo pubblico,
– la «istituzione di corsie riservate per i bus urbani»,
– la «destinazione di almeno il 10% degli introiti delle contravvenzioni a lavori a tutela degli utenti deboli».

Non è di molto cambiato il volto di Trapani, dal 2002, nè secondo Salvo, nè secondo il giudizio di “Ecosistema Urbano”, l’annuale ricerca promossa da Legambiente.

LA POSIZIONE DEL COMUNE

Il consigliere comunale Giovanni Vassallo (FI) quest’anno, nel corso di un’interrogazione, ha evidenziato un rischio tumori (195 morti nel 2000, a Trapani) ed ha chiesto delle iniziative per il monitoraggio e classificazione del fenomeno;
Il consigliere comunale Giovanni De Santis (Margherita), ha proposto, quale iniziativa per lo sviluppo della mobilità ciclistica, l’istituzione di un servizio pubblico di noleggio bici in Piazza Vittorio Emanuele;
Il consigliere comunale Salvatore Daidone (DS), proponeva l’istituzione di pste ciclabili e di posteggi per bici;
Il consigliere comunale Vito De Pasquale (FI), ha lamentato il “giardino” di viale Marche, possibile risorsa “verde” del rione, sia invece abbandonato all’incuria ed al vandalismo.

L’Amministrazione comunale, tuttavia, all’indomani dell’incontro, è rimasta sorda a quasi tutte le richieste delle petizioni. Non ha fornito neanche un riscontro scritto. Al momento è stato incentivato l’uso del mezzo di trasporto pubblico esclusivamente la presenza dei due «posteggi scambiatori gratuiti di piazza Vittorio Emanuele e piazzale Ilio»,  e, successivamente, col l’adozione del Piano Urbano del Traffico.

Secondo te, cosa si può fare per migliorare la “qualità della vita” a Trapani e risalire la classifica di Legambiente? Hai idee in merito? Raccontale nei commenti di questo post!

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