PIOGGIA DI DENARO SUL SEMINARIO.
TRAPANI – A quanto ha speso e spenderà avrebbe potuto, probabilmente, realizzare un edificio di proprietà. Avrebbe potuto, oppure, decidere di acquistarlo.
Ma la Provincia ha pensato bene, negli anni, di continuare a finanziare indirettamente la Chiesa, nello specifico il Seminario Vescovile. Stiamo parlando della sede della succursale dello «Sciascia», l’istituto tecnico commerciale di Erice. 530 metriquadri che alla Provincia costano, solo per l’affitto corrisposto al Seminario, 56.474,57 euro annui (rivalutabili), vale a dire 4.706 euro al mese.
E’ quindi parso un «dono piovuto dal cielo» quando al trentacinquenne Don Vincenzo Basiricò, Rettore del Seminario Vescovile e legale rappresentante dell’Ente proprietario dell’immobile, lo scorso 29 ottobre, con delibera n. 409, è stato proposto dal presidente della Provincia Mimmo Turano (UDC), di rinnovare la locazione – che scadeva per l’appunto il 5 novembre 2010, per altri sei anni.
Dall’esame della delibera si evidenzia come per i primi sei anni (1998-2004) la Provincia abbia pagato «solo» 38.269 euro annui, mentre poi l’affitto sia aumentato – sotto la presidenza della preside Giulia Adamo (Forza Italia) – per il successivo periodo (2004-2010) a 53.810 euro annui, con un incremento del 40%, un incremento assolutamente fuori «scala». Ora, invece, col recente rinnovo, si registra un ulteriore aumento, ma di solo il 4,95% (a 56.474 euro anni, appunto).
Naturalmente quello del Seminario Vescovile è solo uno degli esempi di spese per locazione che la Provincia – che è responsabile per legge degli Istituti Superiori – sostiene per le sedi scolastiche. Naturalmente, ad ogni elezione, l’impegno è quello di “tagliare” le spese per locazioni. Naturalmente ciò non avviene. Giammai tagliare i contributi alla Chiesa. Che poi ci domandiamo: chi altri avrebbe interesse e soldi per assicurare al Seminario vescovile 56.474 annui per quei locali?