Pista Ciclabile: quanto costa? Dal turbillon di cifre, esce 605mila
Erice, 21 ottobre 2014 – Ma quanto sta costando, alla collettività, la pista ciclabile voluta dall’Amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Tranchida.
Una domanda non certo peregrina.
Da circa un mese, da quando si è aperto il dibattito-polemica sulla realizzazione “bizzarra” della pista ciclabile, di cifre ne sono girate diverse.
250mila euro, prima, 300mila euro, dopo, “spara” nel titolo il quotidiano “Repubblica”. Poi precisa, il 2 ottobre, il giornalista Francesco Bellina, «Messa in gara con un bando da 414 mila euro e aggiudicata con un ribasso del 26 per cento alla Costruzioni Edili srl di Favara, per un importo finale dei lavori di circa 307 mila euro».
«In totale 300 mila euro», conferma con sicurezza Marco Lioni, sugli schermi di Rai1, ne “La Vita in Diretta” [QUI IL COMICO VIDEO, dove Cristina Parodi sostiene pure che Erice sia in provincia di Taranto!].
«Un importo a base d’asta di 435.482 euro, somma proveniente in parte dal Comune ed in parte dal Ministero dell’Ambiente», riporta genericamente, invece, il 2 ottobre, il “Giornale di Sicilia”.
«Il progetto prevedeva 370mila euro», prova spiegare a Stefania Petyx nella puntata che “Striscia la notizia” dedica all’argomento [QUI IL VIDEO DEL TG SATIRICO].
La verità l’ammette l’assessore ericino arch. Gianvito Mauro, in una dichiarazione riportata, il 30 settembre, dal quotidiano “on line” marsalese TP24: «I lavori dell’importo complessivo di €. 605.000 di cui per lavori a base d’asta di €. 425.482,88».
L’assessore Mauro, però, poi, sulla stampa nazionale, forse preso dall’emozione, si smentisce: «I lavori veri e propri costeranno 350mila euro», sostiene, lo stesso giorno, a TGCOM24. Sempre Mauro, intervistato da “La Vita in Diretta“, punterà le fiche su «370 mila euro»!
A chi, a questo punto, visti i conteggi ballerini, non si fida della voce della Giunta Municipale, non resta che leggere la determina dirigenziale n. 315 del 23 luglio 2014, firmata dall’arch. Andrea Denaro che riporta chiaramente che il costo complessivo dell’opera è proprio di 605.000 euro (inteso l‘intero progetto: pista vera e propria, segnaletica verticale, corredo con bici elettriche e relativi punti di ricarica, compensi progettazione, ecc).
Tale somma, nel progetto ante variante, doveva essere destinata per 177.211 euro per la ciclovia sulla Litoranea Nord (iva 21% inclusa) per 163.448 euro per la pista urbana-extraurbana, per 184.679 per il sistema di parcheggi bike-sharing; il resto per comunicazione (20mila), progettazione, per direzione lavori e sicurezza (26mila), ecc.
In realtà, l’impresa aggiudicataria aveva offerto un ribasso del 25,6957% (centesimo più, centesimo meno, proprio come le altre 82 imprese che avevano partecipato all’appalto [vedi QUI il verbale di gara] ed offerto ribassi tra il 25,90 e il 21,51).
Grazie al ribasso il Comune avrebbe risparmiato circa 130.809 euro.
Poi, colla determina citata, è intervenuta la “perizia di variante e suppletiva” che ha ritoccato qua e la le cifre [VEDI QUI] (e le spese di progettazione, direzione lavori e sicurezza nel frattempo lievitano a 33.000 euro), anche in considerazione dell’aumento dell’IVA dal 21 al 22 per cento (che già di suo fanno oltre 30.000 euro di variazione!), il “quadro tecnico economico” si è assestato di nuovo a 605 mila euro, finanziati «con fondi concessi in parte dal Ministero dell’Ambiente per l’importo di 340.965, e per la restante parte con fondi comunali», spiega ancora l’arch. Andrea Denaro.