PROBLEMI ATO BELICE E MEGASERVICE

AULA PROVINCIATRAPANI – Ritengo opportuno che il Presidente della Provincia sciolga immediatamente il Cda, nomini un Commissario e si indirizzi in maniera più efficiente ed efficace il patto di stabilità che rappresenta la base di un proficuo lavoro nell’ interesse della pubblica utilità.

Questa la richiesta e le considerazioni con cui il Consigliere Salvatore Daidone chiude la lunga (12 cartelle) e articolata nota, letta ieri pomeriggio nel corso della riunione tenuta dal Consiglio Provinciale di Trapani, con cui è tornato a riproporre all’attenzione dell’Aula e dell’Amministrazione l’ormai nota problematica riguardante l’incerto futuro della società partecipata Megaservice e soprattutto dei suoi dipendenti.

In realtà – afferma il capogruppo del PD nelle conclusioni del suo documento – il quadro di sintesi ha l’esclusivo fine propositivo di dimostrare, attraverso la descrizione della disamina di fatti, circostanze e comportamenti, che:

– i diritti – doveri, sono in realtà, diritti – doveri di potere personalistico che determinano nella realtà di tutti i giorni, conflitti, abusi e discriminazioni sociali di varia entità;

– la concertazione d’idee che porta alla determinazione di una scelta o di un’ iniziativa, anche pubblica, spesso nasce, traendo linfa da indirizzi di base palesemente meno chiari, che poi saranno prospettati ed offerti artatamente, sotto ”mentite spoglie”, e sostenuti come gli unici percorribili e proceduralmente ineccepibili.

L’insieme delle situazioni acquisite e denunciate porta a considerare nella giusta misura un difetto di base, sicuramente di natura colpevole, che, se non corretta ab initio porterà sicuramente allo sconvolgimento tecnico-amministrativo con l’aggravante di uno sconvolgimento di natura sociale flettente il lavoro e l’esistenza delle famiglie ad essi collegate. Ritengo opportuno, ed è mio sacrosanto diritto darne nota, correre immediatamente ai ripari con un modus operandi più inerente alla correttezza non solo normativa.

Lo stesso Daidone, inoltre, è tornato a sollecitare il prelievo della mozione, presentata lo scorso 7 dicembre ed inserita al punto 40) dell’attuale agenda dei lavori consiliari, per chiedere l’azzeramento del Consiglio di Amministrazione della Megaservice. A fare di tale prelievo si è pronunciato anche il Consigliere Ignazio Passalacqua (SEL) perché – ha detto – se la barca affonda la responsabilità è del C.d.A.-

Da parte sua, il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, ha precisato che la richiesta avanzata da Daidone, unitamente ad altre eventuali proposte di prelievo, saranno sottoposte alla decisione della Conferenza dei Capigruppo.

Sempre ieri intanto, riscontrando la richiesta in tal senso avanzata lo scorso 10 maggio proprio dal Presidente Poma, l’Assessore agli Affari Generali della Presidenza, Giuseppe Carpinteri, ha fornito al Consiglio copia della relazione con la quale il Presidente della Megaservice S.p.A., Gioacchino Lo Presti, riferisce al Presidente della Provincia, Mimmo Turano, su aspetti finanziari della stessa Società.

Il documento contiene, tra l’altro, il riepilogo analitico della situazione creditoria complessiva degli ultimi tre anni che ammonta ad €1.026.939,99 ed è così suddivisa: €163.847,90 per l’anno 2010, €178.384,57 per il 2011 ed €684.707,52 per l’anno in corso. In termini di liquidità finanziaria dell’azienda – si afferma nella nota – il pagamento di tutto l’importo già fatturato, detratta la quota parte delle anticipazioni concesse dagli Istituti di Credito, realizzerebbe una disponibilità finanziaria di €568.532,47. A questo importo vanno aggiunti circa 300 mila euro di lavorazioni già effettuate e che rimangono in attesa di certificazione da parte delle D.L.-

La sopra richiamata disponibilità effettiva – prosegue il documento – consentirebbe, qualora totalmente incassata, di soddisfare interamente e prontamente le spettanze dei dipendenti, che sono riferibili ai mesi di febbraio, marzo e aprile 2012. Ad oggi l’azienda ha già versato i contributi previdenziali ed assicurativi relativi al mese di aprile e, con ogni probabilità, entro la fine della corrente settimana o della prossima, liquiderà la mensilità relativa al mese di febbraio 2012, mantenendo quali acconti per il mese di marzo 2012 le anticipazioni già versate ai dipendenti, che costituiscono quasi il 40% dell’intero ammontare delle mensilità.

Sembra opportuno infine precisare – conclude la nota sottoscritta dal Presidente Lo Presti e dal Direttore Amministrativo della Megaservice, Salvatore Montemario – che l’azienda anticipa l’indennità per i lavoratori posto in CIGO (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria), che alla stessa viene rimborsata con differimento temporale di circa due mesi.

Lo stesso Carpinteri, nella sua qualità anche di Assessore alle Politiche Ambientali, ha fornito al Presidente Poma ed al Consiglio Provinciale una relazione, sottoscritta unitamente al Dirigente dell’8° Settore, Ing. Angelo Mistretta, sullo stato dell’arte e sulle prospettive della partecipata ex ATO TP2 Belice Ambiente, S.p.A. attualmente in liquidazione, in cui si precisa innanzitutto che le difficoltà di ordine economico e finanziario sono direttamente imputabili ad una passata gestione e non certo a quella attuale che è limitata dalla liquidazione della stessa Belice Ambiente. Il documento, molto lungo e dettagliato, riporta poi i dati numerici e la disamina di quanto (in particolare tutta una sfilza di gravi errori, approssimazioni, omissioni e contenziosi) posto in essere dalla Società durante la gestione dell’ex A.U. Francesco Truglio, evidenziando, fra l’altro, che il bilancio di esercizio 2010 è stato approvato con una perdita di esercizio pari a circa 15 milioni di euro.

Peraltro, in quella assemblea, i soci hanno deciso di determinare le modalità di copertura della perdita entro il bilancio successivo, ma non risulta nessuna proposta da parte di nessun Comune socio. Basterebbe solo questo per terminare il discorso e lasciare stare ogni possibile ragionamento sul futuro societario, stante che la copertura del passivo societario potrebbe portare tutti i Comuni soci al dissesto finanziario. Per quanto concerne le prospettive, nella relazione si sottolinea che tra qualche mese la Società si troverà con moltissimi lavoratori in esubero. Già nel 2011, a seguito della volontà dei Sindaci di Petrosino, S.Ninfa, Salaparuta, Poggioreale, Gibellina e Vita di ridurre i costi del servizio, la Società si è trovata a mantenere in dotazione organica circa 27 lavoratori il cui costo è stato inserito tra i costi indiretti invece che tra i costi diretti per come è giusto che sia. Tale scelta è stata avallata dall’assemblea dei soci (ad eccezione del Comune di Mazara del Vallo).Va da sé che ciò ha determinato l’aumento dei costi indiretti.

Infine – conclude la nota dell’Assessore Carpinteri e dell’Ing. Mistretta – non si può sottacere sul fatto che la Società ha crediti verso i Comuni soci per i servizi erogati per circa 26 milioni di euro e che i Comuni erogano le somme con il contagocce e solo dietro intervento di Commissari ad acta nominati dall’Assessore regionale Territorio e Ambiente. Non si può certo nascondere che nessuna azienda possa non avere difficoltà se ha crediti per così tanti milioni di euro e i clienti, che in questo caso sono i Comuni soci, non pagano. Non si può certamente nascondere che nessuna azienda possa non avere difficoltà se ha debiti e passivi di bilancio approvati dai soci, che in questo caso sono gli stessi Comuni soci che sono anche clienti, che non vengono ripianati per come vuole la legge.

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