Il processo Fazio-Salvo alle battute finali
Si è svolto ieri mattina, presso il Tribunale di Trapani e davanti al giudice Angelo Pellino, quello che probabilmente è stato il penultimo atto del processo che vede contrapposti, da quasi 6 anni, l’ex sindaco del capoluogo Girolamo Fazio e il blogger Natale Salvo.
Fazio querelò Salvo sentendosi offeso dal contenuto di un articolo pubblicato da Natale Salvo sul proprio blog il 26 dicembre 2010 [QUI L’ARTICOLO: “Priorità al Comune, assumere un Capo Redattore”].
Nell’udienza odierna del processo, Natale Salvo – che è assistito dall’avvocato Giuseppe Ingrassia – ha rilasciato quelle che vengono chiamate legalmente delle “dichiarazioni spontanee” provando a chiarire i fatti e le circostanze e sostenendo che il procedimento nasce da un semplice travisamento di quanto da lui scritto sul blog.
Natale Salvo, in particolare, ha tenuto a ribadire che – sul blog – non ha accusato Fazio di aver commesso alcun illecito o di aver violato alcuna norma di legge ma ha semplicemente scritto che gli era parsa, nel 2002, chiaramente inopportuna la nomina fiduciaria, da parte del Fazio, della giornalista pubblicista Cinzia Bizzi quale portavoce del sindaco. Inopportuna per un “conflitto d’interessi” indiretto dato che la Bizzi era la moglie di Vito Manca giornalista di rilievo nel panorama dell’informazione locale.
A dimostrazione di tale ipotetico “conflitto d’interessi” Salvo ha ricordato i titoli dei giornali apparsi nel marzo 2006 all’indomani della condanna di Fazio per il caso Dolce: Rino Giacalone, su La Sicilia, titolava “Fazio condannato a 6 mesi”; Vito Manca, marito della portavoce del sindaco Cinzia Bizzi, titolava “Non c’è stato abuso d’ufficio“, come ricorda l’articolo “Il Tribunale condanna Fazio: Notizia o opinione?”.
Natale Salvo ha continuato sostenendo che tale “incarico esterno” gli era parso anche oneroso per le casse del Comune dato che all’interno dell’organico dell’Amministrazione vi erano altri giornalisti che avrebbero potuto, a titolo gratuito o con un minore costo (la Bizzi, col tempo, arrivò a costare, tutto incluso fino a circa 4.200 euro al mese), assumere tale incarico. In proposito Salvo ha ricordato come l’attuale sindaco Damiano, seguendo tale parsimoniosa strada, ha nominato “portavoce” l’impiegato del Comune Franco Marrone (a costo zero per i cittadini).
Infine, ancora Natale Salvo ho sostenuto che, a suo parere, non appariva prioritario, per il Comune, avviare, sul finire del mandato del sindaco Fazio, un concorso per Capo Redattore mentre il Comune doveva affrontare ben altre priorità per altri vuoti nell’organico.
Il giudice Angelo Pellino, a termine dell’udienza, ha fissato la data del 7 luglio prossimo per la discussione da parte degli avvocati delle arringhe e la decisione della sentenza.