REGIONE: SCHERMAGLIE FRA UDC E MPA

Livio MarroccoPALERMO – Quando quel che conta è … il programma! Il Patto “contronatura” fra Terzo Polo ed il partito Democratico, che sostiene Raffaele Lombardo alla guida della Regione Sicilia e dovrebbe “replicarsi” nei Comuni dove in primavera si andrà a votare, “trema”. La maggioranza sembra spaccarsi sul solito argomento: le poltrone! Questa mattina l’UDC, per bocca del coordinatore regionale Gianpiero D’Alia, ha annunciato «Togliamo il disturbo».

Excusatio non petita, accusatio manifesta (Scusa non richiesta, accusa manifesta), vien da pensare leggendo la spiegazione al gesto da parte dello stesso coordinatore: “Il problema per noi non era avere un assessore in piu o in meno, o un direttore in più o in meno, non è questo che ci interessa. Il problema che ci riguarda non è legato agli assetti di potere ma alle soluzioni politiche da dare. Abbiamo chiesto che si vari in Sicilia il progetto politico del Terzo polo che è alternativo al Pdl e al Pd e che questo progetto sia centrale nell’azione di Governo”.

Spiega il quotidiano “Il sole 24 ore” che l’UDC, rappresentata nel parlamentino siciliano da 8 deputati, ha avuto riconosciuto da Lombardo ed alleati un solo assessore regionale, mentre altri – ad esempio FLI – con metà deputati contano sul doppio di assessori.

FLI risponde a tono con Carmelo Briguglio, il proprio coordinatore regionale, invitando ad “un’azione di dialogo e di coesione tra i partiti del Terzo Polo, area nella quale deve essere incluso a pieno titolo l’Mpa e che ora deve esercitare una comune e forte leadership politica”.

Dialogo che passa attraverso la distribuzione di poltrone: “Siamo certi che il presidente Lombardo saprà raccogliere e sviluppare in termini positivi l’iniziativa dell’Udc”, conclude Briguglio.

Il deputato regionale Livio Marrocco, invece, “lanciando un appello ai leader nazionali del Terzo Polo”, e invitando gli stessi Partiti affinchè “Si adoperino per riacquistare alla nostra causa Raffaele Lombardo e il suo movimento” sembra adombrare che dietro le schermaglie fra Lombardo e l’UDC si nasconda un timore del presidente regionale che il suo movimento venga emarginato (e quindi perda deputati in caso di voto).

Da qui la promessa: “Fli, Udc, Api e Mpa devono tornare prima possibile insieme in tutta Italia sotto le insegne nazionali del Terzo Polo”. In tutto questo dibattito, di “politiche di governo per le famiglie, i giovani e le imprese siciliane” neanche a parlarne. Ma mica i Partiti stanno lì alla Regione per pensare pure a questo ….

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