Da Renzi a Crocetta, fino a Savona: la Verità su Differenziata e Inceneritori!
«Il comune di Trapani … Potrebbe avviare, dunque, un percorso virtuoso … farebbe risparmiare, immediatamente, circa 2 milioni e mezzo di euro, compresa la somma di 450 mila euro all’anno in sanzioni che il Comune paga per la mancata attivazione della raccolta differenziata».
Sono le parole di Pietro Savona, candidato sindaco “di una parte” del Partito Democratico, quella renziana per intenderci, per come testualmente pubblicato oggi 20 febbraio dal quotidiano online TP24 [1]. Come noto, un’altra parte, si discuterebbe «dell’endorsment di Giacomo Tranchida a Mimmo Fazio» [2] l’ex-Forza Italia ora indicato come vicino all’area Franceschini dello stesso PD.
Dalle balle di Renzi alla confusione di Savona
Comprendo che siamo in campagna elettorale, e pure sotto Carnevale, ma a me le “balle” sparate così grosse non mi piacciono, non fanno proprio ridere.
Che sia una “balla” questa affermazione lo sottintende lo stesso Savona, che in altra parte della stesso comunicato stampa, giocando con le parole, e forse pure con le persone, scrive: «La raccolta differenziata permetterebbe, a regime, un risparmio di 2,5 milioni per le casse del comune» [Stesso Link su TP24].
Trovata la differenza? Ti aiuto io: nella prima parte il candidato del partito di Matteo Renzi, Piero Savona, “spara” quella che si può chiamare la “balla” «immediatamente»; nella seconda frase posticipa il preteso risparmio usando il termine «a regime», ovvero col tempo, “sine die” … quanto tempo non è dato a sapersi!
Una differenza enorme, no? Tipica di Matteo Renzi, noto spara-balle nazionale. Che Pietro Savona voglia imitare il leader del suo Partito non ci credo. Credo nella buona fede e nell’errore, sì Pietro si è espresso male, si è di certo confuso.
Come potrebbe essere credibile una persona che si candida a governare un città e che nello stesso documento si contraddicesse volontariamente in maniera così considerevole lo lascio valutare a te lettore.
Facciamo i conti: Ma si risparmia vero colla Differenziata?
Tuttavia, a prescindere del “quando” il Comune risparmierebbe, e speriamo anche noi cittadini che paghiamo le tasse, c’è da comprendere se, a questo punto, anche l’affermazione «un risparmio di 2,5 milioni» sia una “balla”.
Parto da alcune considerazioni. Quanto costa oggi il servizio? Secondo i dati pubblicati nella banca dati Siope, nel 2016, i “contratti di servizio per smaltimento rifiuti” sono costati 9.715.000 euro. Il candidato sindaco Savona, persona pure non sprovveduta ci vorrebbe far credere d’essere in grado di tagliare la spesa di un buon 25%. E credibile?
Non spiega, nel dettaglio, come. La parola magica «raccolta differenziata» non mi convince, non è sufficiente per me. Basta pensare, ad esempio, che nel piccolo Comune limitrofo di Erice, il costo per “contratti di servizio per smaltimento rifiuti” – sempre dati Siope, quindi omogenei – è salito da 2.666.000 (2008, credo proprio prima che s’avviasse la raccolta differenziata) euro a 4.578.000 euro (2016). Com’è noto Erice ha meno di metà degli abitanti di Trapani. I conti – 10.000.000 di euro come a Trapani – tornano se si debbono gestire il doppio della quantità di rifiuti, e di abitanti.
Quindi, a Trapani, il costo probabilmente quasi raddoppierebbe, non diminuirebbe, con la «raccolta differenziata»!
C’è un altro fattore … l’esponente del Partito Democratico Pietro Savona sostiene che manterrebbe il servizio sempre in capo alla “Trapani Servizi”, e non l’assegnerebbe ad una società come quella consortile che eroga il servizio ad Erice e in mezza provincia. Ci sono quindi da considerare i costi di avvio del servizio (acquisto e distribuzione cassonetti condominiali, acquisto “gasoloni” ovvero i piccoli mezzi che in numero più grosso sostituirebbero gli attuali “autocompattatori”). Un costo che graverebbe tutto sulle tasche dei cittadini.
La Differenziata? Superata! Il PD ha deciso per gli Inceneritori!
Qualcuno, però, se non di una convenienza economica – questa l’ho smontata – parlerebbe di una “esigenza” ambientale. Come noto a Trapani siamo, primo io, tutti “ambientalisti”.
Senonchè sembra certo, anche qui “parola” di Matteo Renzi, e quindi c’è da crederci, che «nell’Isola arrivano i termovalorizzatori», ovvero gli “inceneritori” per smaltire i rifiuti siciliani e superare l’emergenza rifiuti. Ce lo spiega il quotidiano online LiveSicilia l’8 giugno scorso [3].
Il presidente regionale Rosario Crocetta – secondo quanto riporta sempre LiveSicilia il 29 settembre [4] – avrebbe individuato pure già i luoghi per realizzare gli inceneritori: due più grossi a Catania e Palermo (da circa 200.000 tonnellate di rifiuti bruciati all’anno ciascuno) e cinque più piccoli altrove, uno, in particolare «nel trapanese (da quasi 59 mila tonnellate)», probabilmente proprio a Trapani, anche se «non potrà sorgere a meno di tre chilometri di distanza dai centri abitati».
Di quale «raccolta differenziata» parla quindi Pietro Savona?
Fonti: [1] TP24.it, dichiarazioni Savona; [2] Notizia Trapanese, dichiarazioni Grignano; [3] LiveSicilia, su Incenerito in Sicilia; [4] LiveSicilia, sul Piano dei 7 inceneritori in Sicilia.