RINAUDO: ANCHE EXTRA E’ LIBERO!
Riportiamo, integralmente il testo della mail di Nicola Rinaudo del 29 novembre.
Egregio Natale,
su segnalazione di un mio collaboratore, ho letto sul tuo blog un articolo "sull’auto bavaglio della stampa trapanese".Per quanto riguarda il periodico "Extra", nonostante avessimo manifestato la nostra contrarietà (come da linea editoriale) all’iniziativa, ci siamo visti assegnare, comunque, dal Comune di Erice (bontà loro) un contributo di 1.000,00 (mille/00) euro. Per educazione – solo per educazione – la testata ha accettato l’offerta, veicolando per il 2009 i messaggi di pubblicità istituzionale (solo quella e nient’altro), commissionati dall’amministrazione della vetta.
Alla scadenza dell’accordo, però, abbiamo devoluto l’intera somma, decurtata dell’IVA (regolarmente versata allo Stato), all’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Erice affinché questa "piccola risorsa fosse utilizzata a beneficio esclusivo dei bambini del quartiere di S. Giuliano". Questi soldi pubblici – i nostri soldi – sono serviti per promuovere lezioni di dopo – scuola in favore dei ragazzini più bisognosi.
Quanto appena esposto, è facilmente riscontrabile dalla quietanza di versamento, datata 4 marzo 2010, della quale potrai prenderne diretta visione in qualunque momento Tu lo vorrai.
Così, non solo abbiamo "sponsorizzato" un intervento concreto da parte del Comune di Erice in favore dei propri amministrati ma, soprattutto, sappiamo con certezza come sono stati utilizzati i soldi dei cittadini – contribuenti. Potrebbe essere un’idea alla quale accodarsi. Non ti pare?
Ora, aggiungendo questo nuovo passaggio ad integrazione del Tuo "pezzo", renderesti un buon servizio a quell’informazione libera della quale, a ben guardare, non sei il solo sostenitore.
Cordialmente,
Nicola Rinaudo
Un testo che se, da un lato prende nettamente le distanze – e quindi si associa alla nostra posizione – dall’erogazione di finanziamenti pubblici alla stampa locale da parte degli Enti Locali, dall’altro conferma il timore del condizionamento della stampa locale, che vive soprattutto di pubblicità istituzionale, alle indicazioni del ras del Comune «tal dei tali».
Se il premier Berlusconi può condizionare, in sostanza, per l’emittenza nazionale (per la proprietà di tre reti e la responsabilità delle altre tre), i ras locali possono condizionare coi «finanziamenti» per pubblicità istituzionale l’indipendenza dell’informazione locale. Rinaudo l’ha capito e, in sostanza, ha rifiutato il «finanziamento». Gli altri no. Diffidiamo di loro. Non prendiamo per «oro colato» quel che dicono.
«L’hanno detto in TV», non vuol dire «L’ho letto sul Vangelo».
APPRONDISCI:
– ALTRATRAPANI, I CONTRIBUTI AI GIORNALI LOCALI