Riparazione danni di guerra: Pablo Picasso a Trapani!
E quindi, dal 10 ottobre e sino all’8 dicembre, avremo, al Museo Pepoli di Trapani una mostra d’opere del famoso artista spagnolo Pablo Picasso, quello che – ricorda Wikipedia – fu «sposato due volte, ha avuto quattro figli da tre donne diverse e numerose relazioni extra-coniugali».
E’ questa la scelta dell’assessore al turismo del Comune di Trapani dott. Caterina Bulgarella per investire le somme messe a disposizione dal Governo come risarcimento del danno al turismo causato dalla chiusura dell’aeroporto di Birgi del 2011 per la guerra alla Libia.
Non si bene, in verità, in assenza ampia e tempestiva pubblicità nazionale ed internazionale, e per di più in un periodo di scarso “appeal” dell’unica attrazione turistica cittadina degna di rilievo (la spiaggia ed il mare), quale possa essere l’effettivo “ristoro” per la Città e il settore dell’imprenditoria turistica del nostro territorio.
Si tratta, peraltro, ma era evidente, di una “minestra riscaldata”: la mostra, organizzata da ComediArting Srl una società di consulenza romana specializzata in organizzazione di convegni e fiere, infatti, è itinerante avendo già fatto scalo, da inizio luglio allo scorso 6 settembre, a Taormina e Milazzo, e prima, da aprile a giugno, al Castello Ursino di Catania.
Naturalmente non vedremo a Trapani le opere che sono conservate al Museo Guggenheim di New York, come ad esempio le “Tree Bathers”, le tre bagnanti.
Naturalmente non vedremo a Trapani il famosissimo “Guernica”: quello è conservato gelosamente al Museo nazionale Regina Sofia di Madrid.
Naturalmente non vedremo a Trapani “Il sogno”, opera acquistata da un collezionista privato statunitense, nel 2012, per la cifra record di 155 milioni di dollari.
Ma non vedremo neanche “I tre musici” o le “Les demoiselles d’Avignon” (entrambe conservate al MoMA di Manhattan), o il “Ragazzo con pipa”, battuto all’asta nel 2004 da Sotheby’s per 104,1 milioni di dollari, e che si trova in una collezione privata di Parigi.
Insomma a Trapani giungeranno solo alcune ceramiche, alcuni disegni (opere su carta) – spesso di pose “ginecologiche”, alcune incisioni. Circa 100, in totale.
Una delle incisioni più note, fra quelle che saranno presenti a Trapani, è sicuramente “Il pasto frugale” (1904, periodo “blu” dell’artista). Solo un paio gli olii presenti, fra cui uno dei vari intitolati “Tete de femme”, risalente al 1943.
Maggiori info sulla mostra sono riperibili sul sito web “Picasso e le sue passioni”, realizzato appositamente per la turnée siciliana dalla stessa ComediArting Srl.
Tutto questo, comunque, costerà al Comune di Trapani, appena 40.000 euro (che saranno coperte integralmente dal contributo governativo ex-guerra alla Libia via Consorzio Provinciale) oltre che il 30% degli incassi del Museo Pepoli. Questo l’Accordo raggiunto con la società romana che all’inizio avrebbe preteso, invece, il prezzo “di favore” di 100.000 euro oltre IVA a fronte di un Evento che sarebbe costato, a suo dire, oltre 194.000 euro!
Per curare i rapporti fra gli organizzatori della mostra e il Comune, è stato chiamato, a costo zero, a svolgere il compito di tramite l’Ente Luglio Musicale. In definitiva, il museo “pepoli”, invece, metterà a disposizione solo le sale ed il personale i vigilanza.