Sanità Sicilia, un anno d’attesa per un esame: Vergogna!
Primo ottobre 2018, ore 17:40. È questa la data per la quale l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani ha prenotato una mia conoscente che ieri si è recata al centro prenotazioni. Oltre 340 giorni d’attesa, quindi, per svolgere un ecodoppler TSA, un esame semplice ma importante in un soggetto dislipedico e iperteso.
Questa sono i tempi d’attesa che ci consegnano, a fine del suo mandato, l’assessore regionale siciliano alla sanità Baldo Gucciardi e il Partito Democratico.
La faccia tosta dell’esponente politico è immensa.
Proprio tre giorni fa, in occasione della visita nel capoluogo della sua omologa nazionale Beatrice Lorenzin, per come riporta il quotidiano TP24.it, Gucciardi è stato capace di dichiarare:
«L’attenzione alla sanità è un indicatore dell’efficienza pubblica, è espressione di civiltà e di rispetto civico. Lavorando con serietà e trasparenza, … siamo riusciti a innalzare i livelli dei servizi sanitari regionali e a porre la Sicilia tra le prime regioni italiane per efficienza e innovazione».
Se con 340 giorni d’attesa per svolgere un esame si può parlare di «efficienza» allora è vero che i politici sono convinti che i cittadini sono proprio stupidi. Non sembra scorgersi alcuna innalzamento dei servizi rispetto a quanto denunciato dal Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva in un rapporto del 2016 su “Il Sole 24 ore” (dati nazionali).
Per la Sanità la Regione taglia il servizio pubblico!
La Regione Siciliana ogni anno spende circa 9 miliardi (esatto miliardi!) di euro di denaro dei contribuenti per il funzionamento della sanità.
Una buona parte di questa enorme massa di denaro, però, finisce nelle casse di società private convenzionate.
Per il servizio pubblico, invece, sembra che la parola d’ordine della politica del Partito Democratico sia “tagliare”.
Ne è un esempio ulteriore la denuncia del cittadino Francesco Borghi che, sulle colonne del quotidiano “La Sberla” del 12 ottobre scorso lamenta le condizioni di disagio dei familiari dei soggetti affetti da Alzheimer.
Lo scorso anno, infatti, l’ASP di Trapani avrebbe soppresso il servizio Centro Notturno di “sollievo” per i malati della patologia degenerativa.
Borghi ha chiesto al commissario straordinario dell’ASP di Trapani, Giovanni Bavetta, sinora senza alcun esito, il ripristino del servizio.
Sanità in Sicilia, sempre in attesa di un vero cambiamento!
Mentre l’assessore piddino Baldo Gucciardi gira la provincia in cerca dei voti utili per la propria rielezione, Borghi … aspetta il servizio che non c’è più e la mia conoscente, benché soggetto esente per reddito e madre di due minori, dovrà rivolgersi presso una struttura privata a pagamento per svolgere l’esame “tagliando” altre spese necessarie per il sostegno della sua famiglia!
Viene da commentare così: Vergogna!