Scandalo Toscano: Le intercettazioni che la inchiodano
Da un luogo imprecisato lontano dal territorio comunale di Trapani ed Erice, dove le è vietato circolare, la sindaca sospesa di Erice, Daniela Toscano, lancia un messaggio dove assicura la sua « totale estraneità ai fatti di reato contestatemi ».
Lei – riporta all’unisono la stampa senza alcun commento – non avrebbe « mai abusato » dei suoi poteri, anzi sempre operato con « correttezza ».
Per tale motivo annuncia ricorso contro il provvedimento cautelare del divieto di dimora che le è stato notificato per l’oramai noto caso parcheggio sulla Litoranea Nord.
Senza voler voler processare qui la Toscano, non è la nostra professione, occorre rilevare che l’ordinanza del giudice Caterina Brignone è ampiamente corredata di:
- piene ammissioni di alcuni degli indagati che, dopo qualche vuoto di memoria, ora hanno deciso di collaborare con la Giustizia,
- intercettazioni telefoniche,
- registrazioni di telefonate,
- verbali di pedinamenti da parte dei carabinieri a carico degli indagati,
- fotografie di messaggi whatsapp abbastanza imbarazzanti.
Insomma i fatti ci sono, eccome se ci sono.
Se poi questi rappresentano un reato giudiziario lo si saprà solo dopo un processo. Proclamarsi, quindi “estranea ai fatti” è davvero una grossolanità!
Delle registrazioni e denunce dalla quale si evidenziano atteggiamenti persecutori nei confronti dei querelanti posti in essere da Francesco Paolo Rallo, marito della sindaca sospesa Toscano, si può leggere sulla stampa.
Non ovunque, ovviamente. Non si tratta di frasi positive. La stampa amica tace, quindi. Ma le troviamo, ad esempio, sul quotidiano marsalese TP24 nell’articolo “Te la faccio pagare. Nelle gambe ti devono sparare”. Le minacce del marito della sindaca Toscano”.
Toscano confessa i “contatti” che non poteva avere perché in “conflitto d’interessi”
I fatti.
Nel verbale di interrogatorio del 25 settembre 2019, la sindaca Daniela Toscano confessa:
« in più occasioni ebbi a chiedere informazioni sullo stato della pratica al comandante della Polizia ing. Catania, all’arch. Pedone, al dott. Roberto Mollica in servizio presso l’ASP, all’arch. Francesco Tranchida in servizio presso la Soprintendenza, all’ing. Isidoro Caruso in servizio presso la S.U.A.P. ».
Si tratterebbe di contatti che la sindaca non potrebbe avere in quanto in “conflitto d’interesse” atteso che il fratello, l’avv. Massimo Toscano, è – secondo magistrati – socio occulto della società che vuole realizzare il parcheggio privato sulla Litoranea Nord, difronte il lido Sun Club.
In realtà, poi, non si tratterebbe di comuni richieste di informazioni ma di pressanti richieste finalizzati ad “accelerare” la pratica ed ottenere le autorizzazioni necessarie.
In proposito, i cittadini devono sapere che:
- l’amministratore è tenuto all’imparzialità, non può, cioè “accelerare” una determinata pratica piuttosto che un’altra;
- il potere autorizzativo appartiene all’apparato burocratico-amminitrativo che non dipende dal sindaco.
Che le parti coinvolte, a vario titolo, nel caso parcheggio sanno bene che la loro attività è, quantomeno, grigia e adoperano ogni possibile attenzione.
La paura delle intercettazioni. Perchè hanno paura se i fatti sono leciti?
Il 7 giugno 2018, ad esempio, il sindaco Daniela Toscano chiama il tecnico Isidoro Caruso, sollecitando l’evasione della pratica autorizzativa del parcheggio privato. Quindi – sotto intercettazione – precisa « NON SO SE PARLARE PER TELEFONO, forse era meglio che ci … di presenza, perché io sono qua, con quella famosa questione del parcheggio ».
Il 17 luglio 2018, ancora, colui che poi innescherà la denuncia da cui scaturisce il procedimento penale, Riccardo Agliano, è al telefono col dottore Roberto Mollica, dell’ASP, il quale gli suggerisce di sedersi « faccia a faccia con Daniela », prestando attenzione però a scegliere, per tale incontro, « un luogo terzo, per EVITARE CIMICI ». Agliano registra la telefonata e la conserva.
L’interesse familiare nella vicenda sembra invece dimostrato dalla telefonata, intercettata dai carabinieri, tra Isidoro Caruso e Daniela Toscano del 21 giugno 2018: « Isidoro, io ho quelli del parcheggio che giustamente mi premono […] puoi venire un attimino qua che C’E’ MIO FRATELLO CHE E’ PORTAVOCE di quello ? ».
Il tecnico Pedone : è pericoloso! La super-sindaca : il parcheggio si farà!
Le pressioni sul personali sono chiare nei messaggi whatsapp archiviati dall’architetto Pietro Pedone. Quando questi, il 14 giugno 2018, scrive annunciando un arresto del procedimento, la Toscano messaggia : « il parcheggio si farà ». Non sortisce effetto la replica del tecnico comunale : « è pericoloso ».
Il parcheggio, infatti, si trova praticamente affianco l’ex pizzeria Gianguzzi (oggi ristorante) e sulla via di fuga della realizzando rotonda sulla Litoranea Nord difronte il Lido Sun Club. « L’innesto è a 7 metri », precisa Pedone.
Il tecnico scrive ancora nel messaggino spiegando come, a suo parere, il procedimento sia irregolare : « il procedimento è viziato … la soluzione pericolosa in danno ad infrastruttura stradale della CITTA’ approvata dalla G.M. [Giunta, NdR]. SINDACO rispetti o faccia rispettare quello che la G.M. ha approvato ».
Ripeto, questo spazio non è un Aula di Tribunale.
Con quanto riportato si sono voluti meglio delineare, per il comune cittadino, i contorni della vicenda, al di la delle ovvie dichiarazioni di Daniela Toscano.
Ci sono, a mio parere, sufficienti elementi per ritenere che il sindaco Toscano, quantomeno per motivi etico-morali, ha sufficienti ragioni per dimettersi oppure, visto che è attaccata alla poltrona con l’attack, perchè il Consiglio firmi la “mozione di sfiducia”.