Se la spiaggia non è di tutti
TRAPANI, 10 SET – Un pezzo di mare è stato rubato alla vista e al godimento dei trapanesi. Il riferimento và a quel pezzo di costa che è occupata dal lido Rombo e dal lido Paradiso.
Al lido Rombo si può accedere dalla battigia. Ma al lido Paradiso di può accedere soltanto via aria.
Infatti se un comune mortale pensasse di attraversare quel pezzo di costa attraversando il lido Paradiso, verrebbe immediatamente fermato da un giovane palestrato che con fare deciso ti verrebbe a dire che tu di lì non puoi passare.
Ma come, la legge se non sbaglio, mi consente di attraversare e di sostare dentro alcuni metri dalla battigia. Si, però si sa, che dalle nostre parti i Maneggioni Forti hanno da sempre avuto la meglio sulle leggi.
E poi come mai il lido Paradiso, contrariamente a come fà il Lido Rombo, non smonta alla fine dell’estate. Interpellato un ex assessore della giunta Damiano, questi ebbe dire che una norma regionale prevedeva una siffatta eccezione. E allora l’eccezione vale anche per la parte demaniale della battigia?
E poi perché la città di Trapani ancora non si è dotata di un Piano Regolare delle Spiagge? Forse alla città di Mazara del Vallo, che ha da anni il Piano Regolatore delle Spiagge, si mette in atto una normativa diversa di quella che alcuni scienziati vogliono propinare ai trapanesi?
Dicono, fonti del tutto inattendibili, che alcune quote della società che gestisce il lido Paradiso fanno parte del portafoglio titoli di alcuni ex amministratori della città di Trapani.
E’ evidente che non si può prestare orecchie a siffatte dicerie, ma si può sempre prestare occhio agli accessi al mare e alla spiaggia che delimitano il lido Paradiso.
E poi cosa dire di quella murata di legno che circonda il lido Rombo e che impedisce la vista del mare.
Al sindaco Vito Damiano ci permettiamo di dare un suggerimento. Trapani ormai è un sito turistico nazionale e occorre un assessore che si occupi tutto l’anno delle spiagge del territorio.