Sfiducia a Damiano: Il sindaco accusa

TRAPANI, 8 SET – «Perché tanta fretta nello sfiduciare il Sindaco? Perché tanto attivismo nel costituire comitati “spontanei”? Perché si usano, con il conforto dell´informazione (o disinformazione) locale, solo espressioni negative contro l´Amministrazione e la sua attività?».

E’ la domanda chiave che si pone il sindaco Vito Damiano in una “lettera aperta” inviata al leader dell’opposizione Girolamo Fazio (ed ex-primo suppoter dell’allora candidato sindaco Damiano) . Ed è la domanda chiave che ci poniamo tutti.

“Cui prodest scelus, is fecit” sostiene Medea, nell’omonima tragedia di Seneca. A chi giova, chi beneficerà dalla caduta anzitempo di Damiano? I cittadini o qualcun altro, qualche potere “occulto” oggi messo nell’angolo da Damiano e dalla sua maniera di operare?

Certo è che trovare tanti consiglieri ad attaccare il sindaco, su ogni cosa, pure sul nulla; trovare tanta stampa a dare loro spazio, ci risulta quantomeno “strano”.

«Perché non le si vuole dare il tempo necessario (5 anni di mandato è stato ritenuto dal legislatore un congruo termine) per risanare e rilanciare?», si domanda e domanda ancora il sindaco Damiano.

Il primo cittadino sembra, tuttavia, avere la risposta già pronta: «Non ricordo chi di preciso ebbe a dirmi che a lei non sarebbe dispiaciuto che le condizioni complessive della Città fossero peggiorate per ritornare a proporsi come risolutore …». Una risposta, quest’ultima, che trova conferma nella disponibilità, offerta ai microfoni di una webradio locale, da parte di Fazio, di candidarsi subito a sindaco della Città di Trapani.

Resta, tuttavia, da comprendere perché Fazio abbia “fretta” di abbattere Damiano.

«Teme, forse, lei, sig. Fazio, di poter ancora una volta essere smentito da fatti che, le assicuro, verranno?» – scrive ancora il sindaco Damiano nella sua “lettera aperta” -, per poi aggiungere: «Lei sa che lo sforzo maggiore e prioritario che la mia Amministrazione sta compiendo è il rientro nei parametri del patto di stabilità che potrà permettere di adottare misure e iniziative oggi, grazie alla sua lungimirante amministrazione, non consentite. Perché ha tanta fretta di boicottare tale sforzo? Anche un fermo oppositore, ma che guarda all´interesse collettivo, metterebbe da parte il “personale”».

Ergo Damiano accusa l’ex-sindaco Fazio di curare interessi “personali” nella battaglia per abbatterlo.

Ma quali, quali interessi vuole tutelare Fazio che non può tutelare attraverso il naturale canale di dibattito politico con Damiano?

Il sindaco Damiano non ce li dice: e dire che questo chiarimento sarebbe il giusto corollario alla sua “lettera aperta”, quello che mostrerebbe, a tutti i trapanesi, la Verità e renderebbe credibile e d’interesse pubblico la sua “esternazione”.

E certo che la proposta di “sfiducia” avviene all’indomani della decisione, da parte del sindaco Damiano, di “rotare” i dirigenti (scelti quasi tutti da Fazio, a suo tempo), di chiudere – in sostanza – dei centri di “potere” ed “aprire” delle finestre di trasparenza.

Fazio, nella sua intervista alla webradio, non evita di accennare al provvedimento, dando forza alla nostra convinzione: «Basta guardare l’Amministrazione interna, per la quale sicuramente mi ero molto impegnato: le modifiche che sono state introdotte, determineranno una paralisi totale dell’Amministrazione», sostiene.

Questa coincidenza temporale ha un nesso coll’escalation dello scontro? Non possiamo saperlo, sappiamo solo che ci si aspetta un “autunno caldo”, a Trapani.

Un “autunno caldo” nel quale, al solito, la cosiddetta sinistra, ovvero il Partito Democratico, giocherà il ruolo di “comprimario”, o “porta-acqua”, atteso che in casa PD, tanto il consigliere Enzo Abbruscato quanto la già candidata sindaco sconfitta Sabrina Rocca – in un verso o nell’altro – si associano alla proposta di Fazio.

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