Si prolunga la litoranea
La nuova arteria è stata progettata dall’architetto Ezio Pappalardo e dagli ingegneri Ferdinando De Maria e Natale Salvo e si snoderà per più di un chilometro sul fronte nord dell’abitato cittadino nel tratto corrispondente da Piazza Vittorio Veneto al Largo delle Ninfe.
“La realizzazione di questa imponente arteria – ha detto il sindaco Catania – da diversi anni ha sempre costituito un’ambizione, da parte delle passate amministrazioni, da quando cioè la Civica Amministrazione era presieduta dall’on. Bassi, soltanto oggi si è riusciti ad ottenere un primo finanziamento dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato ai LL.PP. Che ha già messo a disposizione del Comune uno stanziamento di 285 milioni elevabili a 400, necessari per la realizzazione del primo lotto funzionale: dalla nuova litoranea a Porta Ossuna”
Passato ad illustrare il tracciato della nuova arteria panoramica, il sindaco, dottor Saverio Catania, ha detto che la superba opera viaria s’innesterà con la circonvallazione nord, si allontanerà dalla terraferma una ventina di metri, costeggerà il palazzo della Questura, il mercato del pesce, la Porta Ossuna, il Castello di S. Anna e raggiungerà il largo delle Ninfe per congiungersi, infine, col prolungamento di viale Regina Elena.
La strada sarà larga dieci metri e mezzo e prevede due marciapiedi: uno largo sei metri, che raggiungerà i ventidue metri nei pressi del bastione di s. Anna, dove sarà realizzato un belvedere; l’altro marciapiede, a sud, largo due metri, dividerà la litoranea Nord dalla restante area che verrà utilizzata a parcheggio di oltre mille macchine.
L’opera è stata progettata in maniera da non deturpare la naturale composizione della città falcata, onde evitare, fra l’altro, l’eventuale intervento della Soprintendenza alle Antichità che senza dubbio avrebbe causato intralci alla definitiva approvazione del progetto.
Una volta approvato il progetto si potrà benissimo realizzare un primo stralcio, al resto si dovrà provvedere con i fondi dell’articolo 38.
L’impegno dei nostri parlamentari e dei nostri amministratori deve far si che l’opera non resti incompleta come il primo tratto che va dalla Piazza Mercato del pesce al Lido San Giuliano, rimasto per la maggior parte senza marciapiedi e senza ringhiera e, in più, in stato di totale abbandono.