Sicilia: Qualità dell’aria fuori controllo

TRAPANI, 23 AGO – «Sulla qualità dell’aria si gioca una delle sfide più delicate e la Sicilia la sta perdendo su tutti i fronti. Nell’Isola il programma di controllo e riduzione delle emissioni è arenato», denuncia il Quotidiano di Sicilia lo scorso 15 giugno in un articolo-inchiesta (“Qualità dell’aria fuori controllo”) a firma di Rosario Battiato.

In sintesi il giornalista sostiene che «Senza uno strumento di controllo e coordinamento della qualità dell’aria a livello regionale è difficile tenere sotto controllo le emissioni in atmosfera che giungono principalmente dal comparto energetico, dai trasporti e dalle raffinerie. L’aria siciliana, pertanto, continua a essere particolarmente insana per la salute umana e lo dimostrano i dati dell’ultimo monitoraggio Arpa pubblicati a metà maggio».

«Ci sono superamenti oltre il limite consentito per legge che vanno da Trapani a Enna fino alle aree metropolitane di Catania, Palermo e Messina», riporta, ancora, il giornalista.

Dai dati pubblicati nell’articolo, per limitarci al territorio che più ci interessa, Trapani, risultano, ad esempio, nel solo 2012, 77 superamenti dei limiti dell’Ozono [su cosa rappresenta e può comportare su uomo, flora e fauna LEGGI QUI: IN ESTATE ATTENTI ALL’OZONO CATTIVO!].

Inquietante la notizia riportata sempre nell’inchiesta del QdS: «lo scorso 13 marzo il Gup del Tribunale di Palermo ha rinviato a giudizio gli ex presidenti della Regione, Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, assieme agli assessori pro tempore al Territorio e Ambiente – Francesco Cascio, Rossana Interlandi, Giuseppe Sorbello e Roberto Di Mauro – perché non avrebbero mai adottato un vero Piano di risanamento della qualità dell’aria, nonostante fossero a conoscenza dei dati allarmanti sulla qualità dell’aria».

Nell’articolo si parla anche di una procedura di infrazione presso la Commissione Europea.

«Sulla qualità dell’aria è veramente all’anno zero. Lo sanno anche all’Ars: a metà aprile è stata presentata un’interpellanza trasmessa al governo il 6 maggio, in merito alle inadempienze “riguardanti il Piano regionale di risanamento della qualità dell’aria”. A firmare l’atto sono stati i deputati del M5S, gli ultimi arrivati a Sala d’Ercole», chiude il QdS.

Un articolo certamente interessante, quello del QdS, e da leggere tutto [LEGGI QUI].

Naturalmente ci sarà sempre colui che dirà che le priorità per la Politica sono ben altre, mica l’Ozono

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