Il sindaco Damiano chiude la porta della Biblioteca Fardelliana
Un titolo forte? Se non lo è nei fatti, lo è nello spirito. Con un’iniziativa che non mi risulta assolutamente pubblicizzata dai “media locali di regime” e sicuramente motivo di assoluto biasimo, il sindaco di Trapani, dott. Vito Damiano, nella qualità di presidente della “Deputazione” della Biblioteca, ha disposto la sostanziale chiusura dei locali allo svolgimento di conferenze, presentazione di libri ecc. La parola d’ordine? Facciamo soldi con quei locali! Ma l’iniziativa è fallimentare!
IL FATTO – Il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente “Biblioteca Fardelliana”, composto dal sindaco di Trapani dott. Vito Damiano e da due dipendenti del Comune, i signori Caterina Fasola e Giuseppe Meli, ha recentemente approvato – sembra lo scorso febbraio – un “Regolamento” per la concessione in uso a terzi dei locali della Biblioteca Fardelliana.
In particolare, il nuovo “Regolamento” prevede, all’art. 5, che «L’uso dei locali è concesso dietro pagamento di un corrispettivo» che è stato determinato in 100 euro per la “Sala Torre Arsa” (capianza 45 posti) e 200 euro per la “Sala Fardella” (capienza 100 posti). Tale corrispettivo è praticamente raddoppiato qualora l’uso sia richiesto nella giornata domenicale.
In sopraggiunta, l’art. 6 del nuovo “Regolamento” intima che «i locali della Biblioteca non sono concessi a partiti o formazioni politiche e ad organizzazioni sindacali, nonché a soggetti che propongano iniziative e programmi di attività riconducibili a manifestazioni politiche o sindacali».
Scarica da questo link, se vuoi leggerlo integralmente, il Regolamento_concessione_locali.
Cosa c’era prima del Regolamento voluto da Damiano
IL COMMENTO – Di Biblioteca Fardelliana – Ente che da lavoro a 16 dipendenti – si era parlato quando, all’indomani dell’uscita della Provincia dagli Enti “dotanti”, si era temuto per la sua chiusura.
All’epoca un gruppo di giovani, Peppe, Noemi, Flavia, Mariapia, avevano costituito un Comitato (“Salviamo la Biblioteca Fardelliana”) e si erano mossi, politicamente e fattualmente promuovendo, o comunque sostenendo, lo svolgimento di tutta una serie di attività culturali per dare una nuova “vita” all’Ente che “boccheggiava” e non solo finanzialmente.
Fra i numerosi Eventi che si erano svolti proprio presso la “Biblioteca Fardelliana” ricordo: “Scialo, leggo, suono e parlo” (15 marzo 2014), “IncontrArti” (4-5 ottobre 2014), il concerto di Natale (27 dicembre 2014), ma anche tutta una serie di conferenze (soprattutto a cura dell’associazione “A Misura d’Uomo” con una decina di incontri su Diritti Umani, Democrazia, sulle Partecipate comunali) e presentazioni di libri (in ultimo “Oltre il capitalismo – Economia Mista” dell’argentino Guillermo Alejandro Sullings, “Economia Imperfetta” con l’autore Nino Galloni, 13 febbraio 2016 e l’evento internazionale “L’Unità nell’azione” assieme all’autore cileno Dario Ergas, 14 febbraio 2016).
Ancora “A Misura d’Uomo” ha portato in biblioteca Salvo Ognibene ed il suo libro “Eucarestia Mafiosa”, il filosofo Augusto Cavadi, il sindaco di Petrosino dott. Gaspare Giacalone.
Cosa ci sarà, ora, alla Fardelliana grazie a Damiano
E’ di tutta evidenza che il “Regolamento” voluto dal sindaco dott. Vito Damiano impedirà, nel futuro, di parlare di politica, di accedere a organizzazioni politiche, di sostenere momenti di vita culturale: un vero e proprio obbrobrio!
Si dirà: “almeno il Comune ne ricaverà qualcosa”. Neanche questo, da quando è entrato in vigore il nuovo “Regolamento” la biblioteca ha incassato appena 100 euro frutto di un solo incontro.
In definitiva, niente cultura, niente scambio d’opinioni, niente vita sociale, niente risorse. I libri della biblioteca torneranno a riposare in pace, Trapani ed i trapanesi hanno perso sicuramente molto.
C’è soluzione al madornale errore del sindaco Damiano?
LA PROPOSTA. Che qualche consigliere comunale conosca la sede della “Biblioteca Fardelliana” mi sembra difficile. Non ricordo di averne visti lì dentro: né in occasione delle varie manifestazioni, né – tanto meno – per studiare gli atti lì conservati. Non mi aspetto, quindi, alcun loro intervento.
Sia, allora, la direttrice dottoressa Margherita Giacalone, con la propria cultura e finezza che la contraddistingue, a provare fare rinsavire – dati alla mano – il sindaco.
Ancora meglio sarebbe se fossero i cittadini a sommergere di email di protesta la casella postale del dott. Damiano, ma anche questo ci sembra improbabile: mica stiamo parlando di Trapani Calcio!