SORPRESA: LA RIVIERA STENDE IL SAN VITO
CUSTONACI – Primi, e meritati, tre punti per la Riviera dei Marmi che, al cospetto del pubblico delle grandi occasioni, supera, nel derby, i piu’ quotati “cugini” del San Vito Lo Capo 1994 per 5-4. La rete decisiva è stata realizzata, al primo minuto di recupero del secondo tempo di gara, dal giovane Vito Maranzano che ha appoggiato comodamente una palla schizzata in un takle fra il compagno Peppe Vultaggio e l’estremo difensore ospite.
Il fatto che la rete della vittoria sia giunta quasi sul fischio del, tutto sommato, data l’indice di difficoltà della gara, buon direttore di gara Di Benedetto di Marsala, e che appena sessanta secondi prima il San Vito Lo Capo avesse colpito una traversa con Vito La Sala, nulla toglie alla vittoria della squadra di mister Ciccio Miceli che è apparsa totalmente trasformata rispetto al debutto in campionato di quindici giorni prima. Una squadra, quella di Custonaci, che appare forgiata sul forte carattere di Ciccio Miceli o della “bandiera” Baldo Coppola.
D’altro canto, seppure il possesso di palla è stato quasi costantemente per tutti i sessanta minuti in mano agli ospiti, e seppure la Riviera è stata costretta a giocare bassissima, ai limiti della propria area di rigore, quasi per l’intera gara, il San Vito Lo Capo è stato troppo lezioso e sterile e, dopo tutto, Peppe Floreno, l’estremo difensore dei padroni di casa, pur se sempre attento, non ha dovuto fare “straordinari”.
La Riviera, pur se priva di due importanti pedine quali Pietro Zichichi e Salvatore Vultaggio (questi squalificato), ha mostrato, come dicevamo, carattere – anche troppo con Francesco Maranzano espulso al 32′ del primo tempo per un non scusabile scappellotto ad un avversario a gioco fermo -, ma anche una profonda applicazione alla difesa a zona che ha chiuso ogni spazio agli ospiti.
Dal punto di vista offensivo, ovviamente, c’è molto da migliorare, poiché la Riviera s’è affidata solo a sprint personali o ai lanci lunghi di Peppe Floreno al pivot oltre metà campo, ma tale tattica ha pagato con i tre punti, che poi – nel calcio – sono quello che contano.
Andando alla cronaca, la Riviera si trova sul 2-0 già al quinto, in maniera inaspettata, con un dosatissimo pallonetto di Francesco “Cornetto” Maranzano (2′) e direttamente su punizione di Peppe Vultaggio (al 5′, da tre quarti, e portiere e barriera del San Vito?).
La reazione del San Vito Lo Capo, si diceva, è sterile, e quando necessario Floreno (al 12′ e al 14’su Barraco) mette una pezza. Peppe Vultaggio mette fuori d’un soffio, di rimessa, la rete del 3-0. Tuttavia, su una carambola, al 22′, il San Vito Lo Capo accorcia per poi pareggiare al 30′. La Riviera ha lungamente contestato, nell’occasione, l’arbitro. A noi, onestamente, è parso che l’azione fosse viziata in partenza da un netto fallo su “Cornetto” non rilevato dal direttore di gara. Il nervosismo del finale di tempo, comunque, conduceva prima all’ammonizione (28′) di Francesco Maranzano (proteste) e quindi (32′) all’espulsione dello stesso per violenza sull’avversario. Nell’episodio si accendeva un accenno di rissa ma che fruttava solo qualche reciproca spinta.
Il San Vito Lo Capo non era capace, però, di sfruttare la superiorità numerica per i due minuti dell’espulsione.
La ripresa ricalcava lo stesso copione del primo tempo: San Vito che attacca e Riviera piu’ pericolosa di rimessa. All’8′ Baldo Coppola realizzava un eurogol. Da angolazione quasi impossibile (laterale sulla destra, quasi sul fondo campo) insaccava la palla sul palo opposto con un bolide sotto la traversa. Passano appena trenta secondi e la Riviera fa 4-2 con Nino Poma, sempre di rimessa.
Il San Vito Lo Capo può raggiungere, tuttavia, il pari con due reti, prima al 14′ e poi al 21′ (su una punizione calciata a due). Gli ospiti spingevano per cercare i tre punti. Ma era invece, Peppe Vultaggio, al 31′, a caracollare verso l’area avversaria, superando gli ospiti come birilli, per poi presentarsi a tu per tu col portiere: la rete, dopo il contrasto, la metteva dentro Vito Maranzano – ottima prova la sua – ma, ovviamente, il merito va al funamboliere della Riviera.
La squadra di Melchiorre Miceli torna quindi a casa un po dimessa, e forse deve riflettere sulla tattica suicida (ed un po arrogante) mostrata oggi a Custonaci. Schiacciando la Riviera in area ha lasciato, da un lato, troppi spazi al contropiede, e, dall’altro, si è chiusa gli spazi per se stessa.