Sotto sopra, la Sinistra prova a riunirsi e ripartire

Palermo, 22 marzo 2015 – “Sotto sopra”, così vedono, gli orfani della Sinistra radunati a Palermo, “la Sicilia di Domani”. In due giorni, fitti fitti, si sono dati appuntamenti piddini disadattati, sellini orfani del potere, professori universitari, ingegneri, giovani, meno giovani, sindacalisti, ambientalisti, per «mettere in campo una nuova stagione della democrazia, riconsegnare ad una società lacerata e divisa il valore di una comune appartenenza».

Si sono ascoltate le voci, i «punti di vista sul mondo che ci circonda», espressi, fra gli altri, dall’ex eurodeputato Peppino Di Lello, dal Sovrintendente ai Beni Culturali di Palermo Marilena Volpes, dal vescovo Domenico Mogavero; da Luca Nivarra, da Rossana Sampugnaro, da Aldo Lombardo; si sono promossi dei mini laboratori (35, per circa un’ora ciascuno di confronto) per «contribuire a scrivere il programma per “La Sicilia di Domani”»; tutto per «costruire un nuovo “soggetto politico” che vada oltre le tradizionali forme dei partiti».

Convention Sotto Sopra

Convention Sotto Sopra

La “convention” è cresciuta strada facendo. Se nella mattinata di sabato erano in 40-50 ad ascoltare gli interventi, se nel pomeriggio il numero dei partecipanti ai laboratori è cresciuto ad almeno un centinaio, domenica mattina ad ascoltare i “big” Simone Oggionni (Sinistra e Lavoro), Pippo Civati (PD), Leoluca Orlando, Franco Andaloro (WWF), Mimmo Fontana (Legambiente), Eleonora Fiorenza (europarlamentare di Rifondazione Comunista), Massimo Fundarò (segretario regionale di Sinistra & Libertà), Gim Cassano (Iniziativa 21 giugno) e così via, si era in oltre 200.

Sugli esiti del “laboratorio politico”, è però presto per dare un giudizio.

Le linee di pensiero emerse sono state sostanzialmente due: quella di fare la gamba sinistra al PD, per non essere minoritari, per entrare nel governo; quella di costruire una sinistra unita in tutte le sue componenti ma alternativa al PD di Renzi.

Massimo Fundarò (SEL) a Sotto Sopra

Massimo Fundarò (SEL) a Sotto Sopra

A ben vedere, dato che chiaramente l’iniziativa è stata promossa ed organizzata da Sinistra & Libertà, il timore di divenire, i partecipanti, solo un oggetto in mano al partito di Nicki Vendola è grande. Che i dirigenti di SEL vogliano veramente cedere la propria “sovranità”, visibilità, il proprio “potere politico” e mescolarsi in un soggetto plurale ed orizzontale è difficile da credere.

E’ emersa, però, in positivo, l’esistenza di una “Sinistra sociale”, fatta di tanti giovani, qualificati, che si spendono sul territorio per proporre progetti per “migliorare” il mondo esistente. A volte in conflitto d’interessi, poiché tali progetti rappresentano il proprio lavoro e il proprio, eventuale, reddito.

In sostanza di contenuti “di sinistra”, di una “sinistra politica”, ne sono emersi ben pochi. S’è parlato di lotta alla corruzione, di coinvolgimento delle comunità nelle scelte, di lotta agli sprechi e di razionalizzazioni normative; s’è fatta anche demagogia, si sono dette mezze bugie; ma non s’è detto nulla di “rivoluzionario”, che rovesci “sotto sopra” il mondo esistente.

Forse perché non il “Centro-Sinistra” – come ha detto un oratore -, ma proprio è la “Sinistra” a non esserci più.

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