Stanotte hanno sfondato la porta di casa mia
Non sono entrati. A casa non manca nulla. Non è che ci fosse gran che di prendere. Di “valore” ho solo la tastiera uso per scrivere, il computer con il quale mi collego ad internet. Roba obsoleta, che vale forse duecento euro. Poi i normali mobili, economici, di casa. Qualche sedia, la tavola, un divano, una lavatrice, un paio di quadretti belli ma di alcun valore economico. Non c’è neanche la TV. Il frigo è guasto.
Forse, anzi probabilmente, si tratta di due ladruncoli sprovveduti.
Hanno sfondato, probabilmente con un violento calcio, il vetro retinato della porta. Poi hanno provato ad arrivare alla maniglia, ma non sono stati capaci di aprire la porta perché lo scrocco della serratura era chiuso a doppia mandata.
Forse, allora, hanno provato a sfondarla con qualche spallata. Quindi, hanno desistito e sono andati via.
Forse.
I due presunti “ladruncoli sprovveduti”, però, tanto sprovveduti non dovevano essere. Sapevano, probabilmente, che non ero a casa. Che ero uscito. Quindi sapevano o controllavano le mie mosse. Sapevano chi sono, sanno identificarmi. Illogico credere che volessero derubarmi con me dentro, facendo un bel pò di rumore per entrare.
Strani questi “ladruncoli sprovveduti”.
Scarto, al momento, l’altra lontana ipotesi.
La pedata violenta con lo scarponcino era solo una grossolana dimostrazione / avvertimento.
Facile, in questo caso, ricollegarla alla telefonata delle 8,30 circa dello scorso 20 novembre 2019 di quel signore che urlava come un ossesso, insultava e minacciava, m’invitava a smettere di scrivere sul blog.
Oppure ad uno degli altri recenti articoli pubblicati.
Ma è una ipotesi lontana ed altamente improbabile. Sicuramente sono stati dei “ladruncoli sprovveduti”.
Chiunque sia stato ha commesso un reato e va perseguito.
Conoscendoti otterranno l’effetto di incrementare le tue energie nel perseguire trasparenza e giustizia. Ti esprimo la mia piena solidarietà.