TRANCHIDA RINNEGA TAGLIAVIA
ERICE – “Dalla stampa di oggi TrapaniOk e Giornale di Sicilia di oggi apprendo delle dichiarazioni del testimone Leo Tagliavia, che, secondo quanto riportato, dichiara che avrei promesso alla sig.ra Montalto un Assessorato in cambio del suo sostegno elettorale. Tali affermazioni, assolutamente, non rispondono al vero”, così manda a dire alla stampa Giacomo Tranchida, sindaco di Erice.
La posizione ufficiale del primo cittadino in proposito è netta, tanto che aggiunge: “Se tali false affermazioni rispondono realmente alle deposizioni del Tagliavia, non avrò remore a querelarlo e, pertanto, ho dato mandato ai miei legali di recuperare copia del corrente fascicolo processuale”.
Tranchida giunge solo ad ammettere che “Risponde al vero che Tagliavia – candidato in una delle due liste che portavano il mio nome, durante la campagna elettorale insistentemente si preoccupò di farmi incontrare presso il suo negozio il sig. Manuguerra, che aveva da chiarirmi che lo stesso non era uno degli avversari politici che additavo per la compravendita di voti in San Giuliano e che anzi lui, insieme alla compagna Montalto, era impegnato in un’azione morale e politica di riscatto, anche personale. Risponde al vero che il Tagliavia mi convinse anche a ricevere presso la sede dell’Associazione per le Città che vogliamo, di cui ero presidente, la sig.ra Montalto che aveva – a suo dire – gravi rivelazioni da farmi sul malcostume politico ericino. Ed invero, tale colloquio fu prudentemente registrato ed oggetto di approfondimento da parte dell’Autorità Giudiziaria che debitamente ebbi ad informare”.
Tranchida non ricorda, in questo comunicato, del famoso incontro (brindisi a base di “casce” di birra) alla pizzeria “Vecchia America”, a fianco il Santuario della Madonna tra lui, il Manuguerra ed un centinaio di supporters dello stesso.
Eppure, su TrapaniOk del 19 maggio 2007, lo stesso Tranchida ammette (parzialmente): "Sono andato in un locale vicino alla Chiesa della Madonna soltanto per salutare e ricambiare la cortesia".