TRANCHIDA: UN PROGRAMMA DA PAURA …
E' stato facile votare ed eleggere Giacomo Tranchida sindaco di Erice. Non c'era alternativa credibile. Non lo era certo Ignazio Sanges. Si è votato a Giacomo a “scatola chiusa”, quando mai si sono lette le 19 pagine del programma! Ora, però, siamo andati a leggere tale documento . Tanti i temi trattati, alcuni in maniera approfondita altri in maniera superficiale. Alcuni, invece e purtroppo, totalmente assenti, benché secondo noi pure importanti.
Il traforo di Pizzo Argenteria, che dovrebbe collegare l'omonima via alla via Manzoni alta o il trenino a cremagliera che dovrebbe inerpicarsi da Bonagia sino alla vetta di Erice. Due esempi da far inorridire il più moderato dei “NO TAV” sono le opere più “ambiziose” che caratterizzano il progetto di sviluppo economico e ambientale (?) di Giacomo Tranchida. Ma dietro queste, di certo più note, altre opere di pare spessore come …
… i campi da golf o il poligono di tiro al volo, da realizzare («in sintonia (sic!) con la naturale vocazione rurale») nelle campagne di Ballata, Napola e Tangi e definite dal neo-sindaco, nel suo programma, come «a basso impatto ambientale» (!), come se lo sventramento di colline (per realizzare un campo regolamentare a 18 buche , di circa 6200 metri di lunghezza e 100 ettari di superficie ) o il rumore (del poligono di tiro) siano «a basso impatto ambientale» (!). Sarebbe da aggiungere, poi, che il tiro, lo sparo (l'uso delle armi in genere) è “di certo” un'attività sportivo-cultural-formativa coerente coi principi della Pace …
Ma le “perle” di Giacomo Tranchida sono come le … ciliege. Una tira l'altra! Che dire della «esclusione della sosta a pagamento in prossimità di Ospedali, Scuole, Chiese e di luoghi di grande valenza sociale e pubblica»? Già. E' noto, infatti, che i posteggi a pagamento debbano essere messi lontano dai luoghi dove va la gente … Tanto vale dire che li vuole abolire! Noi riteniamo, invece, che le “zone blu” siano un ottimo servizio di pubblica utilità finalizzato a consentire la rotazione delle auto in sosta, a disincentivare l'uso dell'auto, ad “ordinare” la sosta (dove ci sono le soste regolamentate a pagamento, ed i relativi controlli da parte degli ausiliari, non esiste o è ridottissimo il fenomeno della sosta dell'auto in doppia fila!). Chiaramente le nostre valutazioni sono poco “demagogiche”!
Ci sorprende leggere, ancora, come il neo-sindaco voglia «svincolato da procedure pubblicistiche» l'istituzione e la gestione di un Fondo da assegnare alle persone in difficoltà («da gestire insieme alla Caritas»). Peccato che le Procedure pubblicistiche siano notoriamente poste a tutela dei consueti interessi pubblici (par condicio, trasparenza, imparzialità, etc.).
Ci preoccupa, infine, la voglia di «rivisitazione del Piano Regolatore Generale (…) che tenga conto (…) del sistema d'insediamento economico infrastrutturale». Più case in cooperative in terreni ex-agricoli per tutti?
Se questi sono alcuni dei “contenuti” che assolutamente, noi, contestiamo, non possiamo non contestare, altresì, l'assenza di ogni riferimento alla centralità del servizio di “difensore civico”, alla sua valorizzazione e suo potenziamento (prevedendo un ufficio anche a San Giuliano, ad esempio); al tema della giustizia sociale (leggi scelta super-partes delle assunzioni, delle mobilità, dei comandi, degli stessi incarichi, fuori cioè da possibili “raccomandazioni” o scelte di “colore” non legate esclusivamente a titoli e professionalità); al tema dell'informazione e della trasparenza dell'attività amministrativa (se si eccettua un rigo e mezzo – delle 19 pagine – dedicato al un generico «potenziamento del sito Internet, del periodico comunale aperto al contributo di tutti i cittadini, nonché, attraverso servizi informativi finalizzati»); al tema del regolamentazione del traffico e della sicurezza stradale (se si eccettuano il riferimento al “traforo”, all'abolizione della “sosta al pagamento”, e alla previsione della «"manutenzione programmata" (delle strade, NdR) anche mediante l’istituzione del servizio di cantoniere di quartiere/frazione»).
Speriamo che, su tutto quanto qua sollevato, il neo-sindaco si metta a disposizione per ogni chiarimento e per le eventuali integrazioni e/o rettifiche.
Un'ultima “curiosità”. Nel programma di Tranchida è possibile leggere otto volte la parola “Parrocchia”, due volte la parola “Caritas” e tre volte la parola “Diocesi” … nessuna volta la parola “mafia”.