Trapani : Al via la vigilanza anti-Covid19 nelle spiagge?
Eppur si muove ! Il sindaco di Trapani ed il suo fido assessore Peppe La Porta stanno lavorando « pancia a terra, 24 ore al minuto, 365 gradi all’anno » per assicurare ai bagnanti la fruizione della spiagge in sicurezza, nonostante la spada di Damocle per via dell’epidemia da Covid-19.
Neanche fossero il duo Crozza-Toninelli : il primo imita il secondo, il ministro dei trasporti Danilo Toninelli.
Sicuramente i “nostri” riceveranno un meritato premio da parte della Giuria di Qualità per la loro attività.
Solo pochi giorni fa’ mi lamentavo : “Trapani : Spiagge sporche, senza bagnini e vigilanza Covid-19”, invece oggi debbo prendere atto della deliberazione n. 163 partorita dalla Giunta Tranchidiana.
Va detto, però, che si non tratta dell’agognata pulizia degli arenili e neanche dell’avvio in servizio dei bagnini per il salvataggio dei bagnanti. Per quelli occorre portare pazienza, però caschi il mondo, da qui a settembre si faranno anche quelli.
Ahimè, neanche la deliberazione n. 163 affronta l’avvio del servizio di vigilanza sulle spiagge per garantire il distanziamento sociale tra i bagnanti. Per quell’aspetto sembrerebbe, tuttavia, che già ci sia un mezzo accordo verbale “sulla parola dei galantuomini” con la CROCE ROSSA e l’associazione IL SOCCORSO per distribuire la responsabilità della gestione delle spiagge.
Barriere sull’arenile per distanziare i bagnanti. Niente Plexiglass, però!
L’Amministrazione ha per ora solo deliberato di impegnare la sommetta di 30.000 euro « per la realizzazione delle delimitazioni fisiche degli spazi di arenile ».
Qui però nulla di che preoccuparsi !
State sereni, infatti non è previsto alcun divisorio di plexiglass e, purtroppo, neanche delle comode poltroncine marca “arper cila” da 225 euro IVA inclusa appena acquistate dal Comune. L’installazione di quest’ultime – ha spiegato l’assessore alla cultura Rosalia D’Alì – saranno previste, al momento, solo per la “casa del cittadino”. Questa limitazione, spiega il braccio destro del sindaco Tranchida, solo per evitare « l’ennesima vile strumentalizzazione politica da parte dei soliti noti che non perdono occasione per attaccare l’operato di questa amministrazione ».
Il sindaco, sicuramente in ciò suggerito dall’ottimo, sia pure sconosciuto dagli Ordini dei Medici, il dottor-medico Biagio Pedalino, ha previsto « l’acquisto e la collocazione di paletti lignei, nonché di funi elastiche per circoscrivere le aree di demarcazione delle singole porzioni di spiaggia ».
In parole povere, come anticipai già un mese fa in “Covid-19 : Come andremo in spiaggia quest’estate?”, dopo la lettura del DPCM del premier Conte e dell’allegato protocollo Inail, la spiaggia sarà divisa a scacchiera e saranno creati delle “caselle” dove ognuno potrà accomodarsi.
A giorni, finalmente, saranno installati i paletti e le funi.
I paletti di frassino – lunghi addirittura 2,5 metri ciascuno – pare che saranno forniti da un tale Van Helsing, esperto produttore della Transilvania. Resterà poi da piantarli nella sabbia per 1,5 metri di profondità. E non credo sarà facile, neanche col ricorso a mezzi meccanici. Van Helsing li aveva brevettati solo per l’uso con un certo Conte che viveva in un castello dalle sue parti. Vedremo.
Quindi, tutto a posto ?
Purtroppo la risposta è NO, perché qualche dubbio sta emergendo e sembrerebbe che i conti non tornino.
La Determina n. 1856 del 10 giugno, a firma della dirigente del 5° Settore (Protezione Civile) – l’arch. Vincenza Canale – illustra che il Comune ha individuato solo 100 “caselle” autorizzate nella spiaggia libera di piazza Vittorio Emanuele e 60 in quella di Marausa Lido.
E questo seppur la Regione Siciliana avesse già per tempo individuato, con propria Determina dirigenziale (la n. 368 del 20 maggio 2020 ed il relativo “allegato 8”), sicuramente in sinergia con l’energico competente assessore Peppe La Porta, quali spazi balneabili a Trapani :
- L’intera Litoranea Nord;
- La spiaggia del Ronciglio, ai trapanesi nota come ex Ospizio Marino (!!!);
- La spiaggia di Marausa – Vecchio Mulino;
- Torre Marausa Sud – San Francesco.
I trespoli dei bagnini, tuttavia, – secondo quanto sussurrato dal loquace sig. Talpa – saranno appena:
- uno a Marausa,
- due a piazza Vittorio Emanuale.
Le spiagge di Torre Ligny, Porta Botteghelle saranno senza bagnino!
Risulta evidente che, quest’anno, nelle altre spiaggie – seppur ufficialmente balneabili – non ci sarà il servizio di salvamento !
Idem dicasi nella spiaggetta di Torre Ligny, nel tratto sabbioso di Porta Botteghelle e nella spiaggia prospiciente il Campo CONI (a fianco del Lido ex Rombo).
Neanche a parlarne, ovvio, per quella del Cavallino Bianco o di Punta Tipa, queste ultime chiuse con tempestiva ordinanza n. 79 del 2 giugno sindaco Tranchida, come già lo scorso anno, per i frequenti sversamenti in mare delle acque nere delle fogne.
Seppur superfluo, tuttavia non inutile è ricordare che predette ordinanze sono emanate dal sindaco, come frequente “temporaneo” rimedio per ovviare alle esplosioni delle condotte in pressione !
Saranno pure loro ipertese ?
Dopo le spiagge libere, il Comune istituisce quelle super-libere !
Non è tutto.
Oltre a non prevedere il servizio di salvamento, in quei testé citati lidi, la civica falcata Amministrazione non ha ancora pensato ai soliti volontari per vigilare sul distanziamento sociale ante COVID.
Per accorciare, quelle spiagge non saranno solo libere ma … super libere, una sorta di “terra di nessuno”, fatti salvi eventuali saltuari controlli della Polizia Municipale, magari in versione balneare.
In attesa che, magari, il governo del premier Giuseppi Conte individui gli oramai famosi 60.000 “volontari civici”, questo è l’optimum individuato dal sindaco Tranchida, dal suo fido La Porta e dal loro assistente-epidemiologo Pedalino, per garantire la salute pubblica e la vita, della gente, siano essi concittadini o temerari turisti milanesi !
Insomma, … quest’estate stiamo freschi!
La follia ormai non ha più limiti. Il virus che ormai non ce piu in spiaggia durerebbe forse forse 3 secondi.