Trapani, Aumenti in vista alla TARI: Ecco perchè!

“Aumenti in vista per la Tari”, la Tassa Comunale sui Rifiuti. Lo scorso 1 luglio 2015, così titolava il quotidiano economico “Italia Oggi”.

La notizia preoccupa chi, come me, è sempre più schiacciato dall’imposizione fiscale di un Governo Nazionale che impone norme che fanno lievitare l’imposizione locale (TARI, TASI, IMU ecc) senza, peraltro, ridurre quella statale (aliquote IRPEF).

Non sono lontani i tempi, infatti, della protesta No-Tares, la vecchia denominazione della Tassa Comunale sui Rifiuti, svoltasi proprio nel nostro capoluogo.

Oltre che preoccuparmi, mi incuriosisco e vedo di capire la giustificazione di questo nuovo aumento.

L’articolo del quotidiano spiega come tutto dipende dal Decreto Legge 78/2015 che è in corso di conversione in Parlamento.

tasseSono bastate due righette nel nono comma dell’articolo 7 del Decreto Legge ad aprire il vaso di pandora: «Tra le componenti di costo vanno considerati anche gli eventuali mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili con riferimento alla tariffa di igiene ambientale, alla tariffa integrata ambientale, nonché al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)»(1).

In buona sostanza la norma prevede, spiega “Italia Oggi”, che «per i Comuni interessati significherà necessariamente aumentare le attuali tariffe, considerato l’obbligo di copertura integrale dei costi di raccolta e smaltimento imposto dalla normativa europea».

In parole ancora più povere, se un cittadino non pagherà, o non ha pagato in passato TARI, TARES ecc, toccherà agli altri che pagano pagare per chi non paga perché il Comune, in definitiva, deve per Legge incassare l’importo complessivo delle bollette che ha stampato e spedito, in una maniera o nell’altra.

Una sarebbe quella di perseguire quelli che non pagano; l’altra – quella più facile e veloce – perseguire chi paga e fargli pagare anche quello che gli altri non hanno pagato! Da qui, scaturisce l’aumento!

Il quotidiano online “Il Tirreno” spiega qui più tecnicamente cosa succederà.

Damiano e Fazio

Damiano e Fazio

Ora, per chi non lo sapesse, occorre ricordare che lo scorso 3 novembre 2014 ho pubblicato: “Tributi: Record di evasione a Vibo Valentia e Trapani”, dove, scrivevo, secondo dati de “Il Sole 24 Ore”, «Se Vibo Valentia è il 108° capoluogo d’Italia per capacità di riscossione delle imposte accertate, e Trapani è 107°».

In particolare, scrivevo ancora «Nel dettaglio, nel 2012 (ultimo anno era Fazio): il Comune ha “accertato” tributi per 389 euro a cittadino, ma ne ha incassato solo il 49,0%. Per quanto riguarda, invece, le tariffe, il Comune di Trapani ha “accertato” 276 euro per cittadino, ma ne ha incassato appena il 37,9%. Fatta la dovuta media, siamo quindi al 44,4% di riscossione su 665 euro di imposte e tariffe accertate pro capite».

Bene, anzi malissimo, secondo la norma in approvazione in Parlamento, i cittadini che sono stati ligi al dovere ed hanno pagato le proprie Tasse (Tariffe e Tributi), dovranno pagare per coloro che la scorsa amministrazione Fazio non è stata in grado di incassare!

Al danno si aggiungerà la beffa grazie all’incapacità delle scorse Amministrazioni di incassare i Tributi accertati!

Una cosa che i concittadini, almeno quelli ligi al dovere, dovrebbero comprendere e ricordare al momento del prossimo voto!

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