TRAPANI CITTA’ SEMPRE DA FONDO CLASSIFICA
Come sta Trapani nel 2006? Molto sotto la media nazionale che è del 50,55%. La nostra città ha una percentuale del 32,54% come percentuale degli obiettivi raggiunti nella ricerca portata avanti da Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 ore. Sicuramente rispetto al 2006 è stato fatto un notevole balzo in avanti che ha catapultato la nostra città al 96^ posto ben 3, dico tre, posizioni avanti rispetto all'anno passato. Un vero e proprio boom. Come sempre questa posizione è il frutto di diverse posizioni di classifica raggiunte nella realizzazione dei diversi obiettivi.
QUALITA' DELL'ARIA
Siamo tra le 21 città italiane a cui non potrebbe importare di meno quale sia la qualità dell'aria, non prendendo minimamente in considerazione la possibilità di istallare centraline che segnalino i livelli di Biossido di Azoto, Anidride Carbonica e PM10 e Ozono.
Della qualità di ciò che respiriamo e facciamo entrare nei nostri polmoni ce ne importa poco o nulla, ancora meno di quello che respirano i nostri figli (andate a farvi un giro dalle parti della Scuola Umberto all'ora di punto… N.d.R.). Del resto come dice qualcuno: col vento che c'è qui, anche se ci fosse inquinamento atmosferico sarebbe spazzato via. Benissimo, ci crediamo: ma dateci qualcosa di più che le rassicurazioni sulla parola di uno sceriffo che si sente il Re Sole.
CONSUMI IDRICI
I consumi idrici sono rilevati su dati Istat, quindi a meno di complotti, si tratta di dati che si possono considerare neutrali.
Nella nostra città si consumano circa 172,7 litri di acqua per abitante al giorno: siamo mediamente puliti o mediamente spreconi: dipende da che punto di vista si guarda la cosa.
La posizione di media classifica la manteniamo anche per quel che riguarda la dispersione che è del 30%, questo però è un valore che dovrebbe diminuire proporzionalmente ai lavori che si stanno facendo per adesso sulla rete idrica della città. Speriamo.
Per quanto riguarda la potabilità dell'acqua, invece, la nostra posizione è la numero 70, tradotto vuol dire che ci sono 10 mg per litro di nitrati nella nostra acqua,
Vi è mai capitato di andare a trovare un parente che da anni abita magari a Roma o a Asti e quando gli chiedete un bicchiere d'acqua lui apre il rubinetto e va la da? Beh, noi non possiamo fare altrettanto se lui venisse a trovarci qui…
Finalemnte una buona notizia arriva dalla capacità di depurazione che è del 50%. Un passo in avanti notevole, un vero e proprio balzo degno del vecchio superman (quando ancora non volava…) se si pensa che prima accanto alla nostra casella c'era un bel ND.
RIFIUTI
Anche di rifiuti ne produciamo nella media, circa 565,5 kg per abitante in un anno e questo numero ci colloca al 44 posto tra le 103 città analizzate. Peggio assai la raccolta differenziata che non arriva neanche al 5%. Ma del resto la raccolta differenziata non serve a nulla, meglio termovalorizzare.
Pazienza se riciclare ci farebbe risparmiare un bel po sulla bolletta della spazzatura e se anche i 2,000,000 e passa spesi per realizzare le isole ecologiche in città sono stati anch'essi termovalorizzati (nel senso che sono andati in fumo, visto che non si sono mai usate…) e così, tanto per la cronaca, quei soldi vengono dalle nostre tasse…
TRASPORTI
Tra le piccole città siamo al 22^ posto il che, tradotto, vuol dire che ogni abitante in un anno fa 31 viaggi in autobus, pochini se consideriamo che un cittadino di Siena ne fa 246.
Del resto anche l'offerta lascia a desiderare: la vecchia S.A.U, oggi ATM non sarebbe efficiente secondo la ricerca del Sole 24 Ore e quindi al trapanese scoccia prendere il bus.
Il discorso fila, al contrario dei mezzi pubblici…
Questo, gioco forza, si ripercuote anche sul tasso d motorizzazione che è di 47 auto ogni 100 abitanti, di cui solo il 30% è a norma con le normative europee anti inquinamento.
ISOLE PEDONALI
L’estensione media delle isole pedonali presenti nei comuni italiani è in lieve crescita attestandosi a
0,33 m2 per abitante (era 0,31 m2 per abitante nella scorsa edizione). Sei comuni (Venezia, Lucca,
Terni, Salerno, Cremona e Massa) superano la soglia di un metro quadro per abitante. Tra le grandi
49 città, oltre al caso eccezionale di Venezia (la cui particolare conformazione urbanistica, rende tutto il centro storico una grande isola pedonale di oltre un milione di metri quadri), Roma ha circa 375.000 m2 di isole pedonali, seguita da Torino con circa 333.000 m2 e da Firenze, Napoli e Milano con
superfici pedonalizzate pari a circa 300.000 m2. Sono, invece, 28 le città in cui la superficie
pedonalizzata a disposizione del singolo abitante è ancora decisamente limitata e non raggiunge un
terzo della media. Di queste 6 dichiarano di non avere istituito alcuna isola pedonale e tra queste chi c'è? Esatto! La nostra bella cittadina cn un bello zero che la sistema n fondo a questa graduatoria.
ZONE A TRAFFIC LIMITATO E PISTE CICLABILI
Molto meglio la situazione legata alle Zone a Traffico Limintato: ben 40 cm per abitante. In pratico ognuno di noi ha una piastrella di 20 x 20 cm su cui posizionarsi e sopra la quale può essere relativamente sicuro che non verrà investito (salvo mezzi di soccorso, ambulanze ed altri mezzi autorizzati, naturalmente…). La città che ne ha di più? Bergamo, con più di 45 metri quadri. No non è un errore di battuta e neanche dislessia, sono propri metri quadri. Come dire, siamo proprio anni luce lontano…
Per quanto riguarda la piste ciclabili che ne parliamo a fare? C'è sempre uno zero bello tondo tondo che si commenta da solo.
VERDE URBANO FRUIBILE
71 cm a testa. Ci si può accontentare no? Molto meglio che le Z.T.L. Quando cominciamo a stare scomodi su quella mattonella da 20 cm quadrati possiamo accovacciarci su questi 71 cm.
Per verde urbano fruibile si intendono verde attrezzato, parchi urbani, verde storico. Lucca ne ha 45 mq per abitante, noi neanche un metro. Bene così.
INDICE DI PARTECIPAZINE AMBIENTALE
Chiudiamo con questo indice sintetico che intende misurare la capacità delle pubbliche amministrazioni di adottare iniziative di informazione e coinvolgimento attivo dei cittadini in merito alle tematiche della sostenibilità.
Sono 5 i comuni che ottengono il massimo punteggio dell’indice: Ferrara, Mantova, Modena, Parma e Ravenna (evidenziando ottime prestazioni della regione Emilia Romagna) mentre sono 23 i comuni che non hanno intrapreso alcuna iniziativa o che non hanno inviato i dati.
Trapani è 67^ con un punteggio di 22.
Posizione pessima, come quasi tutto il resto.