Trapani: Il Comune “costretto” ad aumentare le tasse
Trapani, 8 settembre – Sembra che il sindaco di Trapani voglia prendere in giro le persone, i suoi concittadini, e pure essere ringraziato per questa sua condotta.
E’ questo il messaggio che, almeno, appare da un suo comunicato stampa dello scorso 26 agosto!
Il sindaco Vito Damiano, infatti, scrive e se la prende coi redattori del Giornale di Sicilia, rei, a suo parere, di comportarsi da «irresponsabili» e creare «inutili e infondati allarmismi».
Cosa avrebbero scritto di così allarmante i giornalisti? Avrebbero annunciato dei prossimi «aumenti della tassazione» comunale.
Damiano, nel suo comunicato, smentisce l’aumento: «L’Amministrazione – dichiara – da mesi sta lavorano per ridurre il carico fiscale per il 2014 contraendo i costi del servizio di spazzatura e raccolta (da circa 14 milioni a 12,5 milioni di euro). Ciò si tradurrà in un beneficio per tutti i contribuenti che quest’anno pagheranno una TARI (Tassa per la raccolta dei rifiuti) inferiore di circa il 25% rispetto alla TARES 2013».
In realtà, poi, si contraddice vistosamente ed aggiunge: «Il vero problema è la definizione dell’aliquota che dovrà essere applicata alla TASI (tassa per i servizi indivisibili). Lo Stato, che ha istituito tale tassa, che va a colpire le prime case, ha dato facoltà ai Comuni di applicare fino al massimo dell’aliquota, 2,5 ‰ (riferita alla rendita catastale) ovvero di non applicarla proprio. I consistenti tagli ai trasferimenti statali e regionali impongono l’applicazione dell’aliquota massima».
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Orbene molti lettori forse non sanno che la TASI lo scorso era inclusa DENTRO la voce della TARES (ex-TARSU, con tutte queste sigle ci stiamo confondendo), mentre oggi è FUORI (in sostanza, quest’anno, arriveranno a casa dei contribuenti due distinte bollette da pagare!), in maniera certamente più trasparente. Cosa vuol dire questo? Che quel che conta non è se la TARI (ex-TARES) cali o meno del 25%, ma se la somma fra la nuova TARI e la nuova TASI, sia minore o maggiore rispetto alla SOLA TARES pagata lo scorso anno.
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Questo doveva dire il sindaco Damiano e non tacciare di essere bugiardi i giornalisti! «Chi afferma cose diverse dice il falso e lo fa in assoluta malafede», scrive nel comunicato! La “malafede”, o l’ignoranza dei fatti, invece, sembra stare da tutt’altra parte!
Poi, se la colpa dei aumenti delle tasse sia da addebitare solo al sindaco, ed alla Sua Amministrazione, o solo ai «consistenti tagli ai trasferimenti statali e regionali» questo è un altro discorso. Forse la verità sta a metà. Vero è che lo Stato e la Regione continuano a ridurre i trasferimenti ai Comuni (ed allora Renzi e Crocetta che se ne fanno delle tasse che paghiamo loro con l’IRPEF e l’IVA?), ma è anche vero che il Comune non riesce a contrarre le proprie spese, o, meglio, riesce nel taglio di investimenti che vuol dire «riduzione dei servizi» – così ammette il sindaco – ma non riesce nel taglio della spesa “improduttiva” (a partire dalle “autoblu” e relative spese di gestione per continuare ai sostanziosi trasferimenti alle società Partecipate, ATM, Trapani Servizi, Luglio Musicale, Biblioteca Fardelliana, e finire con i “salari accessori” dei circa 600 dipendenti comunali).