Trapani, Emergenza rifiuti: colpa solo della Regione?

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Trapani, via Giacomo Mistretta – parallela via Mattarella

Cassonetti stracolmi. Sacchetti di rifiuti depositati tutt’intorno ai cassonetti così da creare delle vere e proprie “montagne” di rifiuti. Lo “spettacolo”, con contorno di percolati e miasmi, si replica da mesi a Trapani.

Non si tratta di un semplice problema del capoluogo, ma dell’intera regione siciliana.

L’assenza di un “progetto” regionale di gestione rifiuti, la scarsa “creatività” e il praticamente nullo impegno delle Amministrazioni comunali hanno creato la cosidetta “emergenza rifiuti”.

Vito Damiano, sindaco pro tempore di Trapani, non ci sta ad essere additato, assieme certo anche alla propria Amministrazione della quale rappresenza comunque il vertice, come il responsabile della “emergenza” ed affida la propria replica seccata a Facebook.

Emergenza Rifiuti? Il sindaco Damiano scarica colpe su Regione

fb-damiano-su-rifiuti-8-ott-16«Con numerose ordinanze Crocetta [il presidente della Regione, NdR], è stato imposto da mesi alla Trapani Servizi di ricevere nella propria discarica di Borranea i rifiuti di tutti i Comuni della provincia i cui quantitativi, al limite massimo di trattamento dell’impianto, hanno fatto esaurire anzitempo la vasca in esercizio e che oggi stanno colmando l’ulteriore vasca realizzata e messa in funzione a fine 2015» spiega il sindaco di Trapani.

Damiano prosegue ricordando come «a tanti sfugge che qualche mese fa un incendio ha messo fuori uso l’impianto di trattamento bio-meccanico (danni stimati in circa 4 milioni di euro!) costringendo la società a noleggiare impianti mobili che lavorano in discarica a ritmi di 18 ore al giorno».

In ultimo il primo cittadino informa come «ulteriore provvedimento della Regione ha ridotto, per il Comune di Trapani, i quantitativi (90 tonnellate a fronte delle 100 prodotte giornalmente) conferibili in discarica, determinando, quindi, un accumulo giornaliero di 10 tonnellate nei cassonetti e dintorni».

Damiano, sempre su Facebook, però rassicura: «Poiché la situazione è ormai insostenibile e prefigura rischi per l’igiene e la salute pubblica, sto per emettere ordinanza che consentirà alla Società di ricevere i quantitativi prodotti giornalmente, invalidando, quindi, i provvedimenti restrittivi regionali».

Tutte giuste le affermazioni del sindaco di Trapani. Resta però il fatto che egli è sindaco non da pochi giorni ma da quasi 5 anni.

Come Damiano avrebbe potuto impedire l’emergenza rifiuti?

Damiano, quindi, a mio parere avrebbe avuto tutto il tempo per attivare tutta una serie di piccoli interventi che avrebbero potuto ridurre la quantità di rifiuti raccolti in città.

Alcuni interventi potevano essere, ad esempio:

  • vigilare per impedire agli ericini di conferire i rifiuti a Trapani (soluzione: cassonetti chiusi a chiave con chiave solo ai residenti);
  • incentivare anche fiscalmente la vendita di prodotti (detersivi) alla spina;
  • attivare provvedimenti fiscali e di vigilanza per la riduzione del volantinaggio commerciale;
  • promuovere la raccolta e il riutilizzo del rifiuto “umido” almeno nelle frazioni (compostaggio);
  • sviluppare nei quartieri una rete di fontanelle d’acqua potabile tale da ridurre il consumo delle bottiglie di plastica [Qui di recente sono state attivate quattro fontanelle, ma solo per il Centro Storico].

Per chi volesse approfondire il tema “rifiuti”, criticità e soluzioni, vi aspetta un mio personale studio che ho pubblicato sul sito della nostra associazione “A Misura d’Uomo” [qui il link].

Perchè sembra che l’Amministrazione Damiano non abbia fatto nulla di tutto ciò?

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