Trapani, i cani randagi allarmano i consiglieri

Trapani, 4 ottobre 2014 – Quello dei cani randagi è un problema che suscita interesse nella cittadinanza, tanto a Trapani quanto nella vicina Erice. I cani randagi, specie se radunati in branchi, incutono paura, più per possibili aggressioni e morsicature che per la trasmissione di eventuali contagi sanitari.

Nel tempo i sindaci che si sono succeduti, hanno annunciato l’attivazione di provvedimenti solutori della situazione di disagio: convenzioni con voraci accalappiacani “volontari”, contratti con canili-lager spesso forzando le norme di legge sulla riemissime sul territorio degli animali, aumento del numero di celle nei canili comunali anche a discapito di norme di salubrità per gli animali, costruzioni di legalmente improbabili ambulatori-canile, disarticolate campagne di sterilizzazione.

In sostanza nulla o poco è cambiato, il problema resta. Tutto perché l’attività viene svolta in maniera, appunto, disarticolata. A perderci, naturalemente, i cittadini che si trovano a dover corrispondere, poi, sostanziose parcelle a “volontari”, canili e Azienda Sanitaria Provinciale.

Sulla stessa falsariga della “frammentarietà” giungono, in questi, giorni due interogazioni dei consiglieri Andrea Vassallo (PSI), e Felice d’Angelo.

Il consigliere comunale di Trapani Felice d’Angelo, in particolare, con la propria interrogazione, chiede al sindaco Vito Damiano di “risolvere temporaneamente” – l’ammette – il problema con un “intervento straordinario immediato, con l’ASP e le associazioni” e trasferire un “branco di venti cani” randagi che imperverserebbe in via villa Rosina – Fontanelle in un “qualsiasi canile” al fine di garantire la “tranquillità della comunità trapanese”.

Andrea Vassallo (PSI)

Andrea Vassallo (PSI)

Sembra che gli stessi cani durante le ore notturne non cessano di abbaiare incessantemente”, disturbando il sonno dei residenti, ci fa sapere il consigliere comunale di Trapani Andrea Vassallo (PSI). Il socialista, quindi, chiede, con la sua interrogazione, interventi “urgenti e risoluti” a garanzia del “vivere civile”. Lo stesso consigliere, però, non ci riuslta che, per coerenza, intervenga a chiedere interventi contro gli automobilisti che strombazzano i clacson in città, in violazione del codice della strada.

Allo scrivente appare chiaro che si tratta di due interrogazioni dettate da meri intenti elettorali, per mostrare il “pezzo di carta” dell’interessamento al proprio elettore del quartiere.

Se è vero che esistono i problemi segnalati, essi vanno risolti con veri interventirisolutorie non tampone. Interventi che debbono fare riferimento a forti campagne di vigilanza sulla “microcippatura” per ridurre il fenomeno degli abbandoni, serie e consistenti campagne di “sterilizzazioni” (maschile e femminile) per controllare le nascite, realizzazione di “canili” comunali dignitosi. Tutte attività che abbisognano, naturalmente, di investimenti forti e che, i cittadini lo sappiano, sono a carico della Collettività tagliando altre “investimenti” (dal Trapani Calcio alla Processione di san Lorenzo, magari).

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