Trapani, i consiglieri sconoscono la PEC
Trapani, 4 ottobre 2014 – La proposta del consigliere comunale di Felice d’Angelo, avanzata con interrogazione dello scorso 17 luglio, era molto intelligente, di facile applicazione, e comportava un piccolo ma significativo risparmio per le casse del Comune di Trapani.
Il sindaco Vito Damiano l’aveva sposata in pieno. Si è trovato, tuttavia, il “muro di gomma” degli altri consiglieri comunali che un po per disinteresse personale, un po per indolenza, un po per incapacità non hanno dato la propria adesione. Damiano, quindi, lo scorso 1 ottobre è stato costretto a rispondere a D’Angelo che la proposta non è attivabile poiché, passati ben 55 giorni dal sollecito ai consiglieri «Ad oggi si attende il riscontro della maggior parte dei Consiglieri».
Qual era la proposta di Felice d’Angelo? «Al fine di contenere i costi della macchina amministrativa ( costi di carta, inchiostro, telefono )» il consigliere suggeriva «l’adeguamento delle comunicazioni, mezzo PEC, tra i consiglieri e l’Amministrazione, dato che i servizi di Posta Elettronica Certificata rappresentano la sostituzione delle notifiche brevi manu/racc. r.r.».
In parole povere il Comune avrebbe potuto mandare delle mail certificate (PEC) ai consiglieri comunali per notificare loro atti, convocazioni, ecc.
Purtroppo, Damiano richiesto ai consiglieri di «esprimere il loro eventuale consenso alla dotazione di una casella di posta certificata personale» non ha ricevuto risposta!
Anche questo piccolo episodio dà la cifra del livello di capacità ed interesse per la Collettività che hanno i consiglieri comunali eletti dai nostri concittadini.