Trapani, Il Partito Democratico leghista: vuole le Ronde
Trapani, 3 gennaio 2015 – Attivazione di «Scorte Civiche», vere e proprie «ronde» di cittadini in servizio di presidio e vigilanza nel centro storico. Questa una delle «soluzioni», al problema (?) del «crimine», «valutata» dai vertici comunali di Partito Democratico, del Partito di Nino Oddo (anche conosciuto col nome di «Partito Socialista») e Partito di Paolo Ruggirello (cosiddetto «Articolo 4»).
La riunione, svoltasi, si ipotizza fra bottiglie di spumante lombardo e pandoro originale di Verona, proprio la sera di San Silvestro, ha confermato l’asse fra i tre Partiti.
Ed ha confermato, altresì, se ce ne fosse stato bisogno, la teoria secondo la quale se un politico non ha idee per affrontare e risolvere i veri problemi della Comunità (ad esempio il traffico caotico, il rumore che ci rende sordi e stressati, il cosiddetto Co-Marketing con la Ryanair che viene messo in discussione, da ultimo l’emergenza rifiuti con la Città di Trapani che si ritrova con una discarica esausta) se ne «inventa» di sana pianta un altro per il quale ha già «pronta» la soluzione.
Naturalmente in questo lavoro di «creazione» del falso problema un ruolo importante hanno i «giornali», pronti a ricopiare «copia ed incolla», in maniera acritica, i comunicati stampa di tali «politici». Veri e propri «giornali» di disinformazione, di distrazione di massa, di regime, «organ house» delle Case chiuse del Potere. «Giornali» che «creano» il problema nella percezione dei cittadini, se ne parlano «tutti» il problema deve esistere, no?
Per i «Democratici» esistono le «problematiche relative ai recenti fatti criminali, messi in atto da vere e proprie bande di ragazzi che terrorizzano il centro storico di Trapani». Ed allora esistono anche per i «giornali» di regime.
E quindi, fra poco, leggerete sui vari giornali di regime trapanese che «È stata valutata la possibilità di presidiare il centro storico con delle Scorte Civiche al fine di scoraggiare atti delinquenziali a salvaguardia di attività commerciali in essere e di turisti presenti», per come si legge nel comunicato politico diffuso dalla segreteria comunale del Partito Democratico, al termine dei «lavori».
In parole povere, anche agli occhi della gente, finalmente, il Partito Democratico di Trapani ha rotto ogni argine di decenza ed ha ammesso d’essere il «Partito delle Ronde», quello che difende i cittadini dal «Crimine», insomma un vero e proprio succedaneo della «Lega Nord».
E la cosa è normale. Il Partito «Democratico» sente franare, a Trapani, il terreno sotto i piedi: ora qui è arrivata la vera Lega Nord. Abbiamo già il primo consigliere (Felice d’Angelo, ex-Lista Fazio) che ha aderito alla “seconda gamba” della Lega, la Lista “Noi per Salvini” (Salvini che è il Segretario nazionale, appunto, della Lega Nord), «ce l’ha duro», che strepita «prima i trapanesi», e lamenta del «milione di euro» (?) speso per i «richiedenti asilo» (in realtà speso per pagare, per affrontare l’emergenza «accoglienza», gli «straordinari» ai trapanesissimi impiegati del Comune di Trapani e a qualche «volontario» infiltrato ericino).
I «Leghisti» Democratici, tuttavia, sconoscono o forse conoscono ma vogliono fare semplicemente demagogia, la natura e la regolamentazione delle «Ronde», voluta nel 2009, dall’allora ministro «ce l’ho duro» Maroni.
Sono costituite da gruppi di «osservatori volontari», composti, al massimo, da tre cittadini, senza alcun genere di arma (neanche «mazze da baseball»!), e senza cani al seguito, provvisti di solo telefono cellulare, che al rilevare una situazione di rischio per la sicurezza devono, semplicemente, allertare le forze dell’ordine. I «rondisti» non possono essere aderenti a Partiti Politici, o finanziati dagli stessi, ne essere sovvenzionati, e devono essere iscritti ad appositi Registri in Prefettura, previ tutta una serie di pareri, incluso quello del Sindaco (Vedi: Altalex, il Decreto 8 agosto 2009).
La verità è che «Le ronde sono una falsa risposta al problema … la cosa rischia di essere deleteria perché non si garantisce affatto maggiore sicurezza … e si mette in potenziale pericolo persone, senz’altro volenterose ma sicuramente impreparate ad affrontare determinate situazioni» (per come, brillantemente, scrivono su «EveryDay»).
Insomma non sono cose che può neanche discutere di organizzare il Partito Democratico.
E’ una faccenda di Polizia, sempre se esiste il problema, che va gestita da chi ne ha competenza. E neanche il Partito Democratico ed i suoi alleati possono «richiedere immediatamente … potenziare la presenza di personale addetto alla Pubblica Sicurezza, tenuto conto dello stato di ansia che investe ormai le famiglie, nel vedere i propri figli impossibilitati (o quasi), a trascorrere serenamente , qualche ora nel centro storico Trapanese». Sicuramente le Forze dell’Ordine hanno problemi più seri che fare da «balia» a qualche figlio di papà che va in centro a bere qualche bottiglietta di alcool. Esistono aree della Città dove i problemi sono più seri.
Naturalmente tutto fa brodo per portare attenzione al «problema», anche decidere (?) di «convocare un Forum … dando la possibilità alle istituzioni. … di portare il loro contributo, volto alla salvaguardia del nostro territorio».