Trapani: Invasi dai volantini-spazzatura senza ritorno per la Città
9 chili e 700 grammi. E’ il “bottino” di soli due giorni di raccolta di volantini pubblicitari che vengono depositati, a volte, nelle buche delle lettere dei concittadini ma, più spesso, sulle soglie dei portoni d’ingresso, sui marciapiedi. Questi ultimi, ovviamente, i miei “obiettivi”.
I supermercati MD, CONAD, TODIS, EUROSPIN tra i volantini di supermercati raccolti in questo breve “giro” attorno casa, assieme a quelli dei negozi di elettronica TRONY e EXPERT.
Il volantinaggio? Un problema serio di pubblicità-spazzatura
Ogni giorno decine di onesti disperati del lavoro, sottopagati circa 1,50 euro all’ora, o 2 centesimi a volantino, o 20 euro la settimana, secondo Azienda (con che “contratto”? C’è qualcuno che lo verifica?), zaino in spalla carichi di decine di chili di carta che ben presto finirà al macero, percorrono le nostre vie dispensando tanta carta colorata piene di “offerte”.
A fine giornata sono tonnellate di carta promozionale che vivrà pochi minuti prima di finire, quando va bene, nel cestino dell’immondizia di casa.
Spesso, invece, finiscono collo svolazzare strada strada, a depositarsi lungo i marciapiedi, ad insudiciare la strada, a caricare di lavoro gli operatori della Nettezza Urbana.
Un costo, quello dello smaltimento di questa carta colorata, che poi grava – tramite la TARI – sulle tasche dei trapanesi.
Incalcolabile, poi, il danno ambientale (consumo di carta ed inchiostri per produrli, TIR per trasportarli, carburante spazzatrici della Trapani Servizi, discarica che si riempie).
Queste Aziende altamente inquinatrici pagano poco e nulla per l’enorme danno che provocano alla Città.
La Città, inteso gli Amministratori – Consiglieri, Assessori e Sindaco – poco o nulla fa per arrestare, o quantomeno contenere, questo assurdo fenomeno.
Migliaia di volantini? Al Comune solo poco più di 3 euro al giorno
In Comune che ci guadagna? Secondo l’art. 31 del Regolamento Comunale sulla Pubblicità, quando svolta «in forma ambulante, mediante distribuzione, a mezzo di persone … è dovuta, per ciascuna
persona impiegata nella distribuzione … e per ogni giorno o frazione, indipendentemente … dalla quantità di materiale distribuito» l’imposta di pubblicità nella misura prevista dal secondo comma dell’art. 15 del D. Lgs. n. 507/1993.
Secondo tale Decreto, il Comune capoluogo è in Terza Classe (Classe III: comuni da oltre 30.000 fino a 100.000 abitanti) e, pertanto, salvo che mi sfugga qualche aggiornamento, il costo per la distribuzione è di 6.000 lire al giorno per operatore (in euro fanno 3,10 cent).
Un operatore distribuisce centinaia di chili di volantini-spazzatura al giorno con un costo enorme per la collettività che “guadagna”, di contro, appena 3 euro e 10 centesimi. Siamo alla pazzia!
La soluzione? Usare per le promozioni l’app piuttosto che la carta
Eppure la soluzione è dietro l’angolo. Basterebbe che il Comune “sensibilizzasse” supermercati e “negozi di elettronica” a propagandare le proprie “offerte” sulle apposite applicazioni per smartphone, che già esistono quale “Dove Conviene” che già ha oltre 200.000 utilizzatori.
Il Comune ha lo strumento di vigilanza, poi, per accertare il tipo di contratto usato dalle Aziende per “assoldare” i distributori e le modalità di distribuzione (buca o sulle soglie dei portoni).
Tutti abbiamo lo smartphone, oggi. Quindi perchè non farne un uso compatibile con l’ambiente? Basta che le Aziende piuttosto che “spargere” cartaccia colorata realizzino un pacchetto promozionale per chi dimostri d’essere un utilizzatore dell’applicazione prescelta.