Analisi: Ma l’acqua del sindaco è veramente potabile?

Trapani, 9 settembre – Come consuetudine, grazie alla nostra insistenza [La nostra battaglia per avere i dati pubblici, LINK], il Comune di Trapani pubblica, da diversi mesi, sul proprio sito internet, i dati dei risultati delle analisi dell’acqua distribuita tramite la rete idrica comunale [Ecco la pagina giusta, LINK].

Così è stato anche per agosto, con i dati che sono stati appena pubblicati. La dottoressa Giuseppina Miceli, responsabile del laboratorio Idrolab di Trapani, assicura che anche questa volta «il campione risulta conforme ai sensi del Decreto legislativo 31/2001». Fuori dal linguaggio “tecnico”, l’acqua è idonea al “consumo umano”, insomma è potabile.

L’acqua, apparentemente, è di buona qualità, un po’ salina (Cloruro 142 mg/l, Durezza 41 °F) ma microbiologicamente pura, ovvero assente di inquinamenti da batteri patogeni quali i coliformi, l’Escherichia Coli, gli Enterococchi intestinali [Da questo LINK puoi scaricare le analisi integrali].

La dottoressa Miceli ci fornisce pure dei dettagli: l’acqua presenta piccoli dosi, assolutamente entro i limiti di legge, di “trialometani” (5 µ/l contro un limite massimo ammissibile di 30), di “antiparassitari” (inferiori a 0,1 µ/l contro un limite di legge di 0,5), “Piombo” (3 µ/l contro un limite ammesso di 10) “Rame” (0,13 µ/l contro un limite di legge di 1,0), “Fluoruri” (1,0 µ/l contro un limite ammesso di 1,5), “Benzene” (inferiore a 0,1 µ/l contro un limite di legge di 1,0), ecc., che, tuttavia, sotto intendono ad un inquinamento, minimo certo, delle falde acquifere a causa dei trattamenti chimici dell’agricoltura locale e fanno immaginare che frutta e che ortaggi mettiamo sulle nostre tavole!

L’unica nota che stona, nelle analisi, ma è piuttosto grave, è quella della ridotta clorazione dell’acqua. Dalle analisi, infatti, risulta che l’8 agosto alla “Uscita del Serbatoio di San Giovannello” il “Cloro Residuo Libero” era appena 0,1 mg/l, e, addirittura (com’è naturale dato che il “cloro” si disperde nel percorso nelle condotte cittadine), inferiore a 0,01 mg/l alla “Fontanella di via Vespri”.

[Tweet “Allarme: Scarso cloro nell’acqua comunale. L’acqua è potabile?”]

C’è da dire, in proposito, che il valore di Cloroconsigliatodalla legge è pari a 0,2 mg/l, e che il Cloro (a parte dare un tipico brutto sapore all’acqua, problema superabile mettendo l’acqua in una brocca aperta e lasciando evaporare il gas) ha un’importanza fondamentale nella disinfezione dell’acqua e, in sostanza, nell’abbattimento dei patogeni che si potrebbero formare lungo il percorso.

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Perché al Comune qualcuno non s’interessa per un corretta “clorazione” dell’acqua? Non hanno, in organico, un chimico che sappia dosare le giuste dosi di cloro in funzione della capienza dei serbatoi comunali? Non hanno i soldi per comprare il prodotto? E, praticamente, in assenza di cloro (vedi “fontanella via Vespri”), l’acqua è veramente potabile o solo idonea per lo sciacquone del bagno?

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