Trapani & Mobilità Urbana
Quando parliamo di “traffico”, viene subito alla mente la gustosa scena del film “Johnny Stecchino”, quando il giovane Johnny, sbarcato in Sicilia, ascolta l’amico conducente che gli parla della propria terra, e qui questi, dopo aver fatto credere che i problemi siano ben altri, la mafia ad esempio, conclude che il problema della Sicilia sia invece il “traffico”.
Questa scenetta ha creato, di riflesso, un danno enorme. Se qualcuno prova, qui, a parlare di “traffico”, viene preso quasi per stupido, uno che non capisce che i veri problemi siano, sempre, ben altri.
Il problema del “traffico”, quindi è visto, qui da noi, come qualcosa di ineludibile: c’è e ce lo dobbiamo tenere. Un pò come la mafia, la corruzione, il clientelismo. Con la mafia dobbiamo convivere disse un ministro della repubblica italiana. E verrebbe da aggiungere, quindi, col traffico pure.
Purtroppo, invece, il problema del traffico c’è. E c’è in tutta la sua gravità.
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Secondo la ricerca di Eurispes (“LIBRO BIANCO SULLA MOBILITÀ E I TRASPORTI”), «Gli spostamenti avvengono soprattutto per motivi di lavoro (57,3%); oltre un terzo si sposta soprattutto per commissioni varie o tempo libero (34%), il 7,3% per motivi di studio».
I soggetti dai 25 ai 64 anni si spostano soprattutto per raggiungere il posto di lavoro, con un picco dai 35 ai 44 anni (76,3%), prosegue la ricerca.
Tra i ragazzi dai 18 ai 24 anni prevalgono gli spostamenti legati allo studio (48,5%); il 29,7% si muove invece soprattutto per lavoro.
La fascia d’età più matura (65 anni e oltre) si differenzia dalle altre: ben l’83,1% si sposta in primo luogo per commissioni varie e tempo libero, avendo ormai superato, nella maggioranza dei casi, l’età lavorativa.
Secondo gli studi annessi al “vigente” Piano del Traffico di Trapani, per recarsi al lavoro, a Trapani, si fa uso, per quasi l’80% dei casi, dell’auto privata, nel 6% dei casi si impiega il bus e solo per l’1% dei casi la bici.
Viceversa, per recarsi a scuola,il 24% usa il bus, il 30% la moto, e nel 31% dei casi si fa ricorso al “passaggio” del genitore.
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4 concittadini sono morti nel solo anno 2013, nel territorio comunale di Trapani, e 686 cittadini sono rimasti feriti (di cui 7 con prognosi sulla vita), in incidenti occorsi sulle nostre strade.
I numeri di questa statistica non ci “suonano” nuovi, purtroppo. Si ripetono da sempre, oseremmo dire. Nel decennio 1993-2002, ad esempio, la media delle vittime è sempre di 4,4 unità/anno.
E’ un problema? E’ un problema, questo, per qualcuno dei presenti? E’ un problema grave la morte di un nostro concittadino? O anche il suo semplice ferimento?
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Secondo dati Eurispes, pubblicati sul “Libro Bianco sulla Mobilità e i Trasporti”, presentato lo scorso 10 giugno, una somma fra il 12% ed il 25% del reddito medio netto delle famiglie italiane, viene speso per la mobilità.
In termini di crisi economica, di taglio dei sussidi e dei salari, tale dato è un problema? E’ giusto intervenire per contrarre tale spesa e permettere al cittadino di utilizzare tali risorse nell’acquisto di altri beni e servizi ancora più indispensabili, quali alimentazione, bollette, scuola ecc?
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Ancora secondo la nostra Comunità Europea (vedi “L’azione dell’UE contro il cambiamento climatico” – Edizione 2008”), ma anche secondo Organizzazioni Mondiali, il nostro pianeta soffre di un pericoloso surriscaldamento, surriscaldamento che, nell’arco di alcune decine d’anni, potrebbe portare a conseguenze catastrofiche.
Sul surriscaldamento tutti gli scienziati sono d’accordo, è un dato di fatto; sulle conseguenze del surriscaldamento sono tutti d’accordo, è un dato di fatto.
Sulle motivazioni che stanno dietro questo fenomeno, la comunità scientifica è divisa. Un’ampia maggioranza degli esperti climatici, tuttavia, lo ritiene imputabile all’attività dell’uomo, ed in particolare al consumo di combustibili fossili.
Nella citata pubblicazione della Comunità Europea si legge come «Malgrado i successi dell’UE nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra imputabili alla produzione industriale, all’energia e ai rifiuti, le emissioni generate dai trasporti continuano ad aumentare inesorabilmente. Si stanno pertanto profondendo sforzi per tentare di rallentare e poi invertire questa tendenza».
Se è così, se il surriscaldamento del pianeta dipende in parte dal “traffico” è un problema? E’ un problema grave? Occorre intervenire, anche localmente, per ridurre le emissioni di CO2, il traffico quindi?
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Esaminati i problemi connessi alla Mobilità Urbana, avanziamo le nostre proposte operative:
Per riduure il traffico e ricondurre la “Mobilità Urbana” a principi di sostenibilità ambientale, occorre sicuramente investire su:
- Trasporto Pubblico Locale (gli autobus, l’ATM);
- La Mobilità ciclistica;
- Riduzione della necessità di “Mobilità extra Quartiere”.
La risposta dell’Amministrazione la prevediamo e la anticipiamo: non ci sono soldi, Berlusconi, poi Monti, poi Letta, infine Renzi, hanno tagliato i trasferimenti statali ed indotto ad un federalismo fiscale che qui al Sud, qui a Trapani, Città al secondo posto in Italia per incapacità di riscossione delle tasse e tributi accertate (appena il 44,4% di riscosso. Dati “Sole 24 ore” riferiti al 2012) non sappiamo sostenere.
All’Amministrazione rispondiamo che la Legge, il Codice della Strada, prevede, agli artt. 7 e 208, che il 50% delle sanzioni al Codice rilevate dalla Polizia Locale, e il 100% delle somme riscosse come quota del Comune per i parcheggi a pagamento, in una maniera o l’altra, vengono destinati alla Mobilità.
RIPARTIZIONE PROVENTI SANZIONI CODICE DELLA STRADA:
Esaminando le sanzioni per violazione al Codice della Strada irrogate nel 2013, relative alla sola viabilità, oggetto di questa pubblicazione, rileviamo:
TOLLERANZA ZERO: Non si può coniugare la Sicurezza Stradale con la Tolleranza rispetto alle prescrizioni di Codice. Al contrario, è necessario “educare” l’automobilista, ma anche il motociclista, al pieno rispetto del Codice della Strada.
In particolare occorrerà fare riferimento:
- ai limiti di velocità;
- alla sosta delle vetture sui marciapiedi (nel 2013 solo 235 multe per l’uso del radiotelefono, mentre il pericoloso fenomeno è vastissimo) ed in prossimità degli incroci;
- alla sosta in zona riservata ai bus (nel 2013 solo 2 multe per quest’ultima casistica invece assai frequente);
- negli attraversamenti dei pedoni (nel 2013 solo 17 multe per mancata precedenza ai pedoni e solo 1 al pedone per attraversamento fuori strisce);
- all’uso del telefonino alla guida (nel 2013 solo 32 multe per l’uso del radiotelefono, mentre il pericoloso fenomeno è vastissimo);
- nell’uso del casco per i motociclisti, specie se minori (nel 2013 solo 7 multe per quest’ultima casistica invece assai frequente);
- nell’uso illecito degli avvisatori acustici;
- all’occupazione abusiva di marciapiedi e piste ciclabili.
Riteniamo un utile contributo, sia per “allargare” l’occhio del Vigile, sia per educare il Cittadino alla “Partecipazione” l’utizzo del servizio cosiddetto “WhatsApp delle Multe”, come già avviene in diversi altri Comuni d’Italia.
L’art. 208 del Codice della Strada obbliga i Comuni a reinvestire almeno il 50% degli proventi delle sanzioni amministrative accertate sono ridestinate alla Mobilità Urbana. Ogni anno, con Delibera di Giunta Municipale, l’Amministrazione assegna tali somme.
Secondo il Bilancio Consuntivo 2014, pubblicato da SIOPE sul proprio Sito internet, il Comune di Trapani ha incassato 1.179.315,64 euro a titolo di “sanzioni amministrative, ammende, oblazioni“.
Seguendo le disposizioni dell’art. 208 del Codice della Strada, quindi, il Comune deve destinare almeno il 50% di questa somma, quindi, almeno 590.000 euro a favore della “Mobilità Urbana“.
Nel Bilancio di Previsione 2014, il Comune di Trapani, in ossequio alla norma ed al proprio indirizzo politico, ha così distribuito questi introiti.
Tuttavia, viene omessa una qualsiasi destinazione a favore della Mobilità per gli “Utenti Deboli“, ovvero disabili, pedoni e ciclisti, per come previsto dalla Norma.
Noi vogliamo, quindi, ridisegnare gli impegni dell’Amministrazione, prevedendo:
FINANZIAMENTO MOBILITA’ CICLISTICA. Destinare circa un 5% delle sanzioni complessive a favore “interventi a favore della mobilità ciclistica” (si prevedono 55.000 euro di investimenti annui), decrementando di pari importo il capitolo “manutenzione segnaletica stradale”);
PISTE CICLABILI: E’ necessario recuperare i “Progetti Esecutivi” già nei “cassetti” del Comune e avviare la progettazione, prima e realizzazione, poi, a stralci naturalemnte, di una rete di piste ciclabili lunga circa 10-15 km; in particolare, oltre a prevedere
- un “percorso ciclabile turistico” sulla Litoranea Nord,
- il collegamento fra loro di tutti i parchi ed i giardini pubblici (da Villa Viale Umbria a Villa Viale Marche, e da questa alla Villa Pepoli fino ad arrivare a Villa Margherita). Questo progetto impone la previsione di una Pista Ciclabile anche in via G.B. Fardella. In proposito esiste una nostra idea progettuale.
SERVIZI AI CICLISTI: Installare n. 100 nuove rastrelliere di tipologia idonea, per parcheggio bici nei punti nevralgici della città (scuole, uffici, poste, ambulatori);
FINANZIAMENTO INTERVENTI PER DISABILI. Assicurando l’abbattimento, ove necessario, delle barriere architettoniche nei marciapiedi destinando allo scopo non meno dell’1% delle sanzioni complessive (si ipotizzano 10.000 euro) prelevando la somma dal capitolo “Fondo di Previdenza”.
FINANZIAMENTO INTERVENTI PER I PEDONI. Realizzando i marciapiedi, ove mancanti, ed allargandoli, ove insufficienti, alla misura minima di 100 cm. destinando non meno del 2,5% delle sanzioni complessive (20-25.000 euro annui) allo scopo, e prelevando la somma necessaria dal capitolo “Acquisti di automezzi ed attrezzature”.
ALTRI INTROITI DALLA MOBILITA’: LE STRISCE BLU.
Per quanto riguarda il “parcheggio a pagamento”, le cosiddette “strisce blu”, il Comune di Trapani, annualmente, incassa un ristorno di 301.138 euro, pari al 18,10% dell’intera somma, netta d’iva al 22%, incassata dal gestore AIPA.
Sommando i “Totali iva inclusa” del fatturato AIPA, rileviamo che cittadini e turisti pagano, nella sola Trapani, una “tassa” di parcheggio annua di 2.024.970,90 euro!
I circa 300.000 euro dell’aggio comunale, possono essere valorizzati:
ZONE PEDONALI: Vanno individuate nuovi slarghi dove realizzare nuove piazze e strade pedonalizzate, anche nei Quartieri (Piazza Scarlatti, Piazza Nicolodi, Piazza Abbeveratorio della Madonna), per restituire ai cittadini, e specie ai bambini, un ambiente di vita e di gioco sicuro; Tali Piazze vanno, naturalmente, qualificate, con arredo urbano e nuovi spazi verdi.
Contemporanemente è necessario prevedere il superamento dell’attuale Z.T.L. con la pedonalizzazione completa al traffico veicolare del Centro Storico (eccetto la circolare via Ammiraglio Staiti-viale Regina Elena-viale Duca d’Aosta-Corso Vittorio Emanuele-via Libertà che resta aperta);
Va ipotizzata una “congestion change”, ovvero un pedaggio, per l’accesso dei non residenti nel Centro Storico.
ZONA 30: Il traffico veicolare su tutte le Strade Urbane di Quartiere, e in quelle Locali – per come definite dall’art. 2 del Codice della Strada, andrà regolamentato col limite di 30 km/h, secondo gli studi della Regione Piemonte;
ORGANIZZAZIONE: Provvedere alla istituzione dell’Ufficio del Traffico, così come previsto dal Consiglio comunale di Trapani in sede di approvazione del PUT; fra l’altro, tale Ufficio, provvederà a raccogliere le informazioni ed elaborare Statistiche sulla incidentalità indispensabili per giungere ad una efficiente programmazione dei più utili ed urgenti interventi strutturali per eliminare i punti più pericolosi ai fini della mobilità – Naturalmente, occerrerà aggiornare il PUT – il Piano Generale del Traffico Urbano, già vecchio di dieci anni, per adeguarno, a Norma di Legge (andava aggiornato con cadenza biennale).
Investito sulla “Mobilità Ciclabile” e su quella “Pedonale“, ci si dovrà rivolgere a quella del “Trasporto Pubblico Locale“.
TICKET AUTOBUS: Sarà istituito un nuovo ABBONAMENTO ai servizi dell’ATM riservato ai lavoratori, per le giornate dal lunedì al venerdì, e con tariffazione dimezzata rispetto all’attuale (si pagherà 15 euro al mese); Vanno, inoltre, razionalizzati e differenziati i Ticket bus in base all’Area di utilizzo (Urbana, Periferica, Frazioni) prevedendo, quindi, oneri per l’Utente proporzionali alla lunghezza del tragitto, ma, nel contempo un sensibile aumento della validità oraria dello stesso, da 90’ a 120′ minuti;
Oggi l’ATM costa 1.461.000 euro da “Contratto di Servizio” col Comune, oltre che 2.098.000 euro da “Contributo regionale“.
LINEA BUS BIRGI: Risulta necessario attivare una linea Bus Urbano da e per l’Aeroporto di Trapani-Birgi, creando una seria alternativa al trasporto, troppo oneroso per turisti e cittadini, via taxi.
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Nel dicembre 2014, il Movimento Consumatori di Trapani ha promosso una “Conferenza sulla Mobilità”. I contenuti dello studio presentato, raccolti in un “Libro Bianco” sono a base delle nostre proposte.
Qui, è disponibile integrale il “Libro Bianco sulla Mobilità a Trapani”: