TRAPANI OCCUPATA DALL’ESERCITO
TRAPANI – Apprendiamo dagli organi di informazione che è previsto l’arrivo a Trapani di venti soldati con funzioni di pubblica sicurezza e mantenimento dell’ordine pubblico. Tale provvedimento si inserisce nell’ambito del decreto con cui i ministri Maroni e La Russa vogliono dar vita a un’oscena militarizzazione delle nostre città e dei nostri quartieri su tutto il territorio nazionale.
Significativamente, i militari destinati alla piazza di Trapani saranno impegnati a sorvegliare il Centro di permanenza temporanea per immigrati Serraino Vulpitta e il Centro per richiedenti asilo di Salinagrande. Ciò dimostra, per l’ennesima volta, il carattere repressivo di queste istituzioni totali che sono considerate dal governo obiettivi sensibili da blindare e militarizzare per mortificare ulteriormente la dignità e la libertà di chi vi è recluso.
La cosiddetta emergenza-sicurezza, utilizzata strumentalmente dal governo Berlusconi per coprire le inadempienze della classe politica e la grave crisi economico-sociale che attanaglia il paese, va a colpire gli immigrati, gli emarginati, i richiedenti asilo, i soggetti più deboli della società, quelli che mantengono la nostra economia lavorando in nero o che muoiono a decine nel Canale di Sicilia alla ricerca di una vita migliore. Nel frattempo, a Trapani si continua a morire sui posti di lavoro, il potere mafioso tiene in pugno questo territorio, i servizi sociali sono praticamente inesistenti.
L’esercito per le strade d’Italia e i venti soldati inviati a Trapani stanno a ricordarci che il nostro è un paese in guerra, impegnato – con enorme dispendio di soldi pubblici – su fronti esteri come l’Afghanistan e umiliato, sul fronte interno, da una classe dirigente autoritaria e illiberale che pretende di gestire la cosa pubblica in punta di baionetta. Tacere è impossibile, opporsi è necessario.