Trapani: presentato il “Libro bianco sull’acqua”
Il “Libro Bianco sull’acqua” è stato presentato dall’allora attiva sezione trapanese del “Movimento Consumatori” l’8 maggio 2013 nel corso di una conferenza stampa svoltasi a palazzo Todaro, sede dell’Ente “Luglio Musicale”.
L’avvocato Attilio Bonavires, altro componente del Comitato, durante l’incontro con la stampa, ha tenuto a ribadire come «l’acqua che il Comune, come un qualsiasi altro Ente gestore del servizio idrico, è tenuto a distribuire è potabile, ovvero “idonea al consumo umano”».
L’Emittente Telesud ha diffuso un servizio televisivo sulla conferenza. Alla conferenza stampa erano, altresì, presenti giornalisti del quotidiano La Sicilia e al free press La Sberla.
Cos’è il “Libro bianco sull’acqua”
Il volume, di cui l’autore è Natale Salvo, è diviso in tre parti.
Nella prima parte l’autore prende degli spunti da precedenti e datate opere dell’ing. Franco Lombardo e dell’ecologista Giuseppe Marchese ma anche dell’ex giudice Giuseppe Alcamo e dell’ex sindaco Michele Megale, per disegnare un quadro, storico soprattutto, dei problemi dell’erogazione idrica a Trapani.
Nella seconda parte, invece, vengono riportati tutta una serie di dati tecnici e statistici raccolti da ricerche dell’autore fra diverse fonti ufficiali (siti web della Provincia, della Regione, ecc), i risultati delle analisi batterologiche e chimiche sulle acque distribuite in città, un elenco di problemi e, perfino, ricordate le “promesse” dei nostri politici.
Nell’ultima parte, infine, vengono elencate diciassette proposte politiche per, in definitiva, aumentare la qualità del servizio e quindi la qualità della vita dei cittadini. Le proposte, spesso, non fanno altro che chiedere l’applicazione di vigenti normative che, purtroppo, risultano sconosciute nel nostro capoluogo.
Il “Libro Bianco sull’acqua” [64 pag. – 4,84 MB] – serve solo una registrazione sul sito -.
«Esistono tutta una serie di normative nazionali – spiega Natale Salvo – che, al momento, risultano disattese dal Comune di Trapani, Ente che è gestore del Servizio Idrico nella nostra città. Si va dal Codice di Consumo, che prevede il confronto coi rappresentanti dei consumatori per la determinazione delle tariffe, alle norme che obbligano alla redazione di una Carta dei Servizi che indichi standard di qualità e penali a carico dell’Ente in caso di mancato raggiungimento, per giungere a Direttive, sia della Presidenza del Consiglio che dell’Autorità Garante per i Servizi di Pubblica Utilità, che prevedono, fra l’altro, forme di pubblicità delle analisi della qualità dell’acqua».
Il Forum sull’acqua tra cittadini e Amministrazione
Il successivo 9 maggio, presso la sala “Perrera”, si svolse un’assemblea cittadina, un “Forum” in particolare, per ascoltare lamentele e proposte di altre associazioni ed altri cittadini e confrontarsi con l’Amministrazione guidata dal sindaco Vito Damiano.
«La finalità del dibattito pubblico – precisa ancora Salvo – era quella di indurre la politica trapanese a realizzare tariffe per il servizio idrico più eque, ovvero più basse per i ceti disagiati e più care per chi spreca, bollette più chiare e ricche di informazioni utili al cittadino-consumatore, e, in ultima analisi, permettere ai cittadini poter bere l’acqua dal proprio rubinetto, come si fa in gran parte d’Italia, risparmiando fatica, soldi e rispettando così anche l’ambiente che avrà meno rifiuti (le bottiglie di plastica) da smaltire».
Al “Forum”, indetto dal Comune dopo essere stato richiesto da una petizione di 276 cittadini promossa dalla nostra associazione, parteciparono, oltre che il sindaco, anche l’assessore al ramo ing. Giuseppe Solina e il dirigente del settore ing. Eugenio Sardo.
Sufficiente la partecipazione dei cittadini, poco più che un centinaio, e sicuramente di rilievo i contributi dei vari oratori: l’arch. Salvatore Tallarita (associazione “Misiliscemi”), Michele Messina (associazione “Famiglie numerose”), Salvatore Rotundo (“Cittadinanza attiva”), l’arch. Carlo Foderà (dell’associazione ambientalista “Amici della Terra”), l’ing. Giuseppe Laudicina e il sen. Antonio D’Alì.
I contenuti di questi interventi sono ampiamente riportati sul blog di Natale Salvo.