Trapani riparte anche col sindaco-epidemiologo
Che l’amministrazione del Comune di Trapani si sia avvalsa della consulenza di un esperto epidemiologo per gestire la Fase 2 dell’emergenza sanitaria in Città (!) è cosa nota.
Gli addetti alla propaganda si sono dati molto da fare per entrare negli strumenti elettronici di comunicazione d’ogni papabile elettore.
Non è stato, tuttavia, forse evidenziato a sufficienza che predetta amministrazione, per tale consulenza, rappresenta un caso più unico che raro nel panorama delle amministrazioni locali.
Salvo sviste, errori ed omissioni involontarie, solo a mo’ di esempio, non ne risultano dotati i Comuni di pari classe come Marsala o addirittura la capitale Palermo.
E’ possibile che l’attuale primo cittadino del capoluogo a forma di falce (ma senza martello) sia giunto alla decisione di assumere un epidemiologo, sia pure inizialmente a titolo gratuito, chissà perché magari un tantino invidioso del primo “sindaco” d’Italia, ossia il prof. avv. Giuseppe Conte.
Se Conte – ipotizzo come abbia pensato il sindaco – ha le sue numerosissime Task Force di esperti, io perché non posso costituire almeno una mini task force sanitaria ?
Il presidente-operaio, il ministro-poliziotto, e il sindaco-epidemiologo
Che Giacomino ambisca a chiudere la sua onesta carriera professionale di politico errabondo con una promozione all’Assemblea regionale sicana, oppure in una delle due Camere parlamentari, è anch’essa notizia di pubblico dominio.
Non vuole essere da meno del suo mentore, quell’ex-deputato valdericino che assurge al nome di Enzo Miceli. Tante le analogie tra loro due !
Cosi ebbi a scrivere in “Birgi, da Miceli a Tranchida: un aeroporto che ha sempre visto ovunque complotti” :
« Anche lui, con gli insegnamenti assimilati ed applicati con puntualità, tenta di scaricare su Palermo le inefficienze di gestione finanziaria di Trapani ». Su Palermo, su Roma, sugli assessori, sui consiglieri comunali, sugli altri in genere, ect.
D’altro canto, come non riconoscere che non possa essere il sogno di Tranchida il concludere la propria lunga carriera politica continuando diuturnamente a discutere con personaggi della politica locale, seppur della statura di Enzo Abbruscato, aspirante sindaco di lungo corso.
Ben altri spalti merita il nostro tribuno della plebe.
Troppa la sua somiglianza, per aspetti intrinseci della condotta, a politici come Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, per non calcarne meritatamente le orme.
E così, copiando gli esempi del Berlusconi-operaio o del Salvini-poliziotto, noi trapanesi abbiamo avuto il Tranchida-sceriffo ed ora abbiamo il Tranchida-epidemiologo.
Sì, perché dopo aver chiamato alla sua corte l’esperto epidemiologo Biagio Maria Pedalino, il nostro sindaco sembrerebbe che si sia stancato di stare all’ombra scientifica di costui, così da spingersi in personali e forse pure avventate dichiarazioni medico-tecniche.
Il Tranchida-epidemiologo che dichiarava conclusa la pandemia
Dal che ha così dichiarato il 13 maggio scorso il medesimo Tranchida-epidemiologo sul sito web del Comune (subito riportato da HD24news):
« Dal 16/4 non si registrano contagi in provincia di Trapani. Questa è senz’altro una buona notizia poiché secondo l’OMS, dopo il 2° ciclo d’incubazione (dal 16/4 al 14/5 = 14gg + 14 gg) si può dichiarare conclusa una pandemia ».
Anche al lettore più disattento, appare chiaro che una pandemia (ovvero una epidemia su scala globale, mondiale) non si conclude perché in un paesello o paesone di questo mondo non risultano nuovi contagi !
D’altro canto il Tranchida-epidemiologo è smentito anche dal Pedalino-epidemiologo. Quest’ultimo, correttamente, il 7 maggio, sul proprio profilo Facebook, scriveva : « non si pensa che la provincia di Trapani, adesso, NON e’ blindata […] adesso le persone possono circolare all’interno della regione… quindi anche il virus può farlo … avendone il “mezzo di trasporto”, l’essere umano ».
Concetti ribaditi l’11 maggio in un’intervista telefonica : « la data del 4 maggio non ha segnato la fine dell’epidemia, la fine dei contagi […] Possono venire persone da altre province e l’epidemia potrebbe tornare, la famosa seconda ondata …».
La metamorfosi da consulente gratuito ad esperto a pagamento
La dichiarazione stampa del sindaco dimostrerebbe che non riponga più fiducia al proprio esperto epidemiologo ?
Assolutamente non ipotizzabile, mentre è più probabile che gli piaccia apparire, insomma stare sempre “sul pezzo“.
Il rag. Tranchida, infatti, lo scorso 15 maggio, con un colpo di reni (ma senza strappo o lacerazione dei tessuti molli) ha trasformato l’incarico di consulente del dr. Pedalino, da gratuito a compensato con euro 2.400 per un mese.
Metamorfosi concretizzatasi con una procedura poco chiara, per la verità :
- del 30 aprile è il Decreto Sindacale n. 19 con cui Pedalino è stato assoldato con incarico di consulente epidemiologioco a titolo gratuito;
- del 2 e 3 maggio una serie pareri tecnici (medico-epidemiologico) redatti dal dottor Pedalino a riguardo la ri-apertura – con obbligo però di mascherina per gli utenti – di alcune strutture comunali (Giardini Pubblici, Mercati, etc);
- dello stesso 2 maggio un avviso pubblico emanato dallo staff del sindaco per la ricerca di un esperto a pagamento;
- del 15 maggio il re-incarico al dottor Pedalino, stavolta a pagamento, dopo che lo stesso era stato l’unico a presentare domanda d’interesse per l’incarico.
Ci sembra che, al di la’ del metodo, sia stata una saggia decisione quella del sindaco Tranchida : chi lavora deve essere pagato, ce lo ricorda persino l’articolo 36 della Costituzione della Repubblica, quella “stropicciata” durante l’emergenza sanitaria : « Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa » !
Allora perché “assumere” il dottor Pedalino, prima, col contratto di lavoro a titolo gratuito ? Cosa è cambiato nel giro di due giorni ?
Le referenze dell’epidemiologo di fiducia del sindaco Tranchida
Non è solo questa la mutazione che il sindaco si è premurato di farci sapere, tramite il sito web del Comune, ma anche le referenze del dr. Pedalino : « esperto internazionale in Epidemiologia e Sanità Pubblica e recentemente è stato Team Lead per gli FETPS in Africa dell’Ovest e in altri paesi francofoni ». Così è stato precisato, tra tante altre qualifiche – tutte rigorosamente in lingua inglese, che però vi risparmio.
In verità, la partecipazione ad una equipe di formatori citata si è conclusa con la relazione presentata nel dicembre 2017 e più “recentemente” il dottor Biagio Pedalino, dopo anni di lavoro “sul campo” come si suol dire, dismessa pure l’iscrizione all’Albo tenuto dall’Ordine dei Medici ha deciso di dedicarsi alla nuova passione : la propria attività professionale di massoterapista Shiatsu ed altre tecniche di massaggio che esegue presso il proprio Centro denominato “PB Massaggi“- dove PB sta per Pedalino Biagio -. Passione che alterna con quella primaria, la Sanità pubblica, come dimostra l’incarico di collaborazione della durata di sette mesi ottenuto presso l’Istituto Superiore di Sanità che risale al settembre 2018.
Ma son dettagli.
L’importante è far ripartire Trapani al più presto, se c’è bisogno anche con due esperti epidemiologi quali il dr. Tranchida e il dr. Pedalino.
Forse il signor Tranchida non aveva fiducia negli esperti del comitato tecnico scientifico scelto da Conte