TRAPANI SERVIZI: FUORI CONTROLLO PER CAUSI
Come funziona la Trapani Servizi? Qual'è il suo Bilancio economico? Quali procedure attua per assumere il personale? Sono alcune delle domande che si è posto il consigliere dipietrista Nicola Causi e che ha posto al sindaco Fazio, tramite un'interpellanza, al fine di averne risposta.
Nell'istanza Nicola Causi ricorda come la Trapani Servizi sia stata «istituita nel 2000 nel quadro delle politiche di stabilizzazione del precariato (ex-Lsu, NdR)» ed è «sottoposta istituzionalmente al controllo del Comune che ne è socio di maggioranza con la quota del 51% (il 49% è di Italia Lavoro Spa)».
L'Azienda spiega ancora Causi «si pone come ente strumentale del Comune di Trapani nella gestione di vari servizi (raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, servizi cimiteriali, gestione verde pubblico, segnaletica stradale, piccola manutenzione edifici scolastici attualmente in affidamento da parte del ministero della P.I.); dispone di una dotazione organica di 170 dipendenti, con un fatturato di oltre 9 milioni di euro annui; su di essa il sindaco ha riservato la delega del controllo amministrativo esecutivo».
Il consigliere comunale del centro-sinistra rileva, quindi, che, secondo lui «Trapani Servizi Spa nel complesso, anche a causa di una gestione assolutamente discrezionale, presenta un quadro allarmante di anomalie e irregolarità che vale la pena evidenziare e segnalare».
In particolare Causi rileva, innanzitutto il «il disastroso stato igienico e di insicurezza in cui versa lo stabilimento, fonte di pericolo costante per i lavoratori ivi occupati» già segnalato nei «controlli dei nuclei NAS». Quindi che «manca un trattamento contrattuale equo per i lavoratori adibiti alle mansioni esecutive, in quanto vengono applicati contratti diversi discriminando», ancora «persiste nella gestione dell’amministrazione una condotta antisindacale lesiva di fondamentali diritti sanciti dallo Statuto dei Lavoratori (vedi vertenze in atto del sindacato FSI-USAE e ricorso al Giudice del Lavoro, la cui prima udienza è prevista per il prossimo 17/10/2007)».
Ma, ancor più grave, Causi «ritiene violata la normativa in materia di evidenza pubblica nelle modalità della gestione societaria (vedi assunzioni con selezione pubblica del personale, parziale applicazione di CCNL, sottrazione all’onere della relazione previsionale al Consiglio comunale per parametrare l’economicità e congruità della gestione, mancata istituzione di RSU) come previsto dal testo unico enti locali siciliani ed ulteriormente ribadito in numerosi pareri dell’Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana».
Nicola Causi non si limita alle “lamentele” ma anche propone delle soluzioni. In particolare è necessario che «il bilancio e la relazione del CDA della società sia portata all’attenzione del Consiglio comunale con una apposita e propria delibera, (…) che si attuino regolari e periodici:
sull’economicità e regolarità legale della gestione corrente ivi compresa l’assunzione del personale dipendente; (…) che nel CDA e nell’organo di controllo dei conti della società sia rappresentata la minoranza in consiglio, in modo da costituire elemento di trasparenza e imparzialità a garanzia della collettività amministrata».
Restiamo in attesa della risposta del sindaco Fazio, specie sull'accusa di scarsa trasparenza del Bilancio, delle assunzioni di personale e sulla condotta irregolare nei confronti dei lavoratori.