Trapani tra “Delirio di onnipotenza” e virus dell’ipocrisia

« In città gira la voce che il virus del cosiddetto “delirio di onnipotenza” si sia impossessato di una stanza di Palazzo D’Alì, sede del comune di Trapani ». Senza mezzi termini Aldo Virzì, decano della stampa trapanese e direttore di Tvio, in un suo recente editoriale [1] così ironicamente commenta le ultime esternazioni di colui che che attualmente si accomoda sul trono primario del palazzo municipale, Giacomo Tranchida.

Virzì si riferisce al caso ATM, o caso Zaccarini, o, meglio ancora, allo scontro tra gli avvocati della Camera Penale che difendono un principio del diritto e lo stesso sindaco.

A Palazzo D’Alì, guariti in 5 giorni dal Virus dell’ipocrisia

Se fosse vera l’informazione di Virzì circa il virus del “delirio di onnipotenza”, non potrebbe che rallegrarci: a Palazzo D’Alì sarebbero in tal caso guariti dall’altro ben peggiore virus, quello dell’ipocrisia.

Ci eravamo sinceramente preoccupati della salute degli amministratori del capoluogo quando, in altro loro precedente editto, avevamo letto contrastanti affermazioni.

Allora, ben cinque giorni prima per la verità, nel comunicato [2] firmato anonimamente dalla Amministrazione Tranchida si sosteneva una nuova « impostazione culturale », di una « voglia di cambiamento di una politica [la loro, NdR] che non si arrocca sulle sue posizioni e che ascolta le legittime istanze dei cittadini e della forze sociali ».

Arriva la seconda ondata del virus dell’onnipotenza

Il nuovo ultimo editto Tranchidiano, scritto probabilmente a quattro mani, cioè con l’aiuto forse di qualcuno che mastica il diritto, invece è la certificazione in carta da bollo del ritorno al passato, alla normalità.

Il sindaco del capoluogo, tra le altre cose animosamente sostenute, giunge a contestare alla Camera Penale il diritto, anch’esso costituzionalmente protetto, che « tutti i cittadini », quindi anche perfino gli avvocati, hanno di « esporre comuni necessità » [3].

Un ritorno al passato è anche lo stile grafico del sindaco di tappezzare il sito web che rappresenta l’istituzione Comune di piccate repliche e comunicati personali.

Le responsabilità dei professionisti dell’informazione

Il Comune di Trapani, sin dai tempi dell’Amministrazione Fazio, continua a violare la legge che obbliga all’assunzione (per concorso) di un addetto stampa.

Il nuovo, o la “nuova” addetta stampa ( il concorso sembra sia stavolta in “dirittura d’arrivo” ), dall’alto della propria laurea e professionalità, speriamo saprà contenere gli attuali suggeritori del grafomane primo cittadino, ove realmente ce ne fossero.

La procedura concorsuale, ricordo a me stesso, si fermò dieci anni fa non appena pubblicai il nome che il mio intuito mi suggeriva per il ben remunerato posto di lavoro: una tale Cinzia Bizzi.

Esattamente così scrissi: « Svolte le procedure la Bizzi sarà assunta. Dopo tutto possiede oggi un curriculum di tutto rilievo: diploma di laurea, abilitazione all’esercizio della professione giornalistica, responsabile di ufficio stampa al Comune di Trapani […]. Diventerà una dipendente del Comune a vita. Anche per il dopo-Fazio. Undici anni da «precaria» alla «corte» del sindaco le danno «titolo» ad un impiego pubblico » [4].

Ma questa è acqua passata !

Chiunque sia il soggetto individuato dall’attenta Commissione concorsuale, dovrà tuttavia, prima d’ogni cosa, vaccinarsi contro questi virus che circolano a Palazzo D’Alì incuranti di mascherine e mascariamenti.

Come sarebbe utile si vaccinassero anche quegli editori e giornalisti locali che – come denuncia Papa Francesco in un recente messaggio [5] – sono colpevoli di un « un appiattimento in “giornali fotocopia” […] di una informazione preconfezionata, “di palazzo”, autoreferenziale ».

Fonti e Note:

Credits : Photo by Vivek Doshi on Unsplash

[1] Tvio, 25 gennaio 2021, “TRANCHIDA ALLA CAMERA PENALE: NULLA IL SOTTOSCRITTO DEVE MOTIVARE O GIUSTIFICARE

[2] Sito web Comune di Trapani, 20 gennaio 2021, “Chiarimenti sul bando con contratto di formazione e lavoro di 6 vigili urbani cat. C

[3] Ne parlo in maniera più approfondita nel post di questo blog, sempre di quest’oggi: “Casa ATM: scontro tra Camera Penale e sindaco Tranchida

[4] NataleSalvo.it, 26 dicembre 2010, “PRIORITA’ AL COMUNE: ASSUMERE UN CAPOREDATTORE!

[5] FronteAmpio.it, 27 gennaio 2021, “Papa Francesco: Spesso l’informazione è falsa e di palazzo

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2 risposte

  1. Vito Damiano ha detto:

    Per amore di verità, va detto che la Bizzi venne “ingaggiata” da Fazio, al pari di altri, come consulente e lautamente retribuita.
    Lo sforamento del patto di stabilità (ininfluente secondo la chiara malafede del despota!) mi indusse, dopo poco tempo dal mio insediamento e per rispetto delle norme, a dover fare a meno di due dei tre consulenti (fra cui la Bizzi) confermando, invece, quello per l’informatica, ritenuto maggiormente utile per completare l’avviato progetto di informatizzazione dell’assetto burocratico del Comune.
    Poi, come noto, la collaborazione, a “reale” titolo gratuito, di una giovane giornalista dedicata alla comunicazione del Comune, venne osteggiata con disgustosa violenza, tanto da indurmi ad ‘allontanare’ la professionista al solo scopo di tutelarne dignità e prospettive professionali future.
    Una delle tante pagine vergognose della campagna di delegittimazione orchestrate dal tiranno!

  2. Giuseppe ha detto:

    In qualche modo le mascherine anti.Covid nascondono i visi di certi individui della ‘local politik’, ma non cancellano i raccordi e le porcherie correnti, tuttavia sforziamoci di
    pensare positivo (non nel senso clinico, però) !

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