Trapani: Troppi Dirigenti, troppi stipendi, indennità e premi
Trapani, 19 ottobre 2014 – I nove dirigenti del Comune di Trapani costano alla collettività, per soli stipendi, oltre 750 mila euro annui. A denunciarlo, lo scorso 14 giugno, il “Quotidiano di Sicilia” in un’inchiesta, firmata da Stefania Zaccaria e Agostino Laudani, sui costi e produttività dell’apparato burocratico nella nostra regione.
L’inchiesta fa riferimento ai dati del 2012, gli ultimi pubblicati sul sito internet del Comune di Trapani. Nonostante il 2014 sia agli sgoccioli, il pur numeroso apparato burocratico comunale non è stato in grado di pubblicare sul sito i dati aggiornati del 2013.
La classifica del dirigente più costoso del Comune è guidata, naturalmente, dal Segretario Generale del Comune, il dott. Aldo Messina, con una retribuzione, di 125.567 euro.
A seguirlo, in ordine di onerosità per la collettività, l’ing. Eugenio Sardo (97.899 euro, dirigente lavori pubblici e servizio idrico), il dott. Gioacchino Petrusa (95.575 euro, responsabile finanziario del Comune), il dott. Antonino Piacentino (94.215 euro, ora in pensione, all’epoca dirigente al personale), la dott. Caterina Santoro (93.877 euro, dirigente dei servizi sociali), il dott. Francesco Guarano (86.823 euro, comandante della polizia municipale), l’arch. Rosalia Quatrosi (84.998 euro, dirigente del settore patrimonio).
Le somme includono la “indennità di posizione”.
Chiudono la classifica i responsabili del quarto e sesto settore, Calogero Calamia e Stefano Bonaiuto, con, rispettivamente, redditi lordi di “appena” 34.593 e 37.663 euro.
Tornando all’articolo del “Quotidiano di Sicilia”, che, ricordiamo non si riferisce in particolare a Trapani bensì a tutte e nove i capoluoghi siciliani, esso precisa che, oltre che i “normali” stipendi, «la maggior parte dei Comuni, seppur si trovino in situazioni deficitarie, distribuiscono consistenti somme ai dirigenti come “retribuzione di risultato”, ossia come premio di produttività per gli obiettivi raggiunti».
Il giornalista denuncia come «i riconoscimenti, che spettavano a chi si distingueva particolarmente nel proprio lavoro, sono ormai diventati un’eccedenza di stipendio e, molto spesso, vengono erogati a tutti senza particolari controlli».
Per comprendere di che cifre parliamo, basta andare a scorrere i curriculum di qualche dirigente del Comune. In calce una tabella che riporta come Gioacchino Petrusa, ad esempio, “denuncia” una “retribuzione di risultato” di 70.792 euro (non è chiaro riferita a che anno), Eugenio Sardo di 43.353 euro, Francesco Guarano di 37.731 euro, Caterina Santoro di 9.265 euro. Altrove, sul sito del Comune, si legge di “indennità di risultato” di circa 74 mila euro, non è chiaro se pro capite o meno.
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Il “Quotidiano di Sicilia” spiega come «il riscontro degli obiettivi è effettuato dal Nucleo di Valutazione, un organismo nominato dal sindaco e quindi sicuramente non “ostile” » (un Organo che costa altri 15 mila euro annui): infatti, aggiunge la giornalista, «gli obiettivi da raggiungere, stabiliti dalla Giunta con i responsabili di area, possono comunque essere modificati, eliminati o sostituiti da altri».
In un Comune che, a sentire il sindaco, si trova sull’orlo del baratro finanziario, con quasi tutte le imposta comunali ai massimi consentiti, non possiamo più permetterci il lusso di avere tutti questi dirigenti, ed elargire loro stipendi, indennità e premi di questo rilievo. E’ giunta l’ora di valutare l’accorpamento di funzioni e l’eliminazione di qualche posizione dirigenziale.
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