Turismo: la Sicilia non è una meta turistica Top!
La “destinazione Sicilia”? Non esiste! Per noi siciliani che ci vediamo al centro del mondo questo non è possibile: la Sicilia è secondo noi, almeno turisticamente parlando, il centro dell’universo, il paese del bengodi, una meta d’eccellenza. Altrove, però, non la pensano così: basta consultare il sito web del “World Travel Awards” per rendersene conto.
Questo Ente riconosce, premia e celebra, ogni anno dal 1993, le eccellenze in tutti i settori chiave dell’industria del turismo e dell’ospitalità. Insomma oggi è divenuto una sorta di “marchio di qualità”.
Che sia un premio ambito lo testimonia già solo l’ampio spazio che il noto quotidiano nazionale francese “Le Figaro” [1] ha concesso al servizio sulla recente premiazione della città di Lione, come migliore meta “week end” europea.
Tuttavia, andando a sbirciare nelle classifiche, proprio la nostra isola non trova posto.
Probabilmente, chi legge e resta incredulo non sa che in Europa, anche servite da Ryanair, esistono – ad esempio – tutta una serie di altre località balneari o comunque marittime: da Cipro a Malta, dalle Baleari alle Canarie, dalle Isole Azzorre alla Grecia, dalla Croazia a Creta, fino alla stessa Sardegna. Per la verità Ryanair giunge pure fino al Marocco ed alle sue coste oceaniche.
E fra queste, quest’anno è stata l’isola atlantica di Madera (Portogallo) ad aggiudicarsi il premio di miglior meta fra le isole.
Sicilia bocciata: Come migliorare il prodotto ospitalità?
Studiare come migliorare il prodotto “Trapani” (sarebbe meglio dire “Sicilia”) allora diventa importante per non fare diventare effimero il “successo” turistico attuale (media soggiorno 3 notti per turista) e non condannare alla decadenza Trapani e la Sicilia, anche nell’industria del turismo.
Per studiare, ad esempio, si potrebbe pensare di osservare le classifiche di “World Travel Awards” [2].
Bene, osservando le diverse classifiche e i diversi premiati (o nominati) si possono individuare dei criteri di qualità di un certo richiamo: un’offerta di Wellness Hotel o Spa Resort, ad esempio, o di Sport Resort o di Green Resort, o di adeguate sale conferenze (non dimentichiamo il turismo congressuale, no?).
Trapani? Booking.com recensisce ben 471 strutture nel capoluogo ma, fra queste, solo 5 hotel sono di qualità “quattro stelle” a Trapani, …. “tre stelle”, … “due stelle”. Nessuna struttura risulta a “cinque stelle” (e qui i grillini non c’entrano!). Per il resto si tratta di piccoli bed & breakfest a conduzione spesso familiare la cui qualità e sicurezza a volte lascia a desiderare (non dimentichiamo l’incidente mortale di quest’estate).
All’estero, anche per gli appartamenti, esistono dei “Brand”, cioè dei marchi, che garantiscono una comune linea di qualità fra tutte le strutture benché di diversa gestione: “World Travel Awards”, in proposito, ha premiato il marchio “Citadines Aparthotel”(ma esistono anche BridgeStreet, Cheval Residences, Eric Vökel Boutique Apartments, Frasers Hospitality, Oakwood, The Ascott Limited).
Qui da noi si pensa, invece, piuttosto che ad allearsi per aumentare gli arrivi, a contendersi i turisti che arrivano. Dove è finito il progetto dell’allora assessore Caterina Bulgarella?
E le attrazioni? Non chiediamo per Trapani una Torre Eiffel o un British Museum.; ma neanche vogliamo scoprire come ci sia ben poco da visitare in città, come ci ricorda TripAdvisor (ne ho parlato qui: Per TripAdvisosor non c’e nulla!).
Un sito web: la porta d’ingresso digitale del turista
Ma per quanto poche, servirebbe una buona vetrina per farle apprezzare e scegliere. Quale miglior occasione che un buon sito web? “World Travel Awards”, in proposito, premia Visit Londra e Visit Portogallo.
La Sicilia, purtroppo, risponde col sito dell’assessorato regionale al turismo; Trapani con qualche paginetta nascosta sul sito del Comune.
La differenza, fra i siti web nostrani e quelli premiati, si nota?
Se poi si rileva che anche i servizi di trasporto ferroviario praticamente non esistono e quelle di trasporto urbano non funzionano la domenica, non collegano con l’unica attrazione locale (la Riserva delle Saline), hanno un sito web “in costruzione” da mesi, allora è facile comprendere come a Trapani siamo ancora all’anno zero del turismo.