Un atto codardo a New York, ma qui si parla di Silvio

usa_today-2017-11-011 novembre 2017 – È la riapertura dell’indagine su Berlusconi la notizia centrale della giornata, per quanto riguarda la politica nazionale.

La notizia trova più risalto che l’attentato di New York che pure ha comportato otto vittime innocenti.

Per “Il Tempo”, “I PM girano un altro film sul padrino di Arcore” Per il quotidiano romano, “Siamo alle comiche”.

Il nuovo caso Berlusconi è la “Solita ribollita” pure per “Italia Oggi”.

libero-2017-11-01Il Dubbio” riprende il vecchio adagio della giustizia “ad orologeria” e titola: “Elezioni in vista, scatta l’indagine su Berlusconi”. “Stragi di mafia, ci risiamo”, aggiunge “Il Resto del Carlino” annunciando “Berlusconi di nuovo indagato”. “Accanimento giudiziario contro Silvio. Lo processeranno anche da morto” insiste sul sarcastico “Libero”.

Il Giornale” ha una propria teoria: “Riapre la caccia a Berlusconi. Dietro il terorema c’è Di Matteo, PM pronto a fare il ministro grillino”.

Rassegna Stampa: In Italia, si chiude un casino se ne apre un altro

Fra gli altri temi del giorno, fanno scalpore certamente le dimissioni di Milena Gabanelli dalla Rai. La giornalista accusa chiaramente di mobbing la Direzione dell’Emittente del governo: “Ho chiesto 4 minuti al giorno, mi hanno negato anche quelli”, riporta “Il Dubbio”. Insomma le impedivano di lavorare. “Il Messaggero” ci fa sapere, in più, che sarebbero già pronte “offerte di Sky e La7”.

il_giornale-2017-11-01Molta attenzione, pure, al caso della prossima “rottamazione delle TV” a seguito del cambio delle frequenze: “Da rottamare il 90% dei televisori. In manovra la legge sul nuovo digitale terrestre”, titola “Il Giornale”.

Anche “Il Messaggero” mette in evidenza la questione: “Cambia il digitale, TV da sostituire”. “Televisori da cambiare”, anche per “Il Resto del Carlino” che però precisa “Rivoluzione entro cinque anni”.

Il Secolo XIX” fa sapere che è stata trovata la “soluzione” per gli studenti delle medie: “a casa soli se i genitori autorizzano”. Una cosa evidente sin dall’inizio. Un “non caso” inventato di sana pianta per riempire pagine di giornali ed oscurare fatti che vanno oscurati dal regime al potere in Italia.

Spazio sull’ex-caso anche sul giornale economico “Italia Oggi”. “Gli alunni delle medie potranno uscire da scuola da soli”, proprio come già avviene oggi in tutt’Italia guarda caso. “Via la norma. Gli studenti delle medie potranno tornare a casa soli”, insiste “Repubblica”. Quale norma c’è oggi?

Mi sento dentro il romanzo di Orwell “1984”. Dobbiamo dire grazie al “Grande Fratello”, quindi?

Sul “Il Sole 24 ore” si sgonfia un altro caso, quello “sulle bollette a 28 giorni”. “Arriva lo stop”, spiega il quotidiano. Ma per tenere il caso aperto ancora un po’ poi precisa: “ma non per tutti”.

Per trovare una notizia fuori dal “coro” occorre andare sempre sui giornali cattolici: Stavolta “Avvenire” ci fa sapere che i “Rifiuti: l’unico export che ha solo costi”.

Rassegna stampa: La strage di New York occasione per i leghisti

la_repubblica-2017-11-01Tornando ai fatti internazionali, “Repubblica” apre a sei colonne con la notizia: “Il terrore sotto le Torri”. “Il Manifesto” titola “New York, strage di ciclisti”. “New Yok colpita al cuore”, per il bolognese “Resto del Carlino”. Per “Il Messaggero” di Roma, invece, “Torna il terrore, strage a Manhattam. Un furgone piomba su una pista ciclabile: 8 morti e 13 feriti”.

Chiaramente subito si apre la caccia non tanto ai colpevoli ma proprio agli islamici. Per la stampa di destra sono un tutt’uno, evidentemente.

usa_today-2017-11-01Il Killer, un uzbeco negli USA dal 2000” – quindi un soggetto apparentemente già integrato -, spiega “Il Messaggero” che poi però precisa: “Ha tentato la fuga gridando Allah Akbar”.

I testimoni: gridava Allah Akbar” conferma “Il Secolo XIX” dopo aver titolato “New York, strage di Hallowen”.

Allah Akbar e fa 8 vittime”. Esplicito il testo anti-islamico de “Il Tempo”.

Fuori dalle righe “Il Giornale“: “Mattanza islamica a New York“.

È, invece, un semplice “Atto codardo”, per “USA Today”. Ma negli USA forse la stampa è un poco più seria che la nostra.

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