Ecco un nuovo progetto per piazza Martiri d’Ungheria!
Nella piazza Rossa, a Mosca, è situato il monumento funebre che accoglie le spoglie mortali imbalsamate del “padre della rivoluzione” russa Vladimir Lenin a sua eterna memoria.
Nella piazza Martiri d’Ungheria, a Trapani, è situato un monumento a forma di biscotto che sovrasta una “rotonda” realizzata dal “padre del rinnovamento” della città Girolamo Fazio a propria eterna memoria.
Fra i due monumenti scorre tanta differenza, purtroppo.
Il primo fu costruito, a partire dal 1924, a piccoli passi, studiato; il secondo, invece, nel 2012 quasi in fretta e furia, modificando pure il progetto originale [come spiego qui: 15 novembre 2011 “Piazza Martiri: Un progetto fatto a pezzi“], sulla fine del secondo ed ultimo mandato elettorale dell’allora sindaco Fazio.
Il primo è un monumento che richiama milioni di turisti all’anno per ammirare la struttura in granito, cosa c’è dentro, cosa ha rappresentato – nel bene e nel male – per l’Umanità; attraverso la “rotonda” del secondo passano migliaia di trapanesi al giorno “bestemmiando” per l’opera stoltamente realizzata.
E la colpa non certo per il “biscotto” opera della fonderia Di Gaetano di Alcamo.
La storia della nuova piazza voluta da Fazio
Quanto sia costata il “monumento” voluto da Girolamo Fazio e come doveva venire ne ho già parlato qui: 24 giugno 2015 “Piazza Martiri: Ecco quanto è costata e com doveva essere“.
Che io concordavo, anzi reclamavo, quell’opera non l’ho mai nascosto: un’opera indispensabile a rendere il traffico veicolare sicuro in una “piazza”, pure insignificante, in realtà un grande “stradone” con accessi ed incroci confusi. Per tutti ricordo, in ultimo, la morte del concittadino Salvatore Xhilone avvenuta in quel luogo e come la Procura della Repubblica, nelle indagini, abbia accertato come la “piazza” Martiri d’Ungheria fosse realmente pericolosa. Ne parlo qui: 30 settembre 2011 “La Procura: la piazza era un pericolo!”. e prima ancora qui: 9 giugno 2010 “Xhilone, un morto che grida vendetta!”.
Esisteva un Progetto alternativo? Quello degli arch. Zerilli e Pizzuto!
Ma si poteva fare diversamente quella piazza? C’erano altri progetti alternativi?
Oggi sembra di sì. Con una semplice ricerca su “Google” si scopre un nuovo progetto probabilmente anch’esso presentato all’epoca al Comune ma, ovviamente, scartato da chi volle decidere.
A me quel progetto sembra straordinariamente bello e quindi lo voglio condividere con voi lettori e concittadini, nella speranza che, un nuovo sindaco ed una nuova Era, possa dare a piazza Martini d’Ungheria una sistemazione razionale, sicura, ma anche gradevole e vivibile da parte dei cittadini del quartiere.
Il progetto alternativo, a giudicare il sito web “Divisare” [qua vedi il progetto completo]” fu predisposto dagli architetti Antonino Zerilli di Terrasini (PA) e Michele Ivan Pizzuto di Palermo e risale addirittura al 2008.
Il progetto semplice ed innovativo al tempo stesso prevede la chiusura del tratto finale di via Conte Agostino Pepoli con la deviazione del traffico su via Motia, il taglio su via Mattarella e, in sostanza, l’unificazione di via Mattarella con via Fardella in un’unica grande arteria!
Naturalmente non voglio convincere a nessuno.
L’idea la getto lì, per aprire un dibattito fra tutti noi cittadini su che futuro dare a quella piazza; tutti noi concordi, però, sono convinto, che quel “mausoleo” realizzato nel 2012 vada prima possibile smantellato!