UNITI MA DIVISI
TRAPANI – Si era pensato di scrivere qualcosa sul convegno di Malaga, raccontare come si è parlato dei nostri Misteri, di quanto interesse vi sia stato tra il colto pubblico presente in sala e tante altre cose, ma alcuni recenti fatti accaduti nell’ambiente dei Misteri di Trapani ci hanno fatto capire che parlare di cultura a certa gente non è proprio il caso.
Si è svolta nei giorni scorsi un’assemblea dell’Unione Maestranze dove si sarebbe deciso che per l’edizione dei Misteri 2012 si tornerà in Via Fardella: i Bar esultano!
Non entriamo nel merito della valutazione culturale e rappresentativa della processione ma quel che colpisce non è che si vada o meno in via Fardella e si trascuri o meno la vecchia città (come fatto negli ultimi 60 anni) ma la circostanza grave è che si continui a cambiare itinerario ogni anno e che si continui altresì a parlare di percorso, che si discuta per 365 giorni e al contempo si dimentichino quegli aspetti divulgativi e storici della processione.
Se a Caltanissetta e in altre città del sud hanno già stilato il programma della prossima Settimana Santa (non cito la Spagna perché da loro il problema non esiste), a Trapani si passa il tempo a discutere quale via far passare i gruppi, tutto in nome del solo padrone: il dio denaro.
Che si decida, una volta per tutte se fare o meno la via Fardella, magari proponendola ad anni alterni ma la si smetta di parlare solo di vie, piazze e negozi davanti ai quali sostare. Non si può discutere sempre e solo di percorsi e intanto il Purgatorio cade a pezzi e i gruppi necessitano di restauri e abbiamo sempre e solo quel vecchio cartello arrugginito in via Gen.Domenico Giglio ad indicare la chiesa del Purgatorio.
Recentemente in Spagna abbiamo visto una realtà e una vita (religiosa) intorno ai troni (i gruppi) ben diversa da ciò a cui si assiste a Trapani. Ci vantiamo di esser gemelli con la Spagna ma se lo siamo è solo da molto molto lontano perché là, in terra iberica, si vive la Semana Santa come il culmine di un anno di vita spirituale delle confraternite e non come sfilata di politici e di esibizionismo sfrenato, le cosiddette “panze parate“. Là sono i portatori ad pagare per mettersi sotto le aste, là portare un trono in processione richiede una fatica immane perché le aste non sono di legno con la gommapiuma a proteggere le spalle, sono di acciaio e i troni sono enormi. Là non si indossano vestiti eleganti e leggeri ma tuniche di velluto pesante e da secoli si percorrono sempre le stesse vie!
Del resto e non è una novità siamo l’unica processione del venerdì santo nel mondo cristiano che non solo dura ventiquattrore ma è l’unica ad esser gestita da un’associazione laica e oggi fortemente politicizzata come l’Unione Maestranze.
E sempre per restare in tema di Unione Maestranze, pare che stia per nascere una sorta di “scissione“anche se ufficialmente non detta e riconosciuta .
I ceti interessati sarebbero Pescatori, Metallurgici, Pescivendoli, Muratori e Scalpellini, Macellai,– Sarti e Tappezzieri, Camerieri–Cuochi–Baristi–Albergatori–Ristoratori–Autisti e Massari.
Il nome di questo nuova unione è MAESTRANZE RIUNITE TRAPANI il cui “progetto ha lo scopo di ripristinare, valorizzare e tutelare le antiche arti e mestieri, per la crescita del territorio di Trapani nell’aspetto turistico e culturale delle origini delle stesse arti e mestieri.”
Sorge spontanea allora la domanda e cioè, se le MRT devono tutelare le antiche arti e mestieri e valorizzare il territorio trapanese, che ci sta a fare l’UNIONE MAESTRANZE? Ciò vuol dire che il progetto datato 1974 con la nascita dell’UM è fallito, come aveva predetto il compianto avv. Mario Serraino che aveva sempre visto nell’UM l’inizio del decadimento della processione .
Ufficialmente però le MRT non sono una fronda interna all’ UM anche se, secondo alcune voci, c’è chi non vorrebbe Buscaino presidente già dalla processione del 6 aprile, non aspettando neppure le prossime elezioni per l’elezione del nuovo capo dell’UM previste al termine dei Misteri 2012.
Le MRT avrebbero già stilato un ricco programma di eventi che ci si augura non sia un remake dei famosi ”caccocciuli cu l’ova “ e della “fascia granata“ della passata presidenza dell’UM .
Il timore però c’è, dato che è stato eletto il CAPO DEI CAPORALI, una nuova estemporanea figura, frutto della fantasia disneyana di chissà quale docente universitario in materia di storia delle religioni, che non può non ricordare il celebre GRAN CERIMONIERE di qualche anno fa. Ovviamente non si può giudicare se prima non li si vede all’opera ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino…. È proprio questo che preoccupa: ancora una volta i ceti dimostrano di considerare la processione come una sorta di sagra paesana o festival di sanremo con la gara a chi inventa più cose e a chi le propone e, purtroppo, riesce a metterle in atto, spacciandole come recuperi storici.
Le due gestioni Buscaino sono state senza infamia e senza lode. Si sarebbe potuto e dovuto fare di più ma sarebbe servita quella forza culturale che da quelle parti è alquanto rara. Ci si augura solo che le MRT non nascano per scopi elettorali (sia per l’UM che per le amministrative della prossima primavera).
Sarebbe il caso che il vescovo di Trapani seppur in altre faccende affaccendato, intervenisse energicamente per porre un freno alla deriva morale della processione dei Misteri. Un richiamo morale mica una scomunica! E l’unico che può farlo perché è inaccettabile che la più lunga processione del mondo cristiano, ammirata persino nella terra madre di tutte le processioni, sia oggi la fiera della vanità, della non cultura e dei mercanti nel Tempio.
Sono stato a Malaga a vedere i misteri, e devo dire che loro li fanno passare per l’Alameda Principal, che è l’analoga della via Fardella, ed anche dalla Rosaleda, che è stile via Marsala o anche via Virgilio, e che il pezzo forte della processione, il passaggio per Calle Marques de Larios, la Loggia, è praticamente vietato ai turisti!
Per quanto visto, anche a Sevilla la situazione è abbastanza simile, intorno alla cattedrale se uno non fa parte di una confraternita, non ci sono molte speranze di vedere qualcosa.
La cosa che mi è piaciuta di più delle processioni Andaluse è che loro ancora hanno i legionari romani e gli incappucciati, che a Trapani purtroppo non si vedono più.