Un Venerdì Santo e profano
Come tutti gli anni per le ricorrenze pasquali a Trapani ha avuto luogo la processione dei Sacri Gruppi dei Misteri che, purtroppo di Sacro hanno sempre meno. Purtroppo quest’anno, ancor più che negli anni passati le beghe tra l’unione maestranze e il vescovo di Trapani, Mons. Miccichè, hanno avvelenato un po il clima. E questa volta la ragione sta tutta dalla parte del Vescovo.
Il punto è che oramai l’unione maestranze crede che i Gruppi Sacri siano di loro proprietà e non dell’intero popolo, scordandosi che il loro compito è quello di curarli e fare si che possano ogni hanno, ripercorrere la passione del Cristo. Per fortuna il tribunale ha stabilito che essi appartengono al popolo. Sempre più invece si assiste a una operazione bassamente commerciale dove gli interessi di qualcuno hanno la meglio sul significato religioso della ricorrenza. Non vogliamo certo entrare nel merito della questione religiosa e non lo faremo ma teniamo a dire che quest’uomo, che si creda che sia anche Dio o no, che ha patito tanto merita rispetto da parte di tutti e soprattutto da parte di quelli che si reputano i “suoi padroni”. Quest’anno poi al danno si è aggiunta la beffa. In via Fardella, arteria principale della città regnava il caos e invece di essere la gente a segnare il passo al passaggio dei Misteri erano loro a dover fermarsi per permettere che la folla defluisse e il tutto per non aver transennato la zona. Insomma quest’anno è stata la peggiore organizzazione che si potesse immaginare, si è cercato di innovare ed invece si è soltanto avuto un risultato catastrofico: clamorosi ritardi, dispersione dell’evento a livelli altissimi e la perdita di quel minimo di valore cristiano che negli anni passati era sopravvissuto. Forse mai come quest’anno i Misteri hanno vissuto il loro vero significato nelle strade del centro, piccole e strette che li hanno protetti da sguardi troppo smaliziati. Che l’anno prossimo ci sia più propizio. Buona pasqua a tutti.