VERSO LE ELEZIONI: LA SCOMMESSA DEI VERDI
TRAPANI – Vincenzo Marrone D’Alberti, candidato sindaco – dai Verdi – alle elezioni comunali del 6 maggio prossimo, ha chiamato a raccolta iscritti e simpatizzanti, domenica scorsa, presso il proprio comitato elettorale all’interno del Palazzo “Mutilati” di Piazza generale Scio.
Alla presenza del segretario regionale e del segretario provinciale avv. Nino Sugamele, della lista ecologista, e, soprattutto, di un interessato pubblico di 70-80 persone, Marrone D’Alberti ha presentato il programma elettorale dei Verdi ed i candidati al consiglio comunale – fra gli stessi abbiamo notato il brillante giovane Giacomo Adamo e il consigliere nazionale dei Verdi la geologa Eugenia Belluardo (QUI UNA SUA INTERVISTA VIDEO)-.
Il Programma di Vincenzo Marrone d’Alberti ci è apparso, però, piuttosto sintetico (appena una paginetta) e scarno.
Ampio spazio, comunque, nel programma, è stato dato al settore della cultura. E non poteva essere altrimenti per la preparazione nel campo sia del candidato sindaco – maestro di musica di fama internazionale – e sia dell’assessore designato signora Miriam Scotto Di Santolo, filosofo e professoressa di letteratura comparata e poesia e drammaturgia musicale presso “Università musicale Scontrino” di Trapani.
In tale settore, pertanto, sono state inserite la «istituzione della triennale di tutte le Arti, denominata “Triennale delle Muse”, la realizzazione della cittadella delle Arti, uno spazio aperto ed attrezzato con laboratori, a disposizione degli artisti di qualunque ispirazione, la realizzazione del festival internazionale del barocco dedicato al grande ed illustre compositore di origine trapanese Alessandro Scarlatti, il ripristino del concorso lirico dedicato al tenore Giuseppe Di Stefano e del concorso internazionale di Musica da Camera, il sostegno alla creazione di un’orchestra sinfonica giovanile a supporto degli studenti del Conservatorio Antonio Scontrino di Trapani». A corredo di tale imponente – ma certamente validissimo – programma, ovviamente, è suggerita la «costruzione del teatro lirico e sinfonico e la previsione di una sala da concerto all’interno di un palazzo storico».
Le note dolenti, del programma, invece, si riferiscono all’ambito prettamente “ambientale” che dovrebbe caratterizzare una Lista Verde. Nessuna parola è, quindi, pronunciata in merito al settore dell’energia (alternativa o meno) e del contenimento dei relativi consumi; nessuna parola è spesa per il settore agricolo e l’incentivazione delle produzioni di qualità e biologiche locali; mentre sul settore rifiuti s’è accennato alla «raccolta differenziata porta a porta», ma non a chiare politiche di contenimento della produzione “a monte” dei rifiuti tramite, ad esempio, le “case dell’acqua” o incentivi ai negozi di prodotti “alla spina” (detersivi ecc).
Nel settore della mobilità la proposta di Marrone d’Alberti e dei Verdi è piuttosto sintetica. Si accenna alla «realizzazione di piste ciclabili urbane ed extraurbane attrezzate, alla creazione di parcheggi riparati per biciclette, all’ampliamento della zona pedonale del centro storico». Tutto ciò, però, senza individuare i tracciati per le ipotetiche piste ciclabili, le interessanti aree per i parcheggi delle bici – a cui noi aggiungeremmo delle attigue officine di riparazione – , le aree dove realizzare le nuove zone pedonali. La genericità della proposta sosterrebbe l’ipotesi che non si tratti di “progetti” studiati ma di semplici idee … buttate lì.
Molto interessante, invece, la proposta di Marrone d’Alberti di prevedere un «adeguamento ambientale del Porto con rifunzionalizzazione di eventuali nuovi spazi turistici». Probabilmente il maestro si riferisce all’effettiva necessità di assicurare dei ripari e dei locali d’attesa adeguati per i turisti e per i cittadini in transito sulle banchine aliscafi di Trapani, da ottenere o con la realizzazione in loco di una nuova mini stazione marittima ovvero con lo spostamento degli attracchi degli aliscafi presso la Stazione Marittima già esistente sul Molo Sanità (e questa ci sembra l’ipotesi più economica e funzionale). Della problematica se ne parla da tempo, senza che, negli 11 anni di propria amministrazione, l’uscente avv. Girolamo Fazio, abbia fatto nulla di concreto in proposito.
Valide ci sono parse, ancora, sia l’idea di prevedere aree per il servizio wi-fi libero, e sia – a favore degli amici animali a quattro zampe – quella della «istituzione del servizio di pensione per animali con prezzi sociali».
I Verdi non sono, di certo, accreditati dei “favori del pronostico”, ma già la loro presenza nella scheda elettorale ed il loro impegno rappresentano un successo per il movimento ambientalista trapanese che si auspica possa continuare ad essere presente e crescere anche dopo il 6 maggio, magari sotto lo stimolo di un risultato elettorale comunque significativo.