Via Fardella per disabili?
TRAPANI – Via Fardella sarà riqualificata.
Ma in questo progetto non è previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Se abbattimento sarà fatto, sarà con valutazioni da farsi con apposita perizia di “variante non variante”.
Avevamo chiesto delucidazioni al Consigliere Fabio Bongiovanni di tenerci informati sulla riqualificazione della via Fardella e sulla possibilità di eliminare dalla stessa le barriere architettoniche.
In questi giorni ci ha trasmetto la lettere attraverso la quale il sindaco rispondeva alla sua interrogazione.
Con lettera del 20 aprile 2006 – prot. N. 3207/GAB – il sindaco ha dato risposta al consigliere Bongiovanni relativamente alla sua interrogazione n. 146 sull’eliminazione delle barriere architettoniche in via Fardella.
In detta lettera il sindaco spiega che “l’approvazione del progetto di riqualificazione in parola, (D.D. n° 107 del 31/03/2004), è avvenuta quasi contemporaneamente a quella del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (delibera consiliare n° 18 del 22/03/2004)”. Cosa che, detta in soldoni, non ha permesso di inserire l’eliminazione delle barriere architettoniche nel progetto di riqualificazione della via Fardella.
Fazio prosegue confermando che nel progetto di riqualificazione non sono state prese in considerazione le previsioni del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche riferite al problema indicato da Bongiovanni.
“La possibilità – continua il sindaco nella sua risposta – di fornire e porre in opera la suddetta segnaletica a codici (linguaggio loges) durante gli stessi lavori di riqualificazione, sarà valutata in corso d’opera dall’Ufficio della Direzione dei Lavori attraverso un’apposita perizia di “variante non variante” (aspetti di dettaglio) compatibilmente con le disponibilità finanziarie ed in funzione delle effettive quantità delle opere da realizzare.”
Dal canto suo, Bongiovanni si augura “che ci siano le condizioni per rispondere a questa richiesta che ritengo unitaria di tutta l’assemblea consiliare. Un progetto di riqualificazione infatti deve occuparsi anche di aspetti come questo che sono parte integrante di un processo di reale cambiamento di un territorio. L’attenzione verso i disabili deve essere considerata all’interno di programma d’integrazione e non soltanto di una facile solidarietà che spesso mantiene le distanze tra noi e loro.”